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— Ebling! - urlт Bayta.

— Lasciatemi parlare - sussurrт lo psicologo sollevandosi sui cuscini con sforzi disperati. - Lasciatemi parlare.

Io sono ormai finito.

Il mio lavoro lo passo a voi.

Non ho preso appunti; ho distrutto tutte le mie note.

Nessun altro deve sapere.

Dovete tenere tutto a mente.

— Magnifico - disse Bayta. - Vattene…

Riluttante, il buffone indietreggiт verso la porta.

Mis fece un gesto debole con la mano. - Non importa.

Rimani pure, Magnifico.

Il buffone si sedette rapidamente.

Bayta volse lo sguardo al pavimento, mordendosi il labbro inferiore.

Mis con un respiro rauco cominciт a parlare: - Sono convinto che la Seconda Fondazione puт vincere, se non viene attaccata di sorpresa dal Mulo.

Si и mantenuta avvolta nel segreto e questo segreto deve essere mantenuto.

E' importante.

Voi dovete andare lа e avvertirli, le nostre informazioni sono di vitale importanza, potrebbero cambiare tutto.

Mi sentite? Toran gridт disperato: - Sм. si! Dicci dove dobbiamo andare.

Dove si trova? - Posso dirvelo ora - rispose con voce debole.

Non riuscм a terminare la frase.

Bayta, pallida, sollevт il fulminatore e sparт.

Lo sparo riecheggiт nella sala.

Dalla cintura in su, Mis scomparve.

Bayta allentт le dita lasciando cadere l'arma.

26. Fine della ricerca

Nessuno parlт.

L'eco di quello sparo si perse nel sotterraneo.

Un istante dopo, Magnifico mandт un urlo, soffocato solo dal ruggito rabbioso di Toran.

Ora il silenzio era assoluto.

Bayta teneva la testa bassa.

Una lacrima cadde sul pavimento brillando un attimo nella luce.

Bayta non aveva mai pianto prima.

Toran aveva i muscoli tesi allo spasimo.

Magnifico sembrava una maschera senza vita.

Finalmente Toran riuscм a parlare.

La sua voce era irriconoscibile.

— Sei passata al Mulo…

Il Mulo ha condizionato anche te! Bayta alzт gli occhi e storse la bocca, tentando di sorridere. - Io passata al Mulo? - Sorrise cercando di controllare i suoi nervi. - E' finita, Toran.

Ora posso parlare.

— Parlare di che cosa, Bayta? Che cosa c'и da dire? - mormorт Toran.

— Parlare della calamitа che ci ha seguiti.

Anche tu te ne sei accorto, prima.

Non ricordi? La sconfitta ci seguiva da vicino senza mai riuscire a toccarci.

Noi eravamo sulla Fondazione quando questa si и arresa mentre i mondi indipendenti ancora combattevano… ma noi riuscimmo a fuggire in tempo per andare su Haven.

Siamo giunti su Haven e questa si и arresa mentre gli altri ancora combattevano… e di nuovo siamo riusciti a fuggire appena in tempo.

Siamo andati su Neotrantor che probabilmente sarа giа nelle mani del Mulo.

Toran scosse la testa. - Non capisco: - Toran, cose del genere non capitano per puro caso.

Io e te siamo gente insignificante, non puт capitare per puro caso che ci troviamo sempre al centro di ogni vortice politico… a meno che non ci portiamo vortice con noi! Non capisci ancora? Toran strinse le labbra.

Fissт gli occhi sui resti dello scienziato.

— Usciamo di qui, Bayta.

Fuori, il cielo era nuvoloso.

Il vento scompigliт i capelli di Bayta.

Magnifico lм segui in silenzio ascoltando attentamente la conversazione.

— Bayta, tu hai ucciso Ebling Mis, perchй credevi fosse lui il centro dell'infezione? - disse Toran a denti stretti.

Una luce gli attraversт lo sguardo.

Sussurrт: - Era lui il Mulo? Bayta rise istericamente. - Il povero Ebling Mis il Mulo? Non avrei potuto ucciderlo se fosse stato il Mulo.

Si sarebbe accorto delle mie intenzioni nel momento che sollevavo il fulminatore per ucciderlo e le avrebbe mutate in amore, adorazione, terrore o qualunque altra cosa gli avesse fatto comodo.

No, ho ucciso Ebling Mis perchй sapeva dove si trovava la Seconda Fondazione, e in meno di due secondi avrebbe comunicato il segreto al Mulo.

— Avrebbe comunicato il segreto al Mulo - ripetй allibito Toran. - Al Mulo…

Si volse a guardare il buffone che era rimasto immobile, come se non avesse affatto ascoltato il discorso.

— Magnifico? - disse Toran.

— Ascolta! - disse Bayta. - Ricordi ciт che accadde su Neotrantor? Usa il cervello, Toran…

Ma lui scosse la testa e non rispose.

Lei continuт: - Un uomo morм su Neotrantor.

Un uomo morм senza che nessuno lo toccasse con un dito.

Non и forse vero? Magnifico suonт il sonovisore e quando finм, il principe ereditario era morto.

