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— Oh, santo cielo, così presto! — Claire si interruppe, fissando Andy che si contorceva e ricordando quanto la prima gravidanza l’avesse stancata. — Immagino di potercela fare. Ma che cosa ne è stato di quell’intervallo ideale di due anni e mezzo di cui parlava?

La dottoressa Yei scelse con cura le parole. — C’è un impulso che riguarda l’intero Progetto per aumentare la produttività. In tutti i settori. — La dottoressa, che con Claire era sempre stata sincera, sorrise in modo ingannevole. Guardò Tony, che galleggiava felice, e strinse le labbra.

— Sono contenta che ci sia anche tu, Tony, perché ho delle buone notizie anche per te. Il tuo istruttore, il signor Graf, ti ha assegnato il massimo dei voti nella sua classe. Così sei stato scelto come caposquadra per il primo contratto relativo al Progetto Cay che la GalacTech è riuscita a ottenere. Tu e i tuoi compagni partirete tra circa un mese per una destinazione chiamata Stazione Kline. È all’estremità opposta del punto di connessione del corridoio, al di là della Terra, ed è un viaggio molto lungo. Il signor Graf verrà con voi, per completare l’addestramento durante il viaggio e per fungere da tecnico supervisore.

Dall’altra parte della stanza, Tony esclamò eccitato: — Finalmente! Lavoro vero! Ma… — si interruppe, colpito. Claire, che ci era già arrivata, sentì il viso trasformarsi in una maschera. — Ma come farà Claire a mettere in cantiere un bambino se il mese prossimo io sarò in viaggio per chissà dove?

— Il dottor Minchenko congelerà dei campioni di sperma prima che tu parta — azzardò Claire. — Vero…?

— Ah… ehm. In verità non sono questi i programmi. Il tuo prossimo bambino avrà come padre Rudy, delle Installazioni di Microsistemi.

— Oh, no! — ansimò Claire.

La dottoressa Yei studiò i loro visi e atteggiò il proprio ad un’espressione severa. — Rudy è un ragazzo molto simpatico e sono sicura che questa tua reazione lo ferirebbe. Dopo tutti i nostri discorsi, questa non può certo essere una sorpresa per te, Claire.

— Sì, ma., speravo, visto che Tony ed io ci eravamo comportati così bene, che ci avrebbero lasciato… lo avrei chiesto al Dottor Cay!

— Che non è più con noi — sospirò la dottoressa. — E così ci siete cascati e vi siete legati come coppia. Vi avevo avvertiti di non farlo, vero?

Claire abbassò la testa. Ora anche il viso di Tony era simile ad una maschera.

— Claire, Tony, lo so che vi sembra dura, ma voi della prima generazione vi portate dietro un fardello speciale. Siete il primo passo di un progetto a lunga scadenza della GalacTech estremamente complesso, che copre intere generazioni. Le vostre azioni avranno un effetto dirompente… Sentite, questa per voi non è affatto la fine del mondo. Per Claire è stata programmata una lunga attività riproduttiva, ed è molto probabile che un giorno possiate rimettervi insieme. E tu, Tony, sei tra i migliori. La GalacTech non vuole sprecarti. Ci saranno altre ragazze…

— Non voglio altre ragazze — disse testardo Tony, — solo Claire.

La dottoressa Yei tacque, e poi riprese. — Non dovrei ancora dirtelo, ma Sinda, del reparto Alimentazione, è la prossima per te. Ho sempre pensato che sia una ragazza estremamente carina.

— Quando ride sembra una sega arrugginita.

La dottoressa sbuffò impaziente: — Ne discuteremo più tardi. A lungo. Adesso devo parlare con Claire. — Lo spinse con fermezza fuori dalla porta e la richiuse, incurante del suo broncio e delle sue proteste soffocate.

La dottoressa Yei si voltò verso Claire e la fissò con uno sguardo deciso. — Claire, tu e Tony avete continuato ad avere rapporti sessuali anche dopo che sei rimasta incinta?

— Il dottor Minchenko ha detto che non avrebbe fatto del male al bambino.

— Il dottor Minchenko lo sapeva?

— Non so… io gliel’ho chiesto così, in generale. — Claire si fissò le mani con espressione colpevole. — Si aspettava che smettessimo?

— Be’, sì!

