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— È una specie di illusione ottica — disse Rydra. — Ecco perché non riuscivo a toccarla.

— Un punzone per metallo — disse il barone. E subito comparve nella sua mano, un martello munito di una testa particolarmente pesante. Con quello diede un colpo sulla base metallica che aveva sorretto l’“arma” fino a qualche minuto prima. — Ecco.

Rydra vide l’intaccatura circolare lasciata dal martello. In rilievo, al centro della leggera depressione, c’era lo stemma dei Ver Dorco. Sfiorò con la punta delle dita l’incisione e trovò il metallo ancora tiepido per l’impatto.

— Nessuna illusione — disse lui. — Quella balestra poteva spedire un dardo da dodici centimetri attraverso una tavola di quercia spessa un palmo, alla distanza di quaranta metri. E il vibratore… sono certo che conoscete i suoi effetti.

Ora il barone stringeva di nuovo il frammento metallico senza forma. Lo tese a Rydra.

— Rimettetelo al suo posto.

Rydra cercò di infilare le mani fra quelle del barone per afferrarlo meglio. Ma non appena lui tolse le dita dal metallo, questo scomparve dalla stretta di Rydra e ricomparve al suo posto sulla base metallica.

— Nessun trucco. Soltanto selettivo e… obbediente.

Si allontanò dal ripiano e le pareti di vetro si richiusero intorno all’oggetto. — Un “giocattolo interessante, vero? Diamo un’occhiata a qualcosa d’altro.

— Ma come funziona?

Ver Dorco sorrise. — Siamo riusciti a polarizzare alcune leghe formate dagli elementi più pesanti in modo da farle esistere soltanto su certe matrici percettive. Cioè, al di fuori del campo visivo di un osservatore l’arma non è di’stinguibile. Nessun peso, nessun volume; possiede solamente inerzia. Il che significa che sistemando questo materiale a bordo di una nave in iperstasi si può mandare all’aria ogni suo controllo. Due o tre grammi nascosti nelle vicinanze del sistema di guida inerzia-stasi saranno sufficienti a mettere fuori uso tutti gli strumenti. Questa è la sua funzione principale. Se riusciamo a infilarla a bordo delle navi degli Invasori potremo smettere di preoccuparci di loro. Il resto… è solo un gioco per ragazzi. Un’inaspettata proprietà della materia polarizzata è la memoria elastica.

Entrarono in un’altra sala.

— Temprata per una sola volta in una forma prescelta, la struttura di questa forma viene codificata e ritenuta dalle molecole. Al di fuori delle forme particolari per le quali sono state polarizzate, le molecole hanno un movimento del tutto libero. Basta farle vibrare in un senso o in un altro, e loro riassumono le diverse strutture come gomma. — Il barone lanciò un’occhiata verso la teca alle sue spalle. — A ben guardare, è molto semplice. Quella… — indicò con un cenno la lunga fila di armadietti metallici — …è la vera arma: quasi tremila progetti individuali imperniati su quel piccolo frammento polarizzato. L’“arma” consiste nella conoscenza di quello che si può fare con quello che si ha. In un combattimento a mani nude, un filo di vanadio lungo venti centimetri può essere mortale. Inserito direttamente nel cranio dall’angolo interno dell’occhio, diagonalmente rispetto ai lobi frontali, e poi abbassato di colpo, può perforare il cervelietto e provocare paralisi totale; immerso completamente, giunge a lacerare l’articolazione del midollo spinale: morte. E si può usare lo stesso filo per sabotare irreparabilmente un’unità di comunicazione Tipo 27-QX, che è correntemente impiegata dagli Invasori nei loro sistemi di stasi.

Rydra si sentì irrigidire i muscoli della schiena. E la repulsione contro la quale aveva lottato fino a quel momento sembrò sommergerla per un attimo.

