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«E i terrestri si aspettano che le persone lavorino con loro!» In questa frase anche un orecchio umano era capace di distinguere una sfumatura di disprezzo… in ogni modo, i passeggeri della zattera erano ancora sani e salvi, quando arrivò il giorno. Questo periodo fu il più difficile, per gli operatori; quando l’acqua ricominciò a evaporare dal mare, la densità di quest’ultimo aumentò, e la zattera cominciò a galleggiare. Fu davvero una fortuna che non si verificassero correnti; zattera e passeggeri salirono verticalmente. Sfortunatamente, (ma sarebbe stato da prevedersi) la zattera si ribaltò nel salire, così per un paio d’ore l’operatore della macchina fu costretto a vedere i quattro indigeni appesi alla piattaforma galleggiante, mentre questa veniva spinta gradualmente verso la riva. Si erano allontanati dalla collina, durante la notte, e alla fine si ritrovarono nel bel mezzo di una pozza relativamente piccola, in una delle fosse di cui era disseminato il terreno circostante. Quando finalmente apparve chiaro che la pozza non si sarebbe ritirata ulteriormente, la macchina fu costretta a entrare in azione.

Fortunatamente, il liquido era poco profondo… così poco profondo che la zattera era sostenuta non tanto dai galleggianti, quanto dai corpi che le stavano sotto. Raeker fece spingere la zattera dalla macchina. Finalmente, gocciolante e malridotta, la zattera arrivò a riva, e i quattro nativi faticosamente ripresero i sensi.

In quel momento, anche il batiscafo era uscito dal mare. Come la zattera, era emerso in una pozza sul fondo di una valle; al contrario della zattera, però, non esisteva nel suo caso il problema del galleggiamento. La pozza era troppo poco profonda. Così Easy e il suo amico si trovarono in un castello a tenuta stagna, personale, completo di fossato, che impediva efficientemente a Veloce e ai suoi uomini di raggiungere il batiscafo.

Perché Veloce era arrivato. Si era fatto vedere un’ora dopo che la pozza aveva finito di prosciugarsi, malgrado la distanza che il batiscafo doveva avere percorso durante la notte. Il mare non era in vista, riferì Easy; il vento aveva portato l’astronave a terra. Questo non le dava il minimo disturbo: secondo lei, stava procedendo tutto benissimo, con Veloce, e quando fu informata delle peripezie notturne di Nick, non parve affatto preoccupata. Rich perse per la prima volta la calma quando seppe che Raeker aveva informato la ragazza della distruzione dell’accampamento, e non si placò finché la stessa voce di sua figlia non lo ebbe rassicurato sullo stato del suo morale.

In quel momento, Raeker si preoccupava più della sua operazione di salvataggio che della ragazza; per questo era stato così imprudente nel parlare. Nick e Betsey, Jim e Jane erano tutti salvi; le mappe erano rimaste attaccate alla zattera, e così pure le armi, almeno la maggior parte di esse. Comunque, ci sarebbe voluto un po’ di tempo per scoprire dove si trovavano, anche se la distanza percorsa non doveva essere stata grande; e una volta trovato il luogo dell’accampamento, ben difficilmente avrebbero ritrovato qualcosa. Il gregge doveva essere distrutto, quasi interamente; il carro… chissà? Un periodo analogo trascorso sotto un oceano terrestre sarebbe stato fatale per qualsiasi oggetto. Su Tenebra non si poteva mai dire l’ultima parola, ma Raeker non era molto ottimista.

Trovare il luogo dell’accampamento fu più facile di quanto non fosse lecito aspettarsi. Il vento servì allo scopo, quando qualcuno se ne ricordò… e fu Jim, non senza sorpresa da parte di Raeker. Lui e Jane, naturalmente, avevano avvertito la presenza del vento per tutto il viaggio di ritorno dalle loro zone di ricerca, anche se, sul momento, non vi avevano prestato eccessiva attenzione. Adesso, il vento serviva a ristabilire quel «senso dell’orientamento» che, per i tenebriani come per i terrestri, era composto da ricordi e dalla comprensione dei fenomeni naturali. Una volta conosciuta la direzione del mare, non ci furono ulteriori inconvenienti; senza dubbio durante la notte non erano stati trascinati nell’interno, per diverse miglia. Il carro e i resti dei fuochi notturni furono ritrovati nel giro di una ora. Raeker fu davvero sbalordito nel trovare il carro e il suo contenuto perfettamente intatti; gli oggetti solidi che si erano trovati sulla traiettoria dell’uragano da due miglia orarie non avevano subito alcun inconveniente.

