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Lloyd ebbe voglia di farle notare che Hiroshi non avrebbe dimostrato maggiore interesse per sua figlia, adesso che era morta, di quanto ne avesse mai dimostrato quando era viva. Anche se non lo aveva mai conosciuto, Lloyd odiava Hiroshi, a numerosi e diversi livelli. Odiava che Hiroshi avesse reso così triste la sua Michiko… non solo una volta o due, ma per anni. Lloyd soffriva nel pensarla a trascinare la sua vita senza un sorriso sul volto, senza gioia nel cuore. Se poi doveva essere onesto con se stesso fino in fondo, odiava Hiroshi perché l’aveva avuta per prima. Ma non disse nulla. Si limitò ad accarezzare i capelli neri e lucidi di Michiko.

«Non voleva che la portassi qui» disse lei, tirando su col naso. «Voleva che restasse a Tokyo, che frequentasse una scuola giapponese.» Si asciugò gli occhi. «Una scuola giusta, diceva.» Una pausa. «Se solo gli avessi dato retta.»

«Il fenomeno ha riguardato tutto il mondo» disse Lloyd dolcemente. «Non sarebbe stata più al sicuro a Tokyo che a Ginevra. Non puoi biasimarti.»

«Non mi biasimo» disse Michiko. «Io…»

Si interruppe da sola. Lloyd non poté evitare di domandarsi se fosse stata sul punto di dire: «Io biasimo te.»

Michiko non era venuta al CERN per stare con Lloyd, ma entrambi non avevano il minimo dubbio che lui fosse la ragione per cui aveva deciso di rimanere. Michiko aveva chiesto alla Sumitomo di farla restare lì, una volta terminata l’installazione dell’attrezzatura di cui lei era responsabile. Per i primi due mesi Tamiko era rimasta in Giappone, ma Michiko, una volta presa la decisione di prolungare la sua permanenza, aveva fatto in modo che sua figlia la raggiungesse in Europa.

Anche Lloyd aveva voluto bene a Tamiko. Sapeva che il ruolo di patrigno era sempre difficile, ma insieme a lei era riuscito a superare il problema. Non tutti i ragazzi approvano che un genitore divorziato si trovi un nuovo compagno; la stessa sorella di Lloyd aveva rotto con il fidanzato perché i suoi due figli piccoli non volevano un altro uomo nella sua vita. Ma una volta Tamiko aveva detto a Lloyd che lui le piaceva perché faceva sorridere sua madre.

Lloyd guardò Michiko. Era così triste che si domandò se l’avrebbe mai vista sorridere di nuovo. Anche lui aveva voglia di piangere, ma c’era qualcosa di stupido e di maschile che gli impediva di farlo mentre piangeva anche lei. Si tenne tutto dentro.

Lloyd si domandò quali effetti avrebbe avuto tutto ciò sul loro prossimo matrimonio. La sua proposta di sposare Michiko si basava semplicemente sul fatto che l’amava, in modo totale e assoluto. E non dubitava che anche Michiko lo amasse, però, a qualche livello, doveva esserci stato un motivo secondario perché Michiko volesse a sua volta sposarlo. Per quanto fosse una donna moderna e libera (e, secondo la mentalità giapponese, Michiko era davvero una donna moderna), lei doveva essere, in un modo o nell’altro, in cerca di un padre per sua figlia, di qualcuno che l’aiutasse a farla crescere, che costituisse una presenza maschile nella sua vita.

Michiko cercava veramente un marito? Oh, certo, lei e Lloyd erano una coppia coi fiocchi… ma molte coppie lo erano in assenza di matrimonio, o di un rapporto consolidato. Avrebbe voluto ancora sposarlo?

E, naturalmente, c’era quell’altra donna, quella della sua visione, la prova vivida e tangibile…

La prova che, così come il matrimonio dei suoi genitori si era concluso con un divorzio, altrettanto sarebbe successo a quello che avrebbe dovuto contrarre con Michiko.

7

Secondo giorno: mercoledì 22 aprile 2009

NOTIZIARIO

Il numero dei morti continua a crescere dopo il fenomeno del Cronolampo di ieri. A Caracas, Venezuela, Guil ermo Garmendia, 36 anni, apparentemente sconvolto dal a morte della moglie Maria, 34 anni, ha sparato ai due fgli Ramon, 7 anni, e Salvador, 5 anni, uccidendoli, poi si è suicidato.