— Il prossimo esemplare proviene dai Borgia. I Borgia — rise lui — è il mio soprannome per il nostro reparto tossicologico. Ed ecco di nuovo alcuni ritrovati terribilmente grossolani. — Raccolse una fiala di vetro sigillata da un contenitore. — Tossina difterica pura. Qui dentro ce n’è quanto basta per inquinare mortalmente le riserve idriche di una città di medie dimensioni.

— Ma le comuni procedure di vaccinazione… — cominciò Rydra.

— Tossina difterica, mia cara. Tossina! Quando in passato le malattie contagiose erano ancora un problema, si esaminavano i corpi delle vittime della difterite e non si scopriva altro che alcune centinaia di migliaia di bacilli, tutti nella gola della vittima. Niente altro. Con qualsiasi altra specie di bacilli, quella concentrazione non sarebbe stata sufficiente neppure a causare una leggera tosse. Occorsero anni per scoprire che cosa succedesse in realtà. Quel minuscolo gruppo di bacilli produceva un’ancora più minuscola quantità di una sostanza che è tuttora il composto organico più letale che l’uomo conosca. La dose necessaria per uccidere un uomo… e sarebbe meglio dire trenta o quaranta uomini… è assolutamente indiscernibile. E ancora oggi, nonostante i nostri progressi nel campo della tossicologia, l’unico modo per ottenere questa sostanza consiste nel disporre di qualche cortese bacillo difterico. Ma i Borgia hanno cambiato tutto.

Indicò un’altra fiala. — Cianuro, il vecchio cavallo di battaglia! Ma ormai, il profumo di mandorle rivelatore… siete affamata signorina Wong? Possiamo salire per i cocktail in qualsiasi momento lo desideriate.

Lei scosse il capo, rapidamente e fermamente.

— Questi altri sono deliziosi. Catalitici. — Mosse una mano da una fiala all’altra. — Cecità ai colori, cecità totale, sordità ai toni bassi, a quelli alti, sordità totale, atassia, amnesia, e così fino in fondo. — Abbassò la mano e sorrise come un roditore affamato. — E tutti questi effetti sono controllati a piacere. Il problema principale con sostanze del genere, per il loro potere altamente specifico, è sempre dato dalla necessità di introdurre nel corpo della vittima una dose sufficientemente alta. Per tutte queste, la percentuale minima è un decimo di grammo. Così le abbiamo rese catalitiche. Nessuna di queste sostanze avrebbe il benché minimo effetto su di voi, neppure se ingoiaste l’intero contenuto di una fiala. Sollevò l’ultimo contenitore della fila e premette un bottone sul coperchio. Subito ci fu un debole sibilo di gas. — E resterebbero innocue finché non fossero attivate nel corpo dell’ingeritore da questa sostanza. Un catalizzatore altrettanto innocuo e atomizzato.

— Solo questo può attivare i veleni che producono… quegli effetti?

— Esattamente — sorrise il barone. — E il catalizzatore può essere in dosi altrettanto microscopiche quanto quelle della tossina difterica. Il contenuto di questa ampolla blu potrebbe darle un discreto mal di stomaco e una leggera emicrania per meno di mezz’ora. Nulla di più. La verde accanto, invece… Totale atrofia cerebrale per oltre una settimana. La vittima si trasforma in una creatura puramente vegetativa per tutto il resto della sua vita. Quella rossa: morte.

Il barone si stropicciò le mani e rise. — Sono affamato — disse. — Vogliamo andare a cena?

“Chiedigli cosa c’è nella sala dopo” si disse Rydra, e avrebbe senz’altro superato quell’ondeggiante curiosità se non si fosse accorta in tempo che stava pensando in Basco. Era un messaggio della sua incorporea guardia del corpo, invisibile accanto a lei.

— Quando ero una bambina, barone… — si mosse verso la porta chiusa — …subito dopo essere arrivata sulla Terra, qualcuno mi portò al circo. Era la prima volta che mi capitava di vedere tante cose meravigliose in una sola volta, e così da vicino. Non riuscivo ad adattarmi all’idea di dover tornare a casa. Che cosa tenete in questa stanza?