«Penso che potremmo risparmiare un po’ di tempo,» disse Raeker, alla fine, quando furono bene accertate le condizioni delle proprietà del gruppo. «Possiamo tornare subito al mare, portando con noi la zattera. Lasceremo qui il carro, con un messaggio scritto per gli altri; loro potranno decidere se seguirci o se cominciare a trasferire l’accampamento. Potranno decidere sul momento, a seconda della situazione che troveranno. Noi collauderemo la nostra zattera, e inizieremo le ricerche lungo la costa, verso sud, nel tempo che ci resterà oggi.»

«Che cosa intendi dire, con questo?» domandò Nick. «Proseguiremo le ricerche fino a sera, o finché non verrà il momento di metterci al sicuro, prima di sera?»

«Fin quasi a sera,» replicò prontamente Raeker. «Andremo verso sud, finché non decideremo di esserci allontanati a sufficienza, e poi penetreremo nell’interno direttamente, per metterci al sicuro dal mare in tempo.»

«Allora gli altri faranno bene a iniziare il trasferimento dell’accampamento subito, dirigendosi poi a sud con il carro. Avremo il problema del cibo, e anche loro adesso che il gregge non c’è più.»

«Non c’è più? Mi è parso di vedere alcuni capi, che Jim e Jane stavano radunando.»

«Questo è vero, non sono spariti tutti i capi; ma sono così pochi che non possiamo azzardarci a mangiarne nessuno, finché non avremo effettuato delle altre catture. Stavolta non siamo neppure riusciti a trovare le scaglie di quelli scomparsi.»

«Che cosa? Io non ho visto la minima traccia di esseri viventi, viaggiando in fondo al mare. Mi sembra che i capi mancanti non siano stati rubati, con ogni probabilità.»

«Può essere, ma in ogni caso sono scomparsi, per quello che ci riguarda. E se sono scappati, visto che noi quattro stiamo per andare in mare a collaudare la zattera, non sarà possibile andare a cercarli.»

Raeker rifletté rapidamente. La perdita del gregge sarebbe stata un duro colpo per la sua comunità; un’educazione a distanza non poteva, da sola, trasformare un gruppo di creature intelligenti da cacciatori nomadi in una civiltà localizzata e organizzata, con tempo libero a sufficienza per iniziare un’attività intellettuale. Senza il gregge, gli allievi di Raeker avrebbero dovuto virtualmente trascorrere tutto il loro tempo a cacciare per procurarsi il cibo. In ogni modo, sarebbero sopravvissuti; mentre se Easy e il suo compagno non fossero stati salvati molto in fretta, probabilmente essi non sarebbero sopravvissuti. Quindi il problema non riguardava la ricerca del bestiame, ma l’effettiva utilità dei quattro membri del gruppo nelle operazioni di collaudo della zattera e di ricerca del batiscafo scomparso.

Certamente, due persone avrebbero affondato la zattera meno facilmente di quattro. D’altra parte, quattro avrebbero potuto accelerare le operazioni… improvvisamente, Raeker si ricordò che né lui né Nick avevano pensato al sistema di propulsione dell’imbarcazione. L’unico sistema possibile era quello di costruire dei remi; l’idea di insegnare a Nick l’arte della navigazione a vela, su di un mondo in cui i venti di solito non esistevano e il più vicino maestro qualificato si trovava a sedici anni luce di distanza, sembrava del tutto aleatoria. Ma se la propulsione doveva essere fornita dalla forza dei muscoli, però, più muscoli c’erano meglio era.

«Verrete tutti al mare. Prenderemo in considerazione il problema del gregge più tardi. Se la zattera non vi reggerà tutti, quelli che non ci staranno potranno tornare indietro a cercare il bestiame. Il nostro compito è della massima importanza.»

«Va bene.» Niek rispose cercando di dissimulare la sua preoccupazione; per tutta la vita, a causa degli insegnamenti di Raeker, si era abituato a considerare che la salvezza del gregge era uno dei fattori essenziali della sopravvivenza. Se quest’altra ricerca era ancora più importante, doveva stare davvero a cuore al Maestro; e Nick avrebbe voluto riuscire a considerarla altrettanto importante. Non si oppose alle richieste di Fagin, ma in cuor suo si pose molte domande, e si preoccupò.