— Non ci ha detto di farlo.

— Non me lo avete chiesto. E in effetti, adesso che ci penso, siete stati molto attenti a non menzionare l’argomento… oh, come ho fatto ad essere così cieca?

— Ma i terricoli lo fanno sempre — si difese Claire.

— Come fai a sapere quello che fanno i terricoli?

— Silver dice che il signor Van Atta… — Claire si interruppe di colpo.

La dottoressa diventò di colpo attentissima. — Cosa sai tu di Silver e del signor van Atta?

— Be’, tutto, immagino. Voglio dire, tutti eravamo curiosi di sapere come lo facevano i terricoli. — Claire si interruppe. — I terricoli sono strani - aggiunse poi.

Dopo un attimo di smarrimento, la dottoressa si nascose il viso tra le mani per dissimulare l’improvviso rossore, senza poter fare a meno di ridacchiare. — E così Silver vi ha fornito informazioni dettagliate?

— Be’, sì — Claire osservò cautamente la psicologa.

La dottoressa represse una risatina, mentre nei suoi occhi nasceva una strana luce, in parte di divertimento e in parte di irritazione. — Immagino… immagino che sarà meglio dire a Tony di non farne parola. Ho paura che al signor Van Atta non farebbe piacere se sapesse che le sue attività personali hanno un pubblico di seconda mano.

— Va bene — acconsentì dubbiosa Claire. — Ma… lei ha sempre voluto sapere tutto di me e Tony.

— È diverso, noi stavamo cercando di aiutarvi.

— Be’, noi e Silver ci stavamo aiutando a vicenda.

— Voi non dovete fare da soli — il tono critico nella voce della dottoressa venne mitigato dall’accenno di un sorriso. — Voi dovreste aspettare di essere serviti — la dottoressa si interruppe. — E quanti di voi sono… ah… a parte di questa miniera d’argento di informazioni? Solo tu e Tony, mi auguro?

— Be’, anche le mie compagne di dormitorio. Nelle ore libere porto Andy laggiù e tutti giochiamo con lui. Fino a quando non sono andata via, avevo l’amaca proprio davanti a quella di Silver. Lei è la mia migliore amica. Silver è così… così coraggiosa, credo che avrebbe il coraggio di provare cose che io neppure oserei pensare — sospirò Claire con una punta di invidia.

— Otto ragazze — mormorò la dottoressa. — Oh, Krishna… spero che nessuna di loro si sia fatta prendere dal desiderio di emularla?

Non volendo mentire, Claire non disse nulla. Ma non ne ebbe bisogno; guardando il suo viso, la psicologa trasalì.

La dottoressa Yei volteggiò indecisa in aria. — Devo per forza parlare con Silver. Avrei dovuto farlo quando ho cominciato ad avere dei sospetti… ma pensavo che quell’uomo avesse il buon senso di non contaminare l’esperimento… mi sono addormentata in piedi. Ascolta, Claire, voglio parlare ancora con te del prossimo incarico. Sono qui per cercare di rendertelo il più possibile facile e piacevole: tu sai che ti aiuterò, vero? Tornerò da te appena possibile.

La dottoressa si tolse dal collo Andy, che stava ancora cercando di assaggiare l’orecchino e lo porse alla madre; poi uscì dalla porta stagna mormorando qualcosa come — … limitare i danni…

Rimasta sola, Claire abbracciò forte il bambino. L’incertezza le pesava come un macigno di metallo sul cuore. Aveva lavorato così tanto per riuscire…

Soddisfatto, Leo socchiuse gli occhi guardando la luce cruda e le ombre intense del vuoto, mentre un paio dei suoi studenti in tuta spaziale collocavano con attenzione l’anello di chiusura in fondo al tubo flessibile. In due, con le otto mani guantate, il lavoro venne terminato in fretta.

— Ora voi, Pramod e Bobbi, portate la saldatrice e il registratore e metteteli in posizione di inizio. Julian, tu dirigerai il programma di allineamento del laser ottico ed effettuerai i collegamenti.

Dodici figure a quattro braccia, con il nome e i numeri stampati a chiare lettere sul casco e sulla schiena delle tute argentee da lavoro, si spinsero in avanti. Dai razzi delle tute uscì uno sbuffo quando si disposero per avere una visuale migliore.