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«Adesso questo non è molto importante, se non perché la faccenda ha ritardato qualcosa di veramente importante, sia per Veloce che per noi. Fino a questo momento, tutto quello che ho saputo dare è stato il sapere. Ero il solo della mia gente che si trovava quaggiù, e non potrò mai più tornare da dove vengo, e così non potrò prendere delle altre cose da darvi.

«Adesso sono venuti degli altri membri del mio popolo. Viaggiano in una grande cosa che hanno fatto loro; non avete alcuna parola per definirla, dato che non ne ho mai parlato a Nick, e credo che il popolo di Veloce non abbia mai sentito parlare di niente di simile. Si tratta di una cosa che noi abbiamo fabbricato, come voi fabbricate le lance e le lame, e che può trasportarci da un posto a un altro; perché il luogo dal quale io vengo è così lontano che nessuno potrebbe mai andare a piedi fin lassù, ed è in alto, così che solo un volatore sarebbe in grado di andare nella giusta direzione. La gente che è venuta sarebbe stata in grado di andare e venire servendosi di questa macchina, e avrebbe così potuto portare degli strumenti migliori per tutti voi, prendendo in cambio, magari, delle cose che voi potreste dar loro. Purtroppo, la macchina non ha funzionato come avrebbe dovuto; come una lancia dalla punta incrinata. È scesa dove voi vivete, ma abbiamo scoperto che non era più in grado di volare. La mia gente non può vivere al di fuori di essa, e così non è possibile ripararla. Abbiamo bisogno di aiuto da parte della gente di Nick e, se questo è possibile, anche dalla tua gente. Se riuscite a trovare la macchina nella quale si trovano i miei amici, e ascoltando le mie istruzioni riuscirete a ripararla, essi saranno in grado di salire di nuovo, e di portarvi poi molte cose; se non potrete farlo, o non vorrete, i miei amici moriranno, e per voi non ci sarà più neppure quello che io posso insegnarvi… perché sapete che un giorno, prima o poi, io morirò.

«Voglio che tu porti questo messaggio a Veloce, e poi, se lui te lo permetterà, dovrai ritornare con la sua risposta. Vorrei che lui e la sua gente mi aiutassero a cercare la macchina; e una volta trovata, la gente di Veloce e di Nick potrebbe aiutarmi a ripararla. Non ci sarà nessun bisogno di combattere ancora. Farai questo?»

Nick aveva tradotto questo discorso con la massima esattezza permessa dalla sua conoscenza della lingua di Veloce. La vedetta, alla fine, tacque per circa mezzo minuto. Stava ancora stringendo fermamente le sue lance, ma Raeker capì che il suo atteggiamento era un po’ meno aggressivo. Naturalmente, poteva trattarsi solo di una pia illusione; gli esseri umani sono inclini a credere nella verità delle cose che essi desiderano, almeno quanto i drommiani sono convinti della bontà delle loro idee.

Poi la vedetta cominciò a fare delle domande, e il giudizio che Raeker aveva formulato sulla sua intelligenza crebbe di molti punti; il biologo era stato propenso a considerare il cavernicolo un semplice selvaggio ignorante.

«Dato che tu sai quello che accade ai tuoi amici e alla loro macchina, devi essere in grado di parlare loro, in un modo o nell’altro.»

«Sì, noi… io posso parlare con loro.»

«Allora perché hai bisogno di cercarli? Perché loro non possono dirti dove sono?»

«Non lo sanno. Sono scesi in un posto che non hanno mai visto prima, e per cinque giorni hanno galleggiato su di un lago. La notte scorsa sono stati trascinati dalla corrente di un fiume. Erano sul fondo, e non hanno potuto vedere niente; e inoltre non conoscono la regione… come ho detto, non l’hanno mai vista prima. Il fiume adesso non c’è più, e possono perciò guardarsi intorno, ma questo non serve a niente.»

«Se puoi sentirli parlare, perché non puoi andare da loro, allora? Io posso trovare tutto quello che sento.»

«Noi parliamo per mezzo di macchine, proprio come viaggiamo. La macchina produce un tipo di rumore che può essere udito solo da un’altra macchina, ma che viaggia molto più velocemente di una voce. La loro macchina può parlare a una che si trova nel luogo da cui io vengo, e poi quest’altra parla a me; ma è così lontana che non può dire dove ci troviamo, né io né gli altri. Possiamo semplicemente farci dare una descrizione del luogo in cui essi si trovano; poi io potrò fornirvi questa descrizione, e voi potrete cominciare la ricerca.»

«Allora non sai a che distanza si trovano.»

