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Sospetti sempre piщ del necessario, a me basta seguire soltanto la metа dei tuoi consigli di prudenza per non correre pericoli.

Esporrai il problema ai Lord.

Vedremo quello che risponderanno e ci comporteremo di conseguenza.

Immagino che il giovanotto, per ora, non abbia compiuto alcun atto ostile.

— Nessuno per ora.

Ma ha giа chiesto rinforzi.

— Rinforzi! - L'Imperatore sembrт preoccupato. - Che forze possiede? - Dieci astronavi da battaglia, sire, con tutto il necessario seguito di navi ausiliarie.

Due astronavi sono equipaggiate ancora con i motori della vecchia Grande Flotta e un'altra и armata con una batteria completa, sempre di allora.

Le altre astronavi sono relativamente nuove, fabbricate negli ultimi cinquant'anni, ma ancora abbastanza efficienti.

— Dieci navi mi sembrano sufficienti per una spedizione.

Con meno di dieci navi mio padre vinse le sue prime battaglie contro l'usurpatore.

Chi sono questi barbari contro i quali sta combattendo? Il Segretario Privato alzт le spalle. - Il generale Riose li chiama "La Fondazione".

— La Fondazione? E che cosa sarebbe? - Non esistono documenti in proposito, sire.

Ho controllato accuratamente gli archivi.

L'area della Galassia indicata и compresa nella vecchia provincia di Anacreon, che due secoli fa si и data al brigantaggio, alla barbarie e all'anarchia.

In quella zona, non esiste un pianeta conosciuto come Fondazione.

C'и un vago riferimento a un gruppo di scienziati mandati in quella provincia poco prima che il pianeta si staccasse dall'Impero.

A quanto pare, dovevano preparare un'enciclopedia. - Sorrise.

— Se non sbaglio si doveva chiamare Fondazione Enciclopedica.

— Bene - disse l'Imperatore, - sembra che ci sia una vaga connessione.

— Molto vaga, sire.

Dopo il definitivo distacco di quella regione, non abbiamo piщ sentito parlare di quel gruppo di scienziati.

Se esistono ancora i loro discendenti e hanno conservato la denominazione, sicuramente saranno piombati nella barbarie.

— E cosм il generale chiede rinforzi. - L'Imperatore fissт il segretario.

— La faccenda mi pare strana: non solo propone di attaccare quei selvaggi con dieci astronavi da guerra ma chiede rinforzi ancora prima di aver dato inizio all'attacco.

Enppure ora mi pare di ricordare questo Riose, era un giovane capace e di famiglia leale.

Brodrig, esistono complicazioni che non riesco ad afferrare.

Forse la faccenda и piщ importante di quanto non si creda.

Tamburellт con le dita sulla coperta luminescente che copriva le sue gambe irrigidite. - Devo mandare un uomo laggiщ, fidato, intelligente e con gli occhi aperti.

Brodrig…

Il segretario chinт la testa in atto di sottomissione. - E le astronavi, sire? - Non ancora! - L'Imperatore cambiт posizione lentamente, gemendo ad ogni fitta. - Niente da fare finchй non ne sapremo di piщ.

Raduna il Consiglio dei Lord per questa settimana.

Sarа una buona occasione per ottenere nuove appropriazioni.

E dovrт ottenerle, altrimenti ci sarа molta gente che non vivrа a lungo.

Appoggiт la testa dolorante sul cuscino formato da un campo di forza.

— Vai, e fai passare il dottore.

Quello и un ciarlatano peggiore degli altri.

5. Comincia la guerra

Partendo da Siwenna e allargandosi a raggiera, le armate dell'Impero si inoltravano cautamente negli spazi sconosciuti della Periferia.

Gigantesche navi superavano le grandi distanze che le dividevano dalle stelle solitarie ai margini della Galassia, spingendosi fino ai confini dell'area d'influenza della Fondazione.

Mondi isolati e barbari da ormai due secoli provarono ancora un volta la potenza imperiale.

Vennero strette alleanze all'ombra delle armi puntate sulle capitali.

Vennero lasciate guarnigioni di soldati in uniformi imperiali con le insegne del Sole e dell'Astronave sulle spalline.

