5. Quando scoppiarono i «Fatti di Arrakis», la Gilda Spaziale cercò di trattare con il Bene Gesserit. La Gilda lasciò intendere che i suoi navigatori, i quali usano la spezia di Arrakis per ottenere la loro limitata preveggenza, indispensabile a dirigere le astronavi nel vuoto, erano «preoccupati per il futuro» oppure «vedevano insorgere gravi problemi all’orizzonte». Questo significava soltanto che essi avevano visto una relazione, un nodo d’incontro d’innumerevoli, delicate decisioni, oltre le quali il sentiero del tempo era nascosto alla loro preveggenza. Questa era una chiara indicazione della presenza di un’entità indeterminata, capace di interferire nelle dimensioni di ordine superiore!
(Alcuni membri del Bene Gesserit si erano già resi conto, da tempo, che la Gilda non poteva interferire direttamente con la fonte vitale della spezia, poiché i suoi navigatori — nel loro modo scarsamente efficiente — dovevano affrontare dimensioni di ordine superiore, almeno quanto bastava a capire che il minimo passo falso compiuto su Arrakis sarebbe potuto risultare catastrofico. In particolare, era noto che il più piccolo tentativo dei navigatori della Gilda di assumere il controllo diretto della spezia avrebbe causato un disastro. L’ovvia conclusione era che qualcuno, i cui poteri appartenevano a un ordine ancora più elevato, stava già assumendo il controllo della fonte della spezia, e tuttavia il Bene Gesserit non se ne accorse affatto!)
Di fronte a questi fatti, è inevitabile pensare che lo stesso inefficace comportamento del Bene Gesserit in tutto l’accaduto sia stato il prodotto di un ordine ben più alto, assolutamente al di fuori della sua portata!
Appendice 4
L’Almanacco en-Ashraf
(Estratti scelti delle Case Nobili)
Shaddam IV (10134–202) L’Imperatore Padiscià, 81° della sua dinastia (Casa di Corrino) a occupare il Trono del Leone Dorato, regnò dal 10156 (data in cui il padre, Elrood IX, morì di chaumurky) finché nel 10196 fo sostituito dalla Reggenza, nel nome della figlia primogenita, Irulan. Il suo regno è noto soprattutto per la Ribellione di Arrakis, della quale gli storici incolpano i divertimenti, la pompa e il lusso che caratterizzarono le cerimonie ufficiali di Shaddam IV. Gli ufficiali col rango di Burseg furono raddoppiati nei primi sedici anni del suo regno, ma gli stanziamenti per l’addestramento dei Sardaukar diminuirono gradualmente durante i trent’anni che precedettero la Ribellione di Arrakis. Ebbe cinque figlie (Irulan, Chalice, Wensicia. Josifa e Rugi) e nessun figlio maschio legittimo. Quattro delle figlie lo accompagnarono, quando si ritirò. La moglie, Anirul, una Bene Gesserit di Rango Segreto, morì nel 10176.
Leto Atreides (10140–91) Cugino dei Corrino da parte femminile, spesso è chiamato il Duca Rosso. La Casa degli Atreides dominò Caladan come feudo planetario per venti generazioni, finché non fu spinta a trasferirsi su Arrakis. È noto soprattutto in quanto padre del Duca Paul Muad’Dib, l’Umma Reggente. I resti mortali del Duca Leto occupano la «Tomba del Teschio» su Arrakis. La sua morte si dice portata dal tradimento di un medico Suk: la responsabilità della morte viene attribuita al Barone Siridar Vladimir Harkonnen.
Lady Jessica (On. Atreides: 10154–256) Figlia naturale (informazione Bene Gesserit) del Barone Siridar Vladimir Harkonnen. Madre del Duca Paul Muad’Dib. Diplomata della Scuola Bene Gesserit su Wallach IX.