«Non proprio. Siamo quasi certi che non sono molto lontano… non più di due o tre giorni di cammino, probabilmente anche meno. Quando comincerete a cercarli potremo dire loro di accendere le loro luci più vivide, come queste…» i fari della macchina lampeggiarono brevemente… «E voi sarete in grado di vederle da grande distanza. Comunque, hanno delle luci sempre accese,»

Il cavernicolo rifletté per qualche altro minuto, poi abbassò le sue lance.

«Porterò a Veloce le tue parole, e se lui avrà qualcosa da dirti verrò a riferirtelo. Resterai qui?»

La domanda provocò un certo disagio, ma Raeker rispose di sì, perché non c’era altro da fare. Poi gli verme in mente un’altra cosa.

«Se non restiamo qui, quanto impiegherai a ritrovarci?» Fu la domanda. «Noi abbiamo notato che tu sei giunto da questa parte del fiume, e in vista del nostro gruppo, molto prima di quanto avessimo aspettato. Siete in possesso di un mezzo per attraversare il fiume prima di giorno?»

«No!» Replicò l’altro, con una sincerità piuttosto sorprendente. «Il fiume fa una curva verso nord non molto lontano dal luogo in cui voi lo avete attraversato, e procede in quella direzione per un buon numero di miglia. Un certo numero di uomini è stato mandato da Veloce lungo il corso del fiume, con l’ordine di attraversarlo in diversi punti non appena esso si fosse prosciugato, e di dirigersi immediatamente verso il mare, per rintracciarvi.»

«Allora molti altri, presumibilmente, si sono imbattuti nella nostra pista… e ci hanno rintracciati.»

«Senza dubbio. In questo momento ci stanno guardando, o forse, quando hanno visto che mi stavate assalendo, sono corsi a riferirlo a Veloce.»

«Voi sapevate della curva del fiume. Il tuo popolo conosce bene una regione che è così distante dalle caverne?»

«Non abbiamo mai cacciato qui. Naturalmente, tutti possono dire la strada seguita da un fiume, e i luoghi in cui possono sorgere colline e valli.»

«Quello che la mia gente chiama un ottimo senso dell’orientamento. Vedo. Ti ringrazio; ora sarà meglio che tu vada a portare il messaggio a Veloce, prima che egli arrivi con un’orda di lance per vendicare l’attacco fatto a uno della sua gente.»

«D’accordo. Ma prima, vuoi rispondere a una domanda? A volte tu dici «io» e a volte «noi», anche quando evidentemente non ti riferisci a te e a questo tuo gruppo. Che significa? Siete più d’uno all’interno di quella cosa?»

Nick non tradusse la domanda; preferì rispondere direttamente.

«Il Maestro ha sempre parlato a questo modo,» disse. «Anche noi spesso ci siamo chiesti il perché; ma quando gli abbiamo rivolto la domanda, lui non ci ha dato spiegazioni… ha solo detto che non aveva importanza, per il momento. Forse Veloce saprà capire il perché.» Nick non vide nulla di male nell’usare quella che avrebbe definito psicologia, se avesse conosciuto questa parola.

«Forse.» La vedetta si diresse a sud senza aggiungere altro, e il resto del gruppo, che già da tempo aveva abbandonato l’accerchiamento e si era radunato intorno al Maestro, seguì con lo sguardo il suo allontanarsi.

«Mi è parso giusto, dottor Raeker. Dobbiamo tenere accese le luci, per ogni evenienza, d’ora in avanti?» La voce di Easy Rich ruppe il silenzio.

«Per il momento, non direi,» rispose Raeker, riflettendo profondamente. «Vorrei essere sicuro di desiderare che Veloce vi trovi… ma per il momento, desidero solo che non ci attacchi.»

«Che cosa?» La voce di Aminadabarlee suonò stridula, e forte, perfino più del consueto. «Sta forse ammettendo di servirsi di mio figlio come di un’esca per tenere lontani quei selvaggi dal suo stupido e inutile progetto? Vuole forse dire che lei considera quegli indigeni dall’aspetto ridicolo più importanti di un essere civile, solo perché li ha istruiti per pochi anni? Ho sentito dire che gli esseri umani erano creature a sangue freddo, e che gli scienziati rappresentano il massimo di questa tendenza, ma questo non sarei mai arrivato a crederlo, neppure di un essere umano. Questo è davvero il colmo. Consigliere Rich, devo domandarle il favore di concedermi l’uso del nostro incrociatore; andrò subito su Dromm e inizierò i lavori della nostra operazione di salvataggio. Per troppo tempo mi sono fidato di voi uomini. Ho chiuso con voi… e così pure il resto della galassia!»