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Solo Magnifico sembrava essere completamente sveglio e riponeva delicatamente il sonovisore nella custodia.

— Mia signora - disse in tono felice. - и uno strumento meraviglioso.

Risponde perfettamente a ogni sollecitazione ed и straordinariamente delicato e stabile.

Con uno strumento simile sarт capace di fare miracoli.

Vi и piaciuta la mia composizione? - L'hai composta tu? - disse Bayta sorpresa. - Tu da solo? Il buffone arrossм fino alla punta dell'enorme naso. - E' mia.

Al Mulo non piaceva, ma molto spesso l'ho suonata in segreto per me solo.

Quando ero giovane, un giorno, vidi il palazzo, un gigantesco palazzo incastonato di gioielli: lo vidi da lontano, era carnevale.

C'era gente di uno splendore mai visto, e non vidi mai piщ tanta ricchezza e magnificenza, nemmeno nel palazzo del Mulo.

La mia rappresentazione era misera al confronto, ma la mia mente и limitata.

L'ho intitolata Ricordo del Paradiso.

Al suono di quelle parole, finalmente, Mis riuscм a riscuotersi. - Magnifico - disse, - vorresti suonare al medesimo modo per altri? Il buffone parve esitare. - Per altri? - chiese incerto.

— Per migliaia di persone - gridт Mis. - Nella Sala Grande dei Concerti della Fondazione.

Vorresti diventare padrone di te stesso, onorato da tutti ricco… e… e… - non riuscм a trovare altre parole.

— Capisci? Che ne dici? - Ma come posso diventare tutto quello che dite voi, signore? Io non sono che un povero buffone a cui non sono concesse le grandi cose del mondo.

Lo psicologo sbuffт, e si asciugт il sudore dalla fronte. - Ma tu sai suonare.

Il mondo sarebbe tuo se riuscissi a suonare a questo modo di fronte al Sindaco e all'Unione dei mercanti.

Ti piacerebbe? Il buffone si girт verso Bayta. - E voi, mia signora, rimarrete con me? Bayta rise. - Certamente.

Credi forse che ti abbandonerт ora che sei sul punto di diventare ricco e famoso? - Ogni mia ricchezza sarebbe vostra, mia signora - disse il buffone.

— E certamente tutta la ricchezza della Galassia non sarebbe sufficiente a riparare il debito che ho verso di voi.

— Ma - disse Mis con naturalezza, - prima dovresti aiutarmi…

— E che cos'и quello strumento? Lo psicologo sorrise: - Un piccolo Rivelatore Psichico superficiale.

non ti farа male.

Sfiorerа appena la superficie del cervello.

Magnifico spalancт gli occhi, completamente paralizzato da un terrore senza nome.

Poi riuscм a balbettare: - Non un Rivelatore! L'ho giа visto usare.

Prosciuga la mente e lascia il cervello completamente vuoto.

Il Mulo se ne serviva per punire i traditori e li lasciava aggirarsi per la cittа liberi completamente impazziti, finchй per pietа non venivano uccisi. - Protese le mani cercando di allontanare Mis.

— Ma si trattava di un altro Rivelatore - gli spiegт Mis pazientemente - e anche quello non danneggerebbe nessuno se fosse usato attentamente.

Questo invece и semplicemente un Rivelatore superficiale e non farebbe male nemmeno ad un bambino.

— E vero, Magnifico - disse Bayta. - E' solo per aiutarci a sconfiggere il Mulo e per tenerlo lontano.

Una volta finito, noi due diventeremo ricchi e famosi.

Magnifico tese una mano tremante. - Mi terrete la mano mia signora? Bayta la strinse con tutt'e due le sue mani, e il buffone vide con terrore avvicinarsi alla sua testa i piatti terminali.

Ebling Mis era comodamente seduto in una poltrona negli appartamenti privati del sindaco Indbur, del tutto indifferente per l'onore concessogli, e guardava ironico il piccolo sindaco nervoso e agitato.

Buttт via il sigaro e sputт sul pavimento un frammento di tabacco che aveva in bocca.

— E se per caso tu volessi qualcosa di veramente buono per il prossimo concerto alla Sala Mallow - disse, - faresti meglio a buttar via tutti quegli strumenti elettronici e penserт io a far suonare a quel poveretto il sonovisore.

Indbur, ti assicuro che non hai mai sentito niente di simile.

— E credi che ti abbia chiamato qui per farmi dare consigli in campo musicale? Che ne и del Mulo? Parlami di lui.

Voglio avere informazioni sul Mulo - urlт il sindaco.

— Il Mulo? Mi sono dovuto servire di un Rivelatore superficiale e ne ho ricavato ben poco.

Non potevo usare il Rivelatore Psichico vero e proprio, quel poveretto sarebbe impazzito.

Ma ti racconterт tutto quello che sono riuscito a sapere, solo se la smetti di tamburellare con le dita sul tavolo…

— Prima di tutto, non bisogna considerare la straordinaria forza fisica del Mulo.

Probabilmente и molto forte, ma niente di piщ.

Il resto, sono storie alimentate dalla sua fama tremenda.

Porta strani occhiali e uccide con gli occhi.

Evidentemente и provvisto di poteri mentali.

— Ne sappiamo quanto prima - commentт il sindaco amareggiato.

— E il rivelatore lo conferma.

Da queste basi possiamo andare avanti concretamente.

— Capisco.

E quanto tempo ci impiegherai? - Circa un mese, direi, e forse potro darti qualche informazione.