Il governo di Queensland, Australia, ha dichiarato lo stato uffciale di emergenza a seguito del Cronolampo.

La Bondplus Corporation di San Rafael, California, sta vivendo un momento di grande confusione. Il direttore esecutivo, il direttore fnanziario e l’intero consiglio di amministrazione hanno perso la vita quando il jet del a compagnia si è schiantato al suolo durante il Cronolampo. La Bondplus era impegnata a difendersi dall’offerta pubblica di acquisto del a sua rivale, la Jasmine Adhesives.

Una richiesta di risarcimento di un miliardo di dollari (canadesi) è stata avanzata contro la Commissione dei trasporti pubblici di Toronto a vantaggio dei pedoni feriti o uccisi durante il Cronolampo. Nel a richiesta si afferma che la Commissione ha peccato di negligenza per non aver provvisto il fondo del e scale e degli ascensori di pavimenti imbottiti, atti a proteggere le persone in caso di caduta.

Il crollo verticale del o yen giapponese ha precipitato in un’altra crisi l’economia di quel paese; da indicazioni del Cronolampo, infatti, pare che nel 2030 lo yen varrà appena la metà del a sua attuale quotazione contro il dol aro.

La corsa era partita.

Theo era a capo chino, concentrato sui logaritmi del computer sparpagliati sulla sua scrivania. Doveva esserci una risposta… una spiegazione razionale per quello che era successo. In tutto il campus del CERN i fisici stavano facendo indagini e ricerche, discutendo ogni possibile spiegazione.

La porta dell’ufficio di Theo si aprì ed entrò Michiko Komura, con in mano alcuni fogli di carta. «So che stai cercando informazioni sul tuo assassinio» gli disse.

Theo sentì che il suo cuore accelerava i battiti. «Sai qualcosa?»

«Io?» Michiko aggrottò la fronte. «No. No, mi dispiace.»

«Oh.» Un battito più forte. «E allora perché me ne parli?»

«Ecco, ci ho pensato sopra, tutto qui. Tu non puoi essere il solo disperato che ha bisogno di sapere qualcosa di più sul proprio futuro.»

«Immagino di sì.»

«E, insomma, a me sembra che dovrebbe esserci un sistema centralizzato per coordinare tutto questo. Voglio dire, stamattina ho visto il tuo newsgroup che inviava posta… e non era affatto l’unico a farlo.»

«Eh?»

«Ci sono migliaia di persone che cercano informazioni sul proprio futuro. Naturalmente non tutti cercano notizie sulla propria morte, ma… ecco qui, lascia che ti legga qualcuno dei messaggi.»

Si mise a sedere e cominciò a leggere i fogli di carta. «‘Chiunque abbia la minima informazione sul futuro di Marcus Whyte è pregato di mettersi in contatto con…’ ‘Studente universitario cerca consigli per la carriera: se la vostra visione indica qualche orientamento sui lavori che saranno più richiesti nel 2030, vi prego di farmelo sapere’. ‘Si cercano informazioni sul futuro del Comitato internazionale della Croce rossa…’»

«Affascinante» disse Theo. Sapeva ciò che stava facendo Michiko: si seppelliva in qualcosa — qualsiasi cosa — pur di non pensare alla perdita di Tamiko.

«Vero?» replicò lei. «E sul Web ci sono già un bel po’ di bacheche di annunci… offerte di grandi aziende interessate a informazioni che possano essere utili. Non sapevo che si potesse inserire con tanta velocità un banner pubblicitario, ma immagino che se sei disposto a pagare niente sia impossibile.» Fece una pausa e distolse lo sguardo; senza dubbio il pensiero di Tamiko le aveva attraversato la mente… sfortunatamente certe cose rimanevano impossibili, a qualsiasi prezzo. Dopo un attimo, Michiko riprese: «In effetti, lo sai, non dovresti diffondere in pubblico la notizia del tuo futuro omicidio. Stavo dicendo a Lloyd proprio questa mattina che le compagnie di assicurazione sulla vita saranno già impegnate a raccogliere tutte le informazioni possibili su chiunque morirà entro i prossimi vent’anni, in modo da potere abbassare i premi.»