I vecchi ricordarono i racconti ormai dimenticati dei loro nonni quando l'universo era grande, ricco e pacifico e governato all'insegna del Sole e dell'Astronave.

Le astronavi s'addentravano sempre piщ, avvicinandosi alla Fondazione.

Ogni mondo occupato costituiva un nodo della rete colossale.

I rapporti amuivano regolari al quartier generale che Bel Riose aveva creato su un pianeta roccioso, brullo e senza sole.

Ora Riose era rilassato e sorrideva compiaciuto a Ducem Barr.

— Ebbene, che cosa ne pensate patrizio? - Io? Che cosa possono valere le mie opinioni? Non sono un uomo d'armi. - E guardт con disgusto il disordine della stanza scavata nella roccia di una caverna illuminata, riscaldata e aerata artificialmente, che rappresentava l'unica scintilla viva in quel pianeta morto.

— Per l'aiuto che vi posso dare - mormorт, - o che ho intenzione di darvi, tanto vale che mi rimandiate su Siwenna.

— No.

Non ancora. - Il generale si accomodт sulla sedia d'angolo, accanto a un'enorme sfera illuminata che rappresentava la vecchia prefettura di Anacreon e i settori limitrofi. - Piщ tardi, quando tutto questo sara finito, tornerete ai vostri libri, e avrete una ricompensa.

Provvedero che tutti i possedimenti della vostra famiglia vengano restituiti a voi, ai vostri figli e ai figli dei vostri figli.

— Vi ringrazio - rispose Barr con una punta d'ironia, - ma non ho molta fiducia che tutto ciт accada.

Riose sorrise. - Non cominciate con le vostre profezie di malaugurio.

Questa mappa parla piщ chiaro delle vostre teorie. - Ne accarezzт la superficie invisibile. - Siete capace di leggere una mappa a proiezione radiale? Si? Bene, osservate voi stesso.

Le stelle colorate in oro rappresentano i territori imperiali.

Le stelle rosse sono quelle dominate dalla Fondazione e quelle rosa sono probabilmente sotto la sua influenza economica.

Ora guardate…

Riose girт un interruttore, e lentamente un'area coperta di puntini bianchi assunse una colorazione azzurra.

Ricoprivano l'area rosa e rossa come una tazza rovesciata.

— Le stelle blu sono quelle occupate dalle nostre forze - disse Riose soddisfatto, - e stiamo ancora avanzando.

Non abbiamo incontrato opposizione.

I barbari sono rimasti inerti.

E c'и di piщ, non abbiamo incontrato resistenza neppure da parte della Fondazione.

Dormono in pace e tranquilli.

— Sta disperdendo le vostre forze, mi pare - osservт Barr.

— Vedete - disse Riose, - malgrado le apparenze non и cosм.

I punti chiave che ho fortificato e dove ho posto le guarnigioni sono relativamente pochi, ma sono stati scelti accuratamente.

Ne risulta una relativa dispersione di forze, mentre ottengo nello stesso tempo un grande risultato strategico.

Esistono molti vantaggi nel mio piano, molti di piщ di quanti appaiano a prima vista ad un esperto di tattiche militari.

Per esempio, posso attaccare da tutti i punti entro una sfera chiusa, e quando avrт terminato il mio accerchiamento sarа impossibile che la Fondazione ci colpisca ai fianchi o alle spalle.

Rispetto a loro, io non avrт nй ali nй retro.

Questa tattica d'accerchiamento preventivo e stata giа sperimentata in passato, durante le campagne di Loris VI, per esempio, qualcosa come duemila anni fa, ma sempre in modo imperfetto, gli avversari infatti hanno sempre opposto resistenza cercando di ostacolare la manovra.

Ma ora la situazione и differente…

— Una manovra da manuale? - La voce di Ducem Barr suonava indifferente.

Riose era impaziente. - Voi siete ancora convinto che le mie forze saranno sconfitte? - E inevitabile.

— Vi rendete conto che non esiste un solo caso in tutta la storia militare dove le forze che avessero completato un accerchiamento siano state sconfitte, a meno che non esistesse una flotta sufficientemente forte all'esterno capace di rompere l'assedio? - Se lo dite voi…

— Continuate a credere nelle vostre teorie? - Si.

Riose scrollт le spalle. - Credete quello che vi pare.