Forse no, ma che posso farci? Tutto questo и al di fuori del Progetto Seldon e le nostre probabilitа di vittoria sono molto, molto poche.

Indbur balzт in piedi. - Sei tu allora! Bugiardo e traditore.

Sei tu uno di quei criminali che spargono voci di sconfitta seminando il panico nella Fondazione e rendendo piщ difficile il mio lavoro.

— Io? Io? - disse Mis cominciando a irritarsi.

Indbur lo guardт con odio. - Perchй, per la Galassia, la Fondazione vincerа… la Fondazione dovrа vincere.

— Malgrado la sconfitta di Horleggor? - Non и stata una sconfitta.

Sei tu che hai diffuso questa bugia? Eravamo inferiori di numero e siamo stati traditi…

— E da chi? - domandт Mis.

— Da quei topi di fogna dei democratici - urlт Indbur. - Lo sapevo giа da tempo che la flotta era piena di capicellula democratici.

La maggior parte di loro и stata eliminata, ma ne rimanevano abbastanza per spiegare la resa di venti astronavi nel pieno della battaglia.

Abbastanza da mutarne le sorti.

E presto dimostrerт che anche tu, patriota dei miei stivali, sei in contatto con questi democratici.

Ebling Mis scrollт le spalle. - Tu urli, ma non provi un bel niente.

Come spieghi la ritirata precipitosa e l'abbandono di metа Siwenna? Ancora colpa dei democratici? - No.

Non dei democratici - rispose il sindaco con un sorriso. - Ci siamo ritirati perchй la Fondazione s'и sempre ritirata al primo attacco, fino a quando l'inevitabile necessitа storica volgerа la sconfitta in vittoria.

Di giа ne vedo le prime avvisaglie.

Le cosiddette forze democratiche hanno giа apposto manifesti assicurando il loro appoggio al governo.

Forse ci vogliono tradire dall'interno, ma noi ci serviamo dei loro manifesti per la nostra propaganda, qualunque siano i piani di questi traditori.

E c'и dell'altro…

— Una notizia ancora migliore di questa, Indbur? - Giudica da te.

Due giorni fa, la cosiddetta Associazione dei mercanti indipendenti ha dichiarato guerra al Mulo, e la flotta della Fondazione, di colpo, si trova rinforzata di ben mille navi.

Vedi bene che il Mulo и andato troppo lontano.

Ci ha trovato divisi e in lotta tra di noi, ma sotto la pressione del suo attacco abbiamo trovato la forza di unirci e di diventare piщ forti.

Deve perdere.

E inevitabile come sempre.

Mis non era ancora molto ottimista. - Vuoi dirmi che il Progetto Seldon ha tenuto conto persino dell'avvento fortuito di un mutante? - Un mutante! Io non sarei in grado di distinguerlo da un normale essere umano, se non fosse per le storie fantastiche che si ostinano a raccontare un capitano ribelle, una coppia di stranieri e un buffone di Corte.

Tu dimentichi inoltre la prova fondamentale che tu mi hai fornito.

— Io? - disse Mis allibito.

— Sм - insistette il sindaco, - propria tu.

La Volta del Tempo si aprirа fra nove settimane, non и vero forse? E la conclusione di una crisi.

Se questo attacco del Mulo non и una crisi, quale dovrebbe essere la vera? E per quale ragione s'aprirebbe la Volta del Tempo? Rispondimi, grossa palla di lardo.

Lo psicologo scrollт le spalle. - D'accordo.

Se ti fa piacere.

Fammi un favore, perт.

Nell'eventualitа… nell'eventualitа che Seldon faccia il suo discorso e che non si verifichino le conseguenze desiderate, sarebbe bene che tu mi lasciassi assistere alla cerimonia.

— D'accordo.

Ora esci di qui.

E non farti vedere per nove settimane.

— Con grande piacere, mio incartapecorito onore - mormorт Mis allontanandosi.

18. Il crollo della Fondazione

La Volta del Tempo era carica di una strana atmosfera.

La sala era illuminata e aerata, con motivi decorativi vivaci e ben conservati alle pareti, e le file di sedie comode e apparentemente disegnate per essere usate in eterno.

Niente sembrava vecchio, tre secoli di esistenza non avevano lasciato alcuna traccia evidente.

Non era stata costruita con intenti di effetti grandiosi, anzi, tutto era piuttosto semplice e ordinato, quasi nudo.

Tuttavia la sala era disposta in modo da gravitare tutta intorno a un prisma di vetro che dominava in mezzo alla stanza, completamente vuoto.

Quattro volte, in quegli ultimi trecento anni, il simulacro vivente di Hari Seldon era apparso in quel prisma e aveva parlato.

Due volte aveva parlato senza che vi fosse un pubblico che lo ascoltasse.

Quel vecchio, vissuto ai tempi del Grande Impero, aveva proiettato la sua immagine attraverso tre secoli e nove generazioni, e ancora adesso sapeva della Galassia molto piщ dei suoi lontani discendenti.

Il prisma di vetro vuoto era in attesa.

Il primo a entrare nella sala fu il sindaco Indbur III, che era giunto fino li in terramobile tra ali di folla ansiosa e preoccupata.

Con lui arrivт anche la sua sedia particolare, piщ alta e piщ grande delle altre della sala.

Fu disposta davanti alla prima fila, cosм poteva dominare tutto all'infuori del vuoto prisma di vetro.