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«In tal caso, signore» dice il nostro cameriere, «mi permetto di consigliare alla signora di rinunciare alla zuppa di frutti di mare.»

Grazie. Niente zuppa di frutti di mare. Maria mi guarda e io le dico di fidarsi, fidati di me.

Il cameriere ruota sui tacchi e porta in cucina la nostra ordinazione a passo di marcia.

Attraverso la finestrella i tre cuochi mi mostrano il pollice.

«Ci sono interessanti privilegi a essere Tyler Durden» commenta Maria.

D'ora in poi, dico a Maria, deve seguirmi dappertutto la sera e prendere nota di tutti i posti dove vado. Chi vedo. Se castro qualcuno di importante. Particolari cosм.

Estraggo il portafogli e mostro a Maria la mia patente con il mio vero nome.

Non Tyler Durden.

«Ma tutti ti conoscono come Tyler Durden» dice Maria.

Tutti eccetto me.

Nessuno al lavoro mi chiama Tyler Durden. Il mio capo mi chiama con il mio nome vero.

I miei genitori sanno chi sono.

«Allora perchй sei Tyler Durden per certa gente e non per tutti?» vuole sapere Maria.

La prima volta che ho visto Tyler, dormivo.

Ero stanco e fuori di me e frenetico e ogni volta che salivo su un aereo volevo che l'aereo precipitasse. Invidiavo quelli che morivano di cancro. Detestavo la mia vita. Ero stanco e stufo del mio lavoro e dei miei mobili e non vedevo un modo per cambiare la situazione.

Solo finirla.

Mi sentivo in trappola.

Ero troppo completo.

Ero troppo perfetto.

Volevo una via d'uscita dalla mia vita minuscola. Panetti di burro da porzione singola e una stretta poltrona d'aereo per quotidianitа.

Mobilia svedese.

Artistico-funzionale.

Mi sono preso una vacanza. Mi sono addormentato in spiaggia e quando mi sono svegliato lм c'era Tyler Durden, nudo e sudato, tutto ruvido di sabbia, con i capelli bagnati e stopposi che gli pendevano sulla faccia.

Tyler pescava ceppi dalla risacca e li trascinava in secca.

Quello che Tyler aveva creato era l'ombra di una mano gigantesca e Tyler si и seduto nel palmo di una perfezione di cui lui stesso era l'artefice.

E un momento и il massimo che puoi aspettarti dalla perfezione.

Forse non mi sono mai veramente svegliato su quella spiaggia.

Forse tutto questo и cominciato quando ho pisciato sulla Pietra di Blarney.

Quando mi addormento, non dormo davvero.

Agli altri tavoli del Pianeta Denny conto uno, due, tre, quattro, cinque individui con gli zigomi neri e il naso appiattito che mi sorridono.

«No» dice Maria, «non dormi.»

Tyler Durden и una personalitа separata che ho creato io e ora minaccia di impossessarsi della mia vita vera.

«Proprio come la mamma di Tony Perkins in Psycho» dice Maria. «Fortissimo. Tutti hanno qualche piccolo vezzo. Una volta sono uscita con uno sfegatato del piercing.»

Dove voglio arrivare io, le dico, и che io mi addormento e Tyler se ne scappa con il mio corpo e la mia faccia pestata a commettere qualche crimine. Il giorno dopo mi sveglio stanco morto e tutto ammaccato e sono sicuro di non aver dormito affatto.

La sera dopo vado a letto piщ presto.

La sera dopo Tyler ha il sopravvento per qualche ora in piщ.

Ogni sera che vado a letto prima Tyler ha piщ tempo a disposizione.

«Ma tu sei Tyler» dice Maria.

No.

No, non lo sono.

Io amo ogni cosa di Tyler, il suo coraggio e la sua astuzia. Il suo fegato. Tyler и divertente e spiritoso e forte e indipendente e gli altri uomini lo ammirano e aspettano che cambi il loro mondo. Tyler и abile e libero e io non lo sono.

Io non sono Tyler Durden.

«Ma lo sei, Tyler» dice Maria.

Io e Tyler dividiamo lo stesso corpo e fino a poco fa io non lo sapevo. Tutte le volte che Tyler faceva l'amore con Maria, io dormivo. Tyler camminava e parlava mentre io pensavo di dormire.

Tutti quelli del fight club e del Progetto Caos mi conoscevano come Tyler Durden.