Lady Alia Atreides (10191– ) Figlia legittima del Duca Leto Atreides e della sua concubina ufficiale Lady Jessica. Lady Alia nacque su Arrakis circa otto mesi dopo la morte del Duca Leto. L’esposizione prenatale a un narcotico capace di alterare lo «spettro percettivo» è la ragione per cui in ogni documento del Bene Gesserit si parla di lei come della «Maledetta». È nota nella storia popolare come «Santa Alia» o «Santa Alia del Coltello». (Per notizie più dettagliate, vedi Santa Alia, cacciatrice di un miliardo di mondi, di Pander Oulson.)
Vladimir Harkonnen (10110–93) Chiamato comunemente Barone Harkonnen, il suo titolo ufficiale è quello di Barone Siridar (governatore planetario). Vladimir Harkonnen è un diretto discendente in linea maschile del Bashar Abulurd Harkonnen, esiliato per codardia dopo la battaglia di Corrin. Il ritorno al potere degli Harkonnen è generalmente attribuito a un’astuta manipolazione del mercato delle pellicce di balena; più tardi lo consolidarono con la ricchezza ricavata dal melange di Arrakis. Il Barone Siridar morì su Arrakis durante la Ribellione. Il titolo passò, per un brevissimo periodo, al na-Barone Feyd-Rautha Harkonnen.
Conte Hasimir Fenring (10133–225) Cugino della Casa di Corrino per parte femminile, fu compagno d’infanzia di Shaddam IV (la Pseudostoria dei Corrino, dai più discreditata, riporta il curioso detto secondo cui Fenring fu responsabile del chaumurky che uccise Elrood IX). Tutti gli storici concordano nell’affermare che Fenring fu l’unico amico intimo che Shaddam IV abbia avuto. Le mansioni imperiali affidate al Conte Fenring compresero quella di Agente Imperiale su Arrakis durante il regime degli Harkonnen, e più tardi quello di Siridar in Absentia di Caladan. Accompagnò Shaddam IV nell’esilio su Salusa Secundus.
Conte Glossu Rabban (10132–93) Glossu Rabban, Conte di Lankiveil, era il nipote primogenito di Vladimir Harkonnen. Glossu Rabban e Feyd-Rautha Rabban (che prese il nome Harkonnen quando fu prescelto per la successione del Barone Siridar) erano figli legittimi del fratellastro più giovane del Barone Siridar, Abulurd. Abulurd aveva rinunciato al nome Harkonnen e a tutti i diritti che gli derivavano dal titolo quando gli era stato affidato il governatorato del sottodistretto di Rabban-Lankiveil. Rabban era un nome che gli spettava per discendenza femminile.
Appendice V
Terminologia dell’Impero
Nello studio dell’Impero, di Arrakis e di tutta la cultura da cui scaturì Muad’Dib s’incontrano numerose parole poco usate. Nel lodevole scopo di accrescere la comprensione, sono qui fornite definizioni e spiegazioni.
Aba: mantello ampio e sciolto, di solito nero, indossato dalle donne Fremen.
Abisso di polvere: un qualsiasi profondo crepaccio o depressione di Arrakis riempito di polvere e in tutto uguale, in apparenza, al terreno circostante: costituisce una trappola mortale perché uomini e animali possono sprofondarvi e soffocare. (Vedi Sabbia, marea di.)
Ach: «Gira a sinistra», richiamo dei timonieri di vermi.
Acqua della vita: uno dei veleni «illuminanti» (vedi Reverenda Madre). In particolare, il liquido secreto da un venne delle sabbie (vedi Shai-Hulud) nel momento della sua morte per annegamento: nel corpo di una Reverenda Madre si trasforma nel narcotico che provoca l’orgia tau del sietch. Una droga psicotropica che ha l’effetto di estendere lo spettro percettivo.
Acqua, disciplina d’: il duro addestramento che abitua gli abitanti del deserto di Arrakis a vivere senza sprecare umidità.
Acqua, fardello d’: un obbligo mortale (termine Fremen).