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Per il passato, le nostre scelte erano finte scelte.

Noi votavamo per delle bande criminali che erano i partiti politici e loro ci imponevano le loro liste. Loro non si domandavano mai se era giusto se a capo di una banca andava un fabbricante di lampade, allo spettacolo un esperto di funghi, alla sanità e alle Usl degli elettrauto, alla marina mercantile un tricologo: contava solo far parte della banda.

Così si dividevano tutto il paese, come iene in un pasto allucinante.

Ma poi questi imbecilli per ingordigia han perso la testa, e han saccheggiato tutto, e han spedito il malloppo nelle banche svizzere! — Ora prendiamoci tutti per mano.

Abbiamo un cancro, sappiamo che il male è diffuso su tutto il corpo del o Stato, e sappiamo anche che se vogliamo possiamo farci operare amputandoci le parti malate e dopo due o tre anni di cure possiamo entrare in Europa.

Allora sotto a chi tocca, e questa volta ci piaccia o no tocca a noi, basta col fare i sudditi, diventiamo cittadini di questo paese, che è il nostro paese, e, se volete, anche un magnifico paese. Rimbocchiamoci le maniche, e che Iddio ce la mandi buona!

4 ottobre '92

Vorrei

Molto reverendo e luciferino direttore, lei deve migliorare subito la qualità della mia vita.

S'è domandato o si è fatto spiegare per bene il perché io sono ferocemente inchiodato a vedere Processi del lunedì, Appelli del martedì, 90 minuti, Dribbling, e tutte le partite di calcio possibili? Le rispondo senza peli nell'uovo dicendo pane al vino e vino al pane: scappo da una realtà che fa vomitare.

Vede, caro dottor Poltroni, lei è una persona illuminata, progressista, si batte per dei valori di sinistra che sono stati il mio salvagente in tutta una vita.

E per questo la stimo molto, e le sono grato a lei e a tutta la sua banda.

Ma lei è direttore totale, l'altro è segretario nazionale, un altro segretario regionale, dirigente sindacale, tribuno interregionale, capomanipolo.

E io? Io, come sempre niente di niente: una merda! Lei va, briga, torna, viene invitato ai congressi nazionali, viene fotografato, pregato di andare a cena fuori, riceve telefonate: bongiorno dottò, come va lì, come va giù, come va sù, come va là, omaggi a sua moglie.

Ma andiamo, voi capi, segretari, capetti, ne avete di pezze d'appoggio per essere non dico felici ma almeno soddisfatti.

Se poi uno è scemo, e ce ne sono, e lei lo sa, si trova sempre gonfio come un tacchino americano prima di Natale per tutte quel e conferme del suo potere.

E io? Io niente! Io non ho mai avuto niente.

D'accordo sono come la pensate voi: mediocre, ignorante, leghista, fascista, qualunquista, volgare, televisiere, funariano e baudiano.

Ma secondo voi perché dovrei essere felice? E perché, ora che le cose vanno anche molto male, dovrei star tranquillo? Secondo voi, dove mi posso appoggiare? Solo a questa mia livida invidia, al desiderio che tutti, come me, siano mediocri, non invitati, mai fotografati e senza amici, immersi sempre in un traffico osceno, con una moglie ripugnante, brutti, grassi, senza una lira e col salvadanaio in pezzi, con un bilocale al Tiburtino.

Lei dove abita, a Casalbruciato? La prego, signor Lup.

Ma non finga di non capire, andiamo che avete capito tutti benissimo.

Voi quando succede qualcosa di brutto, o le cose vanno male, fate la faccia di circostanza da funeralieri, però in serata andate a un ristorante alla moda a parlare con amici intelligenti e simpatici.

Io invece sono agli arresti domiciliari in una casa di merda, senza un libro ma con La domenica sportiva, non faccio la faccia cupa perché mi vergogno della mia tristezza, perché sono disperato ma fingo di sorridere, e non ne posso più! Abbiate pietà di me, e datemi una mano.

Guardate che posso anche diventare cattivo eh! da solo no, ma in gruppo, se mi stanano da casa, posso diventare molto pericoloso, perché sono incazzato ormai come una belva.

