— Bene, ma…
Ebling, non hai mai pensato a Magnifico? Mi senti, Ebling? Non ti preoccupa? Si sedette accanto a lui e lo guardт negli occhi.
Ebling scosse la testa. - No.
Che cosa vuoi dire? - Il colonnello Pritcher e anche tu affermate che il Mulo condiziona il sistema emotivo delle persone.
Ne siete sicuri? Magnifico non sembra quadrare con le vostre teorie.
L'altro non rispose.
Bayta si trattenne dall'impulso di scuotere il vecchio. - Che cos'hai, Ebling? Magnifico era il buffone del Mulo.
Perchй non и stato condizionato ad amarlo? Perchй lo odia a quel modo? - Ma… ma lui и stato condizionato.
Certamente, Bayta! - Sembrava cercasse di convincere anche se stesso. - Credi che il Mulo tratti i suoi generali allo stesso modo di come tratta il suo buffone? Da un buffone non ha bisogno di lealtа e amore, preferisce infondergli terrore.
Non hai notato come il terrore che il Magnifico sente per il Mulo sia di natura patologica? Pensi che sia normale un terrore simile? La paura portata a questi limiti diventa comica.
Probabilmente questo genere di comicitа divertiva il Mulo… e in un certo senso gli era anche utile, poichй deformava ogni informazione che avremmo potuto ricavare su di lui da Magnifico.
— Intendi dire che le informazioni che ci ha dato Magnifico sul Mulo erano false? - disse Bayta.
— Se non false, certo deformate.
Ogni sua osservazione era influenzata da questa paura patologica.
Il Mulo non и un gigante come crede il Magnifico.
Come aspetto fisico probabilmente и piщ che normale.
Ma evidentemente lo divertiva apparire come un gigante agli occhi di Magnifico… - Lo psicologo scrollт le spalle. - In ogni modo non hanno piщ importanza le informazioni di Magnifico.
— E che cosa cerchiamo allora? Mis si scrollт e si chinт nuovamente sul proiettore.
— Che cosa cerchiamo? - ripetй. - La Seconda Fondazione.
Mis si voltт di scatto verso Bayta. - Non te ne ho mai parlato.
Non ricordo di averti detto nulla.
Non sono ancora pronto.
Che cosa ti ho detto? - Niente - disse Bayta. - Per la Galassia, non mi hai detto niente, ma vorrei che ti sbrigassi: sono stanca.
Quando finirа tutto questo? Ebling Mis la guardт mortificato. - Suvvia, mia cara…
Non avevo intenzione di farti arrabbiare.
Qualche volta sembro dimenticare chi sono i miei amici.
Sento che non dovrei parlarne a nessuno.
Bisogna mantenere il segreto… ma non con te.
No di certo - e le accarezzт la testa.
— Allora parlami della Seconda Fondazione - disse Bayta.
La voce del vecchio diventт un sussurro: - Sai tu in che modo oscuro Seldon ne ha nascosto ogni traccia? Tutti i rapporti sul Convegno, fino a un mese fa non mi sarebbero serviti a nulla, se non si fosse verificato in me questo strano cambiamento.
E anche adesso tutto и ancora molto vago.
Tutti i documenti del Convegno sono slegati fra di loro e sempre molto oscuri.
Piщ di una volta mi sono chiesto se gli stessi partecipanti al Convegno conoscessero con esattezza il pensiero di Hari Seldon.
Qualche volta mi viene da pensare che tutto il Convegno non sia che un gigantesco muro eretto per nascondere la veritа.
— Sulle Fondazioni? - chiese Bayta.
— No, solo sulla Seconda! La nostra Fondazione и semplice.
Ma la Seconda и solamente un nome.
Ogni tanto se ne parla, ma ogni elemento и nascosto nei meandri della matematica.
Vi sono ancora molte cose che non sono riuscito a comprendere, ma da sette giorni i pezzi del mosaico sembrano accordarsi.
"La Fondazione numero Uno era un mondo di scienziati fisici.
Rappresentava l'unione di tutta la morente scienza della Galassia e aveva lo scopo di fornire nuovo vigore alla ricerca scientifica.
Non c'erano inclusi psicologi.
Sembra una mancanza, ma c'era una ragione precisa.
La spiegazione piщ semplice и che la psicostoria di Seldon non agisce sugli individai, ma su tutta la massa che deve ignorare gli avvenimenti che seguiranno, in modo che agiscano in maniera naturale.
Mi segui? - Sм dottore.
— Allora ascoltami bene.
La Fondazione numero Due era un mondo di scienziati del pensiero.
Era esattamente l'opposto del nostro mondo: in quel pianeta dominava la psicologia e non la fisica.
Capisci? - No.
— Ragiona, Bayta, usa il cervello.
Hari Seldon sapeva che la psicostoria prediceva solo probabilitа, non certezze.
Esisteva sempre un margine di errore, e con il tempo questo margine sarebbe aumentato in progressione geometrica.
Seldon avrebbe naturalmente fatto di tutto per evitare un errore del genere.
Ora, la nostra Fondazione era ben attrezzata dal punto di vista tecnico.
Poteva costruire armi e sconfiggere eserciti.
Con la forza avrebbe respinto ogni attacco.
Ma che poteva fare contro l'attacco mentale del Mulo? - Per questa ragione Seldon avrebbe creato la Seconda Fondazione! - concluse eccitata Bayta.
— Sм, si, si! Certamente! - Ma fino ad ora non hanno fatto nulla.
