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W.F. alzò gli occhi dalla mano di Joe che stava bendando e gli sorrise. Lui cercò di ricambiare il sorriso, poi si morse le labbra tentando di ricordare il nome della bionda dall’espressione seria vestita di rosso. Era Jennifer, senza dubbio. Non l’aveva mai incontrata, ma doveva essere Jennifer.

North stava parlando a Joe a voce bassa e con tono deciso. Sembrava volesse dire che in quella stanza loro erano le uniche persone importanti e gli altri non valevano un’acca. — Sono il tuo nuovo secondo. Stasera starò nel tuo angolo insieme a Walsh. Ti porterò fortuna, credi a me. Sarà l’incontro più importante della tua carriera. Sai chi sono?

Joe non rispose e restò impassibile. Anche la manona tesa verso W.F. non si mosse e non tremò; i suoi occhi azzurri assenti fissavano il vuoto senza vedere. Se il pugile stava pensando a qualcosa, sicuramente non riguardava quello che succedeva in quella stanza. Un santo in contemplazione di Dio o un buongustaio in contemplazione del Cibo, avrebbero avuto la stessa espressione assorta.

— Lassù ci sono una ventina dei miei uomini — gli disse North. — Non ce ne sarebbe bisogno, ma voglio che ti vedano di persona. Ti osserveranno prima che sali sul ring. Ti osserveranno mentre combatti e ti staranno ancora a osservare quando uscirai, imprimendosi nella mente il tuo aspetto e il tuo modo di muoverti. Quattro uomini su due macchine stanno “sorvegliando la tua auto nel caso che tu sia così così stupido da tentare di usarla per scappare. Certo, se hai una fortuna fottuta, puoi arrivare a casa… forse. Ma i casi sono due: o fai quello che dico io o entro domani sera a quest’ora sarai morto. E anche lei. — North fece un cenno con la testa in direzione di Jennifer. — E, se tenteranno di darci fastidio, anche questi due signor nessuno che ti porti dietro. Quanto a te, è sicuro. Tu e tua moglie, puoi metterci la firma.

La voce di Joe era come se la ricordava, lenta e forte. — Tu vuoi che perda l’incontro.

— Per la miseria, no — disse North. — Se vuoi. A me non interessa se vinci o perdi. Voglio solo essere uno dei tuoi secondi.

— Stronzate — gli disse Walsh.

Qualcuno bussò alla porta, un solo colpo delicato. Walsh si affrettò ad aprire e Lara entrò nella stanza.

34. Gli incontri preliminari

Walsh si schiarì la gola, leggermente imbarazzato. — Laura, questo è North, te ne ho già parlato. Il mio avvocato, Laura Nomos. L’altro è…

Laura annuì freddamente. — Io e il signor Green ci siamo già conosciuti.

Anche North annuì. — Questa non è una faccenda per avvocati. Non sapevo che le piacessero gli incontri di boxe, signorina Nomos.

— Ci sono molte cose che lei non sa, signor North.

North si girò di scatto verso di lui. — E così la conosci. Lavori per lei?

Lui annuì. — Farei qualunque cosa per lei.

North ritrasse la mano, poi la portò di nuovo avanti lentamente. Gli sembrava che tutto il mondo si muovesse al rallentatore. Strinse il pugno, convinto di poter colpire North una dozzina di volte, se fosse stato necessario, prima che gli arrivasse lo schiaffo.

Lara lo fermò con uno sguardo. I suoi occhi brillavano verdi-azzurri, simili ad acquemarine incastonate nel suo bel viso, molto più luminosi delle vetrate colorate della chiesa. Gli dicevano che non era il momento di opporre resistenza.

Il palmo aperto di North lo colpì sul mento, facendogli girare il viso verso destra. Sentì una fitta di dolore, ma non era che una semplice fitta… milioni di persone soffrivano ogni giorno molto di più. Al secondo malrovescio, le nocche di North lo colpirono alla bocca spaccandogli il labbro superiore.

Walsh si mise fra di loro. — Ora basta!