Voi predicate l'uguaglianza da molto tempo, lottate contro le sopraffazioni, ma non è forse sopraffazione farmi vivere una vita da fogna come quella che vivo io? Aiuto, tiratemi fuori da qui, dividete con me una piccola parte dei vostri successi, non chiedo molto, credetemi, mi bastano solo poche cose per essere meno infelice.

Vede, reverendo, in fondo questa è la differenza fra noi: lei la sua soddisfazione, la sua felicità la nasconde per prudenza, io nascondo la mia infelicità per vergogna, e fingo tragicamente di essere soddisfatto ma sono, credetemi, disperato.

La prego, Lup. Man., pezz. di merd., faccia qualcosa, io non chiedo molto, chiedo solo che in pochi mesi scompaiano la mafia siciliana, Cosa Nostra americana, la camorra napoletana, la Sacra Corona pugliese, la 'ndrangheta portoghese, gli scippi nelle città lucane, i furti di automobili e nelle case, la droga, l'Aids, i sequestri di persona, gli illeciti amministrativi e la vecchiaia.

Che aumentino contemporaneamente gli stipendi dei dipendenti, i profitti degli imprenditori, le esportazioni, che diminuiscano le spese pubbliche e le importazioni.

Vorrei tanto poi che migliorasse la qualità dei programmi televisivi, e che diminuisse il numero degli spot pubblicitari.

E poi che una ragazza di ventitré anni coi capelli corvini, pelle bianca, gli occhi azzurro-viola, gambe lunghe e seno piccolo ma durissimo, laureata in medicina e specializzata in andrologia e diabetologia, ricchissima perché ha ereditato 600 miliardi da uno zio sacerdote ebreo ma giapponese, si innamorasse perdutamente di me, e che lo dicesse ai quattro venti.

Vorrei anche imparare nei prossimi due mesi a suonare la chitarra classica spagnola, a dipingere, a sciare, a pattinare su ghiaccio e a rotelle, andare in windsurf, scrivere un romanzo di successo, a diventare un critico d'arte e un famoso cantante rock; poi mi piacerebbe dimostrare trent'anni di meno, dimagrire di quaranta chili, aumentare di statura di quindici centimetri, mettere su una muscolatura come uno della ginnastica artistica, avere i capelli biondi; poi mi è necessario diventare famoso come Madonna, bravo come Maradona a giocare al calcio ma con entrambi i piedi, e a giocare a golf come Niklaus, e a giocare a tennis con la destra come Edberg e con la sinistra come Ivasinevic; mi piacerebbe avere una villa in Toscana come quella della contessa Frescobaldi andare a visitare i vigneti a cavallo e andare a caccia nella tenuta con Carlo d'Inghilterra.

Vorrei tanto andare alla Berlitz e in due soli giorni imparare a parlare e a scrivere perfettamente l'inglese il francese il tedesco lo spagnolo e già che ci sono anche l'italiano, lingua della quale conosco male tutti i verbi anche quelli regolari.

Mi piacerebbe diventare un grande scultore e un grande esperto di storia delle religioni dell'India e della Cina.

Secondo lei, ma mi dica la verità però, sarà possibile tutto questo e in così poco tempo? Mi indichi quindi per iscritto in una edizione straordinaria del suo spettabile giornale quando posso incominciare, e gli indirizzi di una scuola serale dove posso imparare tutto questo.

O secondo lei mi conviene andare direttamente a Lourdes? Vorrei tanto anche credere in Dio, e non morire mai.

P.S.

Vorrei adottare, per sembrare una brava persona, molti bambini come Mia Farrow e Woody Allen, senza però sodomizzarli con cetrioli di campo come fanno loro.

Non lasciatemi però solo con la faccia contro la televisione, vi scongiuro, abbiate pietà di me!

11 ottobre'92

Funari

Esatta signorina nobiluomo direttor dei direttori Welmar Poltroni, ormai la vedo dovunque, sa? Lei è prezzemolato.

Ma lei vuole proprio diventare un capo dei trasversali democratici? L'altra notte l'ho vista anche nella trasmissione dei carrieristi riformisti di Gad Lerner.