9. Pavia
5236 (= 1476), March
The banker Manno di Aberlino (Mendele b. Abraham) of Pavia sends a message in Hebrew to the physician Omobono (Simcha Bunim Sal) of Venice, pharmacist at San Cassiano. Charged with delivering the missive to the addressee is the priest, Paolo da Novara, amanuensis in the Trent trials, on the order of Giovanni Hinderbach, later accused of being in the pay of the Jews of the Duchy of Milan with the job of poisoning the Trent bishop. In the letter, Manno recommends that Omobono reassure his Christian creditor, a certain Tommaso, probably from Venice, who is demanding the payment of 42 ducats. The Pavian banker undertakes to transfer the sum without delay, as agreed. Manno warns Omobono to pay attention to what the courier of the letter, i.e., Paolo da Novara, has to communicate to him, so as to be able to take what may appear to him to be the most suitable decisions at a later time.
p. 321]
AST, Archivio Principesco Vescovile, s.1., 69, 68.
Rivolga Dio il suo volto verso di te e ponga su di te la pace.
Al dotto, operoso e caro parente, l'esperto medico Simcha (Omobono) Sal, che Dio conservi in vita. Ho ricevuto un messaggio scritto dal nostro amico messer Tommaso, che mi chiede 42 ducati perché è venuto il momento di pagarglieli. E così intendo fare, inviandoglieli con una persona di fiducia, come è giusto. Comunicagli la cosa a nome mio, assicurandolo che manterrò appieno le mie promesse.
Se il latore di questa lettera ti parlerà, prestagli ascolto e poi decidi secondo la tua intelligenza. Stammi in pace, secondo i tuoi desideri ed i desideri del tuo parente e umile servitore Manno.
Venezia.
Al sapiente e alacre medico, il magnifico messer Si. [Signore]
Bunim (Omobono) Gerta Sal, che Dio conservi in vita.