La macchina finalmente scorse a sua volta la luce, e comprese il suo significato altrettanto bene quanto Nick.
«Se si avvicinano troppo, prima che noi riusciamo a trovare un fiume, sarà meglio che tu fugga alla massima velocità; può darsi che tu riesca a distanziarli.»
«Che farai tu?»
«Andrò nell’oceano.»
«Perché non mi porti con te? Non sarebbe uguale a un fiume?»
«Ciò contraddice quanto tu stesso mi hai detto. Non voglio che ti mangino proprio mentre sei con me, e non sono attrezzato per combattere quelle creature di cui mi hai parlato.»
«È vero. Allora immagino che la tua idea sia la migliore.»
Così come andò, comunque, l’idea non dovette essere messa in pratica. Quando il bagliore delle torce di Veloce si fu diviso in una serie di punti di luce separati, e apparve chiaro che i cavernicoli stavano seguendo Fagin e il suo pupillo a una velocità che prometteva ai due nemmeno un’ora di residua libertà, una prominenza si levò sul paesaggio che si stendeva davanti a loro; e dopo un paio di minuti aveva assunto la forma di un’altura serpentina e gonfia che strisciava sul terreno. Aveva la sfumatura scura dell’acqua limpida; e molto prima che essi la raggiungessero, non ci furono più dubbi sulla natura del fiume. Dato che era più alto della cresta di Nick, non c’era la possibilità di dirne l’ampiezza; ma doveva essere ampio a sufficienza per spegnere tutte le torce che la gente di Veloce stava trasportando.
Fagin e Nick si fermarono davanti ai suoi margini. Di solito quella massa di acqua limpida che strisciava minacciosamente verso il mare sarebbe stata una visione terrificante per chiunque; ma quella notte né Nick né il suo Maestro vi trovarono alcunché di spaventoso. Nick gettò nel fiume la sua torcia con aria di somma indifferenza, notò con autentica gioia il modo in cui essa si spegneva di colpo, si assicurò che le sue armi e il suo equipaggiamento fossero assicurati bene al suo corpo, e si rivolse infine al Maestro.
«Va bene, sono pronto.»
La massa bianca della macchina scivolò verso di lui, e quattro appendici si estesero dalle aperture della sua superficie levigata. Degli strumenti prensili afferrarono fermamente, ma senza far male, due delle braccia di Nick e le sue gambe deambulatorie, sollevarono il corpo di Nick, e lo issarono sul dorso della macchina.
«Va bene, Nick,» disse Fagin, «distenditi. Una volta arrivato dall’altra parte andrò subito verso l’alto, e mi scrollerò di dosso le gocce residue, così non dovrai dormire per troppo tempo. Adesso sta’ tranquillo.» Nick cercò di obbedire a quest’ordine come meglio poteva, e la macchina si tuffò nel fiume.
Il calore del suo corpo fece evaporare una porzione considerevole del liquido, subito dopo l’ingresso; ma il gas che si sviluppò da questa trasformazione era privo d’ossigeno, e il suo stato non portò a Nick nessuna differenza. Perse la conoscenza nel giro di mezzo minuto.
I guerrieri di Veloce raggiunsero il punto in cui terminava la pista dopo appena quindici minuti. Il capo non fu tanto filosofo da mettere agli atti l’incidente.
6. INFORMAZIONE; NAVIGAZIONE; OSSERVAZIONE
«Quanto vantaggio le darà, dottore?»
Raeker rispose senza distogliere lo sguardo dagli schermi della macchina.
«Presumibilmente tutto il resto della notte, e anche un poco di più… quello che sarà necessario perché quel fiume si prosciughi, dopo la levata del sole. Mancano circa venti ore all’alba.»
«Forse le piante cresceranno nel frattempo, tanto da coprire la pista della macchina; che ne dice?»
«Temo di non saperlo affatto.»
«E questo dopo avere osservato le condizioni di vita di questo pianeta per sedici anni? Davvero, dottore, avrei immaginato qualcosa di più.»
