«Mi perdoni, signore.» Raeker era riuscito ad afferrare più compiutamente l’entità del problema rappresentato dal drommiano. «Forse, se lei non può concedermi la sua fiducia, almeno vorrà ascoltare il consigliere Rich, la cui figlia si trova nella stessa situazione del suo bambino. Lui potrà spiegarle che i «ridicoli indigeni» la cui salvezza mi sta a cuore sono gli unici esseri dell’universo che si trovino in una posizione tale da salvare, o per lo meno tentare di salvare, questi bambini; ed egli avrà forse notato che io non ho detto al selvaggio neppure quel poco che ho appreso dalla descrizione fattami da Easy e da ‘Mina della regione che li circonda. Io sono certo che l’aiuto del suo pianeta ci sarà di sommo gradimento, ma lei crede che potrà arrivare in tempo? Prima che la ragazza umana venga menomata permanentemente dalla gravità per lei eccessiva, e suo figlio abbia superato il massimo periodo di sopportazione che un fisico drommiano può sostenere con un’alimentazione e un’atmosfera difettose di vitamine e di ossigeno? Io non le rivolgo queste domande per ferire i suoi sentimenti, ma nello sforzo di ottenere il miglior aiuto che lei può darci. Se c’è qualcosa che lei può fare, ancor più che restare qui a sostenere il morale di suo figlio facendosi da lui vedere e sentire, la prego di dircelo.»
Il volto di Rich era visibile sullo schermo, dietro quello del drommiano, e Raeker vide che il diplomatico umano annuiva e reprimeva istantaneamente un sorriso di approvazione. Non riuscì a trovare qualcosa da aggiungere a queste parole, e saggiamente rimase in silenzio. Prima che Aminadabarlee trovasse una risposta, comunque, Easy avanzò una perorazione personale.
«Non se la prenda con il dottor Raeker, la prego; ‘Mina e io comprendiamo quello che lui sta facendo, e anche a noi piace Nick.» Raeker si domandò quanto di vero ci fosse in queste parole, sia a proposito delle sue azioni personali, sia a proposito di Nick, che la ragazza aveva potuto sentire solo per un paio d’ore, attraverso l’impianto di comunicazione. Easy, naturalmente, era la figlia di un diplomatico. Raeker aveva appreso da poco tempo che sua madre era morta quando la bambina aveva avuto un anno, e che da allora in poi Easy aveva sempre viaggiato col padre. E pareva che l’istruzione diplomatica, oltre alle sue qualità innate, stesse dando degli ottimi frutti. «Non ha molta importanza che Veloce riesca a trovarci,» proseguì lei. «Cosa potrebbe farci di male, e perché dovrebbe?»
«Ha minacciato di usare il fuoco sulla macchina, se essa non lo avesse seguito,» rispose il drommiano. non del tutto placato. «E se farà la stessa cosa allo scafo in cui vi trovate, se voi non gli direte qualcosa che lui vuole sapere, vi troverete certo nei guai.»
«Ma lui sapeva che Fagin non era in grado di parlare nella sua lingua, e ha avuto una grande pazienza, tentando di insegnargliela durante le tre settimane nelle quali egli è stato in suo potere; perché dovrebbe essere meno paziente con noi? Noi abbiamo tutte le intenzioni di insegnargli quello che sappiamo, e potremo parlargli più facilmente che il dottor Raeker… per lo meno, non ci saranno ritardi.»
Un’esplosione di suoni acuti, emessi dalla voce di Aminadorneldo, seguì la perorazione della ragazza e, presumibilmente, venne in sostegno delle affermazioni di Easy; Aminadabarlee si placò visibilmente. Raeker si domandò quanto sarebbe durato. Almeno, la parte politica della questione era salva, per il momento; tornò a rivolgere la sua attenzione a Tenebra e a Nick.
Quel valoroso aveva di nuovo riportato il suo gruppo verso l’originale punto d’incontro, lasciando due uomini indietro… il gregge era rimasto incustodito per troppo tempo. In quanto a Nick, egli era fermo accanto alla macchina, apparentemente in attesa di commenti e istruzioni. Raeker non aveva nulla da dire a questo riguardo, così coprì il suo imbarazzo rivolgendo a Nick una domanda.