E se fossi andato a dormire prima ogni sera e avessi dormito piщ a lungo ogni mattina, alla fine sarei scomparso del tutto.

Mi sarei addormentato e non mi sarei svegliato mai piщ.

Maria dice: «Proprio come gli animali al centro di raccolta».

La Valle dei Cani. Dove anche se non ti uccidono, se qualcuno ti vuole abbastanza bene da portarti a casa sua, ti castrano comunque.

Non mi sveglierei piщ e Tyler prenderebbe il mio posto.

Arriva il cameriere con il caffи e schiocca i tacchi e se ne va.

Io annuso il mio caffи. Sa di caffи.

«Allora» chiede Maria, «anche se dovessi credere a tutta questa storia, che cosa vuoi da me?»

Perchй Tyler non assuma definitivamente il controllo ho bisogno che Maria mi tenga sveglio. Tutto il tempo.

Il cerchio si chiude.

La sera che Tyler le ha salvato la vita, Maria gli ha chiesto di tenerla sveglia tutta notte.

Nell'attimo in cui io mi dovessi addormentare, Tyler prenderebbe il mio posto e accadrebbe qualcosa di terribile.

E se dovessi addormentarmi lo stesso, Maria deve star dietro a Tyler. Dove va. Che cosa fa. Cosм magari durante il giorno posso correre a rimediare.

24

Il suo nome и Robert Paulson e ha quarantotto anni. Il suo nome и Robert Paulson e Robert Paulson avrа quarantotto anni per sempre.

Dato un lasso di tempo abbastanza lungo per tutti, la percentuale di sopravvivenza precipita a zero.

Big Bob.

Il grosso mollaccione. Bazza d'alce era impegnato in un compito regolamentare di gelo e scasso. И cosм che Tyler si и introdotto in casa mia per farla saltare con la dinamite fabbricata in casa. Si prende una bomboletta spray di refrigerante, R-12 se lo trovi ancora, con tutti i divieti per via del buco nell'ozono, o R-134a e lo spruzzi sul cilindro della serratura finchй il meccanismo si congela.

In un'azione di gelo e scasso spruzzi la serratura di un telefono pubblico o di un parchimetro o di una cassetta per i giornali. Poi usi martello e scalpello per spaccare il cilindro congelato.

In un'azione di gelo e scasso regolamentare, si fora il telefono o la macchina di una cassa automatica, poi s'infila nel tubo un raccordo da ingrassaggio e si usa una pistola per grasso per pompare nell'obiettivo grasso lubrificante o crema alla vaniglia o cemento plastico.

Non и che al Progetto Caos si avesse bisogno di rubare una manciata di spiccioli. Il Saponificio di Paper Street non riusciva a stare dietro alle ordinazioni. Dio ci assistesse all'arrivo della stagione delle ferie. I compiti servono per consolidare la propria forza d'animo. C'и bisogno di furbizia. C'и da costruire il nostro investimento nel Progetto Caos.

Invece di uno scalpello, sul cilindro congelato si puт usare un trapano elettrico. Funziona alla stessa maniera e fa meno rumore.

Era un trapano elettrico a batterie che la polizia ha scambiato per una pistola, quello che reggeva in mano Big Bob quando lo hanno stecchito.

Non c'era niente che potesse legare Big Bob al Progetto Caos o al fight club o al sapone.

In tasca aveva una foto di se stesso enorme e a prima vista nudo in posa a qualche concorso di culturisti. И un modo stupido di vivere, aveva detto Bob. Sei accecato dalle luci del palcoscenico e assordato dal sottofondo musicale finchй il giudice non ti ordina, stendi il quadricipite destro, fletti e mantieni.

Metti le mani dove possiamo vederle.

Estendi il braccio sinistro, fletti il bicipite e mantieni.

Fermo.

Lascia cadere la pistola.

Questo и meglio che la vita reale.

Sulla mano aveva la cicatrice del mio bacio. Il bacio di Tyler. I capelli modellati di Big Bob non c'erano piщ, rasati a zero, e non c'erano piщ le sue impronte digitali, bruciate con la lisciva. Ed era meglio farsi male che finire arrestati, perchй se sei arrestato sei fuori del Progetto Caos, niente piщ compiti da svolgere.

Ecco lм Robert Paulson, il centro caldo intorno al quale si affollava la vita del mondo e un attimo dopo ecco Robert Paulson diventato un oggetto. Dopo che la polizia ha sparato, lo stupefacente prodigio della morte.