— Come lo sai? Bayta pensт per un attimo, poi disse: - Effettivamente non lo so.
Ma hai le prove che si siano giа mossi? - No.
Vi sono molti fattori che non ho ancora compreso.
Forse anche la Seconda Fondazione, proprio come noi, si и sviluppata lentamente, per gradi.
Che cosa ne sappiamo del loro attuale stato di sviluppo? Sono abbastanza forti da combattere il Mulo? Sono consci del pericolo? Hanno dei capi capaci? - Ma se loro seguono il Progetto Seldon, dovranno per forza sconfiggere il Mulo.
Mis corrugт la faccia. - La Seconda Fondazione ha un compito piщ difficile che non la Prima.
I suoi problemi sono di gran lunga piщ complessi, e maggiori sono le possibilitа di errori.
E se la Seconda Fondazione non riuscisse a sconfiggere il Mulo, sarebbe una catastrofe.
Probabilmente sarebbe la fine della razza umana, almeno come la intendiamo noi.
— No.
— Sм.
Se i discendenti del Mulo ereditassero i suoi poteri mentali, il resto degli uomini non potrebbero competere con loro.
Si verrebbe a creare una razza dominante, una nuova aristocrazia, e l'umanitа sarebbe relegata nel ruolo di razza inferiore.
Capisci? -Sм.
— E se per un caso qualsiasi il Mulo non riuscisse a creare una dinastia, creerebbe comunque un nuovo Impero basato unicamente sul suo potere personale.
Questo Impero cesserebbe con la sua morte, la Galassia verrebbe abbandonata all'anarchia, senza piщ le Fondazioni, e non sarebbe piщ possibile creare un nuovo Impero stabile.
Ciт significherebbe migliaia di anni di barbarie.
— Che possiamo fare? Possiamo avvertire la Seconda Fondazione? - E nostro dovere avvertirli.
Non possiamo rischiare che loro non si accorgano del pericolo.
Ma non esiste modo di avvertirli.
— E perchй no? - Non so dove si trovi quest'altra Fondazione.
All'altro capo della Galassia, и tutto quello che so, e possiamo cercarla fra milioni di mondi.
— Ma Ebling, non specificano dove? - e indicт i film ammucchiati sul tavolo.
— No, non lo dicono.
Non l'ho ancora scoperto.
Tutto questo segreto deve avere un significato.
Deve esserci una ragione… - La faccia del vecchio era distrutta. - Ma preferirei che ora te ne andassi.
Ho giа perduto abbastanza tempo e non posso sprecar tempo… non posso…
Si chinт nuovamente sul proiettore.
Magnifico era entrato nella stanza. - Vostro marito и tornato, mia signora.
Ebling Mis non salutт il buffone.
Era di nuovo immerso nel lavoro.
Quella sera Toran, dopo aver sentito le spiegazioni di Bayta, disse: - E tu pensi che dica la veritа, Bayta? Non pensi che sia un pт'… - esitт, incerto.
— Mentalmente и a posto, Toran.
E malato, lo so.
E dimagrito, non riesce piщ a parlare normalmente… и malato.
Ma quando parla del Mulo o della Seconda Fondazione, o del lavoro che sta facendo, ascoltalo.
E di una luciditа straordinaria.
Sa di che cosa sta parlando.
Io gli credo.
— Allora c'и speranza.
— Non so.
Forse.
D'ora in poi porterт con me un'arma.
— Mostrт un piccolo fulminatore a Toran. - Non si sa mai, Toran.
Non si puт mai sapere.
— Che cosa? Bayta scoppiт a ridere.
La sua era una risata isterica. - Niente, Toran.
Forse sono anch'io un poco pazza, come…
Ebling Mis.
Ebling Mis aveva solo altri sette giorni di vita, e i sette giorni passarono silenziosamente uno dopo l'altro.
Per Toran furono sette giorni di letargo, lenti e monotoni.
Aveva perso ogni capacitа di reazione.
Mis sembrava sepolto nei sotterranei, lavorava disperatamente, ma il suo lavoro non influenzava la vita dei suoi due amici.
Si era letteralmente barricato nella sua stanza.
Nй Toran nй Bayta potevano vederlo.
Solo l'andirivieni di Magnifico, incaricato di portare il cibo allo psicologo indicava che egli era ancora vivo.
Magnifico ogni giorno diventava piщ pensieroso e muto, e in punta di piedi, senza far rumore, portava i vassoi avanti e indietro.
Neanche Bayta parlava piщ.
Aveva perso la sua caratteristica vivacitа, non era nemmeno piщ sicura di sй.
Era preoccupata e nervosa, e giа una volta Toran l'aveva vista giocherellare con il fulminatore.
Quando Bayta s'era accorta che il marito l'osservava aveva nascosto l'arma rapidamente.
— Che cosa fai con quell'aggeggio in mano, Bayta? - Lo porto con me.
Non и un reato.
— Se non fai attenzione, rischi di farti saltare le cervella.
— Non sarebbe poi una perdita tanto grave.
A Toran l'esperienza matrimoniale aveva insegnato a evitare discusne con la moglie quando questa era di cattivo umore.
Si strinse nelle spalle e usci.
L'ultimo giorno, Magnifico si precipitт correndo da loro.
Era senza fiato. - Il dottore vuole vedervi.
Non sta bene.
Mis stava veramente male.
Era a letto, aveva gli occhi spiritati e lucidi era sporco e irriconoscibile.