«Che ne dici, Nick? Tornerà indietro? O, per essere più precisi, Veloce verrà con noi?»
«Lo sai bene quanto me.»
«No, invece. Tu hai trascorso un lungo periodo con Veloce e la sua gente; tu lo conosci meglio di tutti noi. Ho fatto bene a giocare sul suo desiderio delle cose che possiamo portargli? Lui voleva ottenere delle cose semplici, come il fuoco: secondo te, era solo perché aveva visto come poterlo usare?»
«Mi sembra probabile,» ammise Nick, «ma non credo che si possa essere sicuri dei pensieri e delle intenzioni di un altro.»
«Neppure io lo credo, anche se alcuni del mio popolo continuano a tentare.» I due si mossero per seguire il resto del gruppo, notando a malapena la breve scossa che fece cadere un buon numero di piante, intorno a loro. Nick raccolse quasi senza pensarci della legna da ardere, durante il tragitto, un’abitudine che da anni avevano preso gli abitanti del vecchio villaggio, quando si erano accorti che le riserve della regione si erano quasi del tutto esaurite. Quando raggiunsero gli altri, le sue quattro braccia erano cariche di ceppi. Questi vennero ammucchiati con gli altri; il gregge fu riunito; e infine Fagin convocò una riunione.
«Avete tutti udito quello che ho detto all’uomo di Veloce a proposito della macchina che è bloccata nei dintorni, con a bordo alcuni membri del mio popolo. Se non la si trova e ripara entro breve tempo, queste persone morranno. Voi sapete quanto me che il salvataggio di coloro che si trovano in pericolo è più importante di qualsiasi altra cosa; e per questa ragione, abbandoneremo ora tutte le altre attività, tranne quelle necessarie a sopravvivere, per cercare insieme questa macchina.
«Vi fornirò una descrizione, la più completa possibile, del luogo in cui essa si trova. Controlleremo su tutte le nostre mappe ogni possibile somiglianza… io vi aiuterò in questo; posso farlo più in fretta… e poi andrete in gruppi di due alla ricerca di tutte le zone più probabili. Se non troveremo nulla, l’operazione cartografica procederà con la più grande rapidità possibile, escludendo tutte le altre attività scientifiche.
«Per il resto della giornata, Betsey e Nick si occuperanno del gregge e del campo; i gruppi di ricerca saranno composti da Oliver e Dorothy, John e Nancy, e Jim e Jane. Non appena le mappe saranno controllate, assegnerò una zona a ciascun gruppo; nel frattempo, farete bene a raccogliere legna per la notte.» Il gruppo si disseminò, obbedientemente.
I geologi della Vindemiatrix dovettero per un certo tempo paragonare, o meglio, tentare di paragonare, la descrizione non troppo completa che Easy aveva fornito sui dintorni del batiscafo, con le mappe già fotografate; alla fine vennero fuori quattro o cinque località probabili, ma nessuna di esse era realmente soddisfacente. Comunque, quando fu stabilita anche una sesta possibilità, Raeker convocò le coppie di esploratori e assegnò a ciascuna coppia due delle zone più probabili. Queste si trovavano tutte in direzione del vecchio villaggio, naturalmente, dato che nei tre anni di applicazione del progetto cartografico le esplorazioni si erano diramate a raggiera da quella posizione. Si trovavano tutti comunque nelle vicinanze della regione nella quale il gruppo di Fagin si trovava attualmente, perché i geologi erano stati grandemente influenzati dalla certezza che, nel corso della notte, il fiume aveva dovuto trasportare il batiscafo verso il mare. Sembrava perciò probabile che un giorno per l’andata, un giorno per l’esplorazione, e un giorno per il ritorno fossero stati sufficienti per il primo passo di questa operazione. Al termine di questo periodo Veloce sarebbe senza dubbio stato di ritorno con i suoi uomini, e la velocità delle ricerche sarebbe aumentata grandemente. Ecco perché Nick era stato tenuto al campo; ci sarebbe stato bisogno di lui, molto verosimilmente, in qualità di interprete.