Lui tirò fuori il fazzoletto e se lo portò alla bocca macchiandolo di rosso. Sopra le loro teste si sentiva il clamore della folla attutito da mezzo metro di cemento e acciaio.

Lara disse: — Cosa vuole esattamente, signor North?

North stava fissando l’ometto calvo. — Walsh glielo ha già detto.

— Preferisco che me lo dica lei.

North si voltò verso Lara. — Semplice. Questa sera voglio essere in prima fila dove tutti possano vedermi. Voglio essere associato a un personaggio maschile molto popolare, un simbolo veramente mascolino. Voglio il posto migliore per assistere all’incontro per il titolo.

— E quale sarebbe?

— Joe ha diritto a due secondi. Io voglio essere uno dei due.

Lara scosse la testa. — Sarebbe contrario alle regole. La Commissione per la Boxe…

— Al diavolo la Commissione per la Boxe! Le ho detto quello che voglio e lei sa benissimo che cosa succederà se non verrò accontentato.

Inaspettatamente Jennifer disse: — Se sarà accontentato farà ugualmente del male a Joe?

North scosse la testa. — No, se otterrò quello che voglio.

Lara disse: — Mi dica quello che ha intenzione di fare se non lo otterrà, signor North. Anche questo preferisco che sia lei a dirmelo.

— Tanto per cominciare, dirò alla polizia chi è Walsh. È un paziente fuggito dall’ospedale psichiatrico, lei lo sa meglio di me. Non l’hanno ancora preso, perché lei è il suo avvocato e in giro si dice che il Consigliere per la Sicurezza Klamm sia il suo patrigno. — North fece un sorrisetto ironico. — Lei pensa davvero che qualcuno ci creda?

Lara disse: — Io e lui ci crediamo, perché si dà il caso che sia la verità.

— Allora non vorrà che gli sia fatto del male o che sia fatto del male alla Presidente perché, se viene fatto del male a Klamm, le conseguenze politiche negative ricadranno su di lei. I giornali non hanno ancora collegato il tipo calvo fuggito dai Riuniti con l’agente di Joe, ma non c’è dubbio che collegheranno Walsh con lei e con Klamm. Forse con un po’ di fortuna riusciranno anche a collegare Walsh con il qui presente Green… e Green è matto come un cavallo.

Lui pensò a quanto doveva essere stanca Lara di sentirsi minacciata con l’arma dei mass media. Prima lo aveva fatto lui, adesso lo stava facendo North.

Lara disse: — Eddie, lei si è comportato correttamente chiedendomi di venire. Il mio compito è quello di proteggerla, ma quest’uomo, invece, mi sta usando per danneggiarla.

— Non si tratta di questo — disse Walsh. — Io speravo che lei trovasse una via d’uscita.

Lara si voltò verso North. — Tutto quello che lei vuole è essere uno dei secondi di Joe?

North annuì.

— Ma come facciamo a essere sicuri che lei in futuro non ripeterà le sue minacce?

— Vi darò ogni garanzia — rispose North, e tirò fuori dalla tasca un foglio ripiegato. — Questa è una dichiarazione in cui confesso di aver assassinato un uomo e che sono disposto a firmare.

Sembrava che niente dovesse sorprendere Lara, invece le parole di North ebbero proprio questo effetto: per un attimo rimase con gli occhi spalancati. — Posso chiederle chi ha ucciso?

North annuì. — Un medico di nome Applewood. La polizia stava per arrestarlo e lui avrebbe parlato. Era solo un gregario ma, essendo un medico, era a conoscenza di cose che normalmente un gregario non sa. — North aveva tirato fuori una penna da un taschino. — È successo circa quattro mesi fa, forse l’avrà letto sui giornali.

Rivolta verso di lui, Lara disse: — Tu hai conosciuto il dottor Applewood.

Lui annuì. — Anni fa.

Walsh teneva gli occhi fissi su North. — E tu vuoi veramente firmare quel documento?

— Certo, e te lo consegnerò — disse North. — O piuttosto lo consegnerò alla signorina Nomos perché lo conservi per te, se mi permetterai di apparire come uno dei secondi di Joe. L’altro sarai tu e sarai tu a dare le direttive.