«In questi sedici anni non ho avuto neppure una volta l’occasione di vedere quale tipo di vegetazione cresce sulla riva nord di questo fiume,» replicò, non senza impazienza, Raeker. «E tutto quello che so di Veloce, dettomi da Nick, è che si tratta di un eccellente cercatore di tracce; non ho informazioni particolareggiate sull’entità di questa sua capacità. Davvero, consigliere, so benissimo che lei ha passato le pene dell’inferno, in queste tre settimane; ma se lei è in grado di fornire soltanto delle critiche distruttive, a parer mio non sarà di grande aiuto a sua figlia. Mi comincia a sembrare Aminadabarlee.»
«Sono lieto che abbia detto questo.» Rich non parve per nulla offeso. «Lo so, dottore, che è difficile per lei sopportare il comportamento drommiano; si tratta di una razza assai impulsiva, e anche se, secondo loro, sono molto gentili, è evidente che il loro metro di giudizio possa apparire assai diverso dal nostro. Aminadabarlee è un drommiano insolitamente ricco di autocontrollo; ecco perché occupa la sua posizione; ma devo consigliarle con molto calore di trattenere il suo naturale impulso di rispondere bruscamente quando egli si fa insultante, come a volte capita. È inutile sondare le sue capacità di tolleranza. Le assicuro con estrema solennità che, se egli perde il suo autocontrollo, tanto da inviare un rapporto emotivo a Dromm, quanto egli ha dichiarato a proposito delle conseguenze che patirà la Terra si avvererà fin nei minimi particolari. Non ci sarà certo una guerra, ma i risultati di una diminuzione del novanta per cento… o anche del cinquanta per cento… nel volume di scambi interstellari, sarebbero per la Terra disastrosi quanto una guerra, se non di più. Lei deve ricordare che per quasi tutte le razze che noi conosciamo, i terrestri e i drommiani sono ugualmente stranieri; entrambi sono «creature delle stelle», e quello che una razza può dire a proposito dell’altra, può suonare abbastanza autorevole. Questo potrà sembrarle un po’ esagerato, ma questa nostra situazione è potenzialmente l’affare diplomatico più esplosivo che mi sia capitato in tutta la mia carriera.»
Effettivamente, queste parole fecero distogliere fugacemente lo sguardo di Raeker dagli schermi.
«Non me ne ero reso conto,» ammise. «Inoltre, temo di dover dire che questo non potrà cambiare nulla, nei miei sforzi per salvare Easy e ‘Mina; stavo già facendo del mio meglio,»
«Lo credo, e le sono grato; ma dovevo parlarle di quest’altra questione. Se Aminadabarlee non fosse qui, certo non sarebbe stato necessario; ma dato che lei non può evitare di vederlo, per buona creanza, è davvero necessario che lei lo capisca. Qualsiasi cosa dica, per quanto possa essere insolente o intollerante o impaziente, lei deve sforzarsi di non perdere il dominio di se stesso. Le assicuro che egli non interpreterà la sua calma come un segno di paura; il suo popolo non ragiona in questo modo. Per questo egli la rispetterà di più… e così anch’io.»
«Farò del mio meglio,» promise Raeker. «Ma in questo momento, sarei davvero felice di non vederlo qui, almeno per qualche ora. Sono occupato, come vede, a trasportare dall’altra parte del fiume Nick, e se lei vuole considerare Nick come mio figlio, le assicuro che non dovrà discostarsi troppo dalla verità. Non mi dispiace di parlare finché tutto va bene, ma se mi interrompo nel bel mezzo di una frase, non si sorprenda. Ha parlato ai bambini?»
«Sì. Sopportano la situazione molto bene. È una fortuna che ci sia anche il drommiano; temo che Easy avrebbe ceduto completamente, se non si fosse sentita responsabile della sorte del suo ‘Mina. Lui, a quanto sembra, pensa che Easy abbia in mano la situazione, così per il momento quello del morale non è un problema. Le ho detto che il signor Sakiiro ha scoperto che alcuni portelli d’ispezione del batiscafo erano rimasti aperti, e che in questo modo i condotti necessari per fare entrare in funzione il processo di elettrolisi sono stati corrosi dall’atmosfera esterna? Immagino che egli intenda portare laggiù qualcuno del suo gruppo, dottore, onde effettuare le riparazioni.»