Non ti и parso strano? Non и strano che una creatura che ha paura di tutto, che sembra paralizzata dall'orrore, possa uccidere una persona? - La musica e gli effetti di luce - disse Toran, - hanno un profondo effetto emotivo…

— Certamente, «emotivo».

E notevole anche.

Ma il controllo emotivo и anche la specialitа del Mulo.

Immagino che anche questo sia una pura coincidenza.

Una creatura che puт uccidere quando vuole una persona e che tuttavia и cosм piena di paura.

Ebbene, supponiamo che il Mulo abbia condizionato la sua mente al terrore, sarebbe una spiegazione.

Ma, Toran, io sono riuscita ad afferrare un poco della musica del sonovisore che uccise il principe reggente.

Solo poco, ma mi и bastata per provare la medesima sensazione di disperazione che provai nella Volta del Tempo e su Haven.

Ero sicura, Toran, non posso confondere quella sensazione.

Toran s'era fatto scuro in faccia. - Si… anch'io l'ho sentita.

Non ho mai pensato che…

— E' stato allora che ho cominciato a riflettere.

Era solo una vaga intuizione, chiamala come vuoi.

Non avevo prove su cui basarmi.

Poi venne Pritcher e ci spiegт la mutazione del Mulo, e dopo quel momento tutto fu chiaro.

"Era stato il Mulo a provocare quella sensazione di terrore nella Volta del Tempo, era stato Magnifico a creare la medesima sensazione su Neotrantor.

Era il medesimo stato emotivo.

Di conseguenza il Mulo e Magnifico erano la stessa persona.

Non ti pare tutto chiaro, ora Toran? Non ti sembra una certezza matematica? Stava per esplodere in un attacco isterico, ma fece uno sforzo per controllarsi.

Continuт: - La scoperta mi spaventт terribilmente.

Se Magnifico era il Mulo avrebbe potuto identificare le mie emozioni… e condizionarmi secondo il suo volere.

Non dovevo fare in modo che lui se ne accorgesse.

Cercai di evitarlo.

Per fortuna anche lui evitava me, era troppo interessato a Ebling Mis.

Decisi di uccidere Mis prima che potesse parlare.

Mi preparai in segreto, tanto in segreto che non osavo confessarlo nemmeno a me stessa.

Avrei potuto uccidere forse lo stesso Mulo… ma non potevo rischiare.

Se ne sarebbe accorto, e io avrei perduto tutto.

Sembrava che le emozioni ormai la soffocassero.

Toran parlт con voce rauca: - Non и possibile.

Osserva quella creatura miserabile.

Lui dovrebbe essere il Mulo? Non sta nemmeno ascoltando ciт che dici.

Ma quando i suoi occhi seguirono la mano che indicava il buffone, Magnifico era in piedi e attento, con gli occhi acuti e luminosi.

La sua voce era priva di accento. - Vi ascolto, amici.

Non ho parlato finora perchй ero ancora allibito per il fatto che, malgrado i miei poteri, ho commesso ugualmente un errore che mi ha fatto perdere tanto.

Toran indietreggiт, come se avesse paura di esser contaminato da lui.

Magnifico annuм. - Sм, io sono il Mulo.

Il suo aspetto non era piщ grottesco, la sua magrezza e il suo naso a proboscide non erano piщ ridicoli.

La sua paura era scomparsa, il portamento era fermo.

Lui era padrone della situazione, come uno abituato al comando.

Parlava con calma: - Sedetevi.

Continuate, sfogarvi vi farа bene.

Il gioco и finito, e io vorrei raccontarvi una storia.

E' una mia debolezza…

voglio che la gente mi possa comprendere.

E gli occhi che si volsero a guardare Bayta avevano la stessa espressione dolce dello sguardo di Magnifico, il buffone.

— Non c'и nulla - disse il Mulo parlando rapidamente, - della mia giovinezza che mi piaccia ricordare.

La mia magrezza и giandolare, sono nato con questo naso.

Mi и stato impossibile avere una normale giovinezza.

Mia madre morм prima di vedermi nascere.

Non ho conosciuto mio padre.

Sono cresciuto randagio, ferito e tormentato nella mente, pieno di pietа per me stesso e di odio verso gli altri.

Tutti mi evitavano, la maggior parte della gente mi odiava, qualcuno aveva paura di me.

Succedevano strani incidenti…

E' meglio lasciar perdere! Successe abbastanza durante la mia giovinezza da far comprendere al capitano Pritcher i miei poteri di mutante.

Io me ne resi conto solo all'etа di vent'anni.

Toran e Bayta lo guardavano privi d'interesse.

Quasi non ascoltavano il suono della sua voce.

Il buffone, o il Mulo, in piedi di fronte a loro, le braccia incrociate, proseguм.

— Me ne resi conto gradatamente, poco alla volta.

Non volevo crederci.

Per me le menti degli uomini sono strumenti dai quali posso prelevare a mio piacimento le emozioni.

E' un esempio misero il mio, ma come potrei spiegarlo altrimenti? Poco a poco, imparai a penetrare entro quelle menti e a manipolarle fino a fissarvi per sempre un impulso emotivo.

"Mi ci volle anche molto tempo prima che mi rendessi conto che gli altri non ci riuscivano.

Finalmente mi resi conto appieno della mia potenza, e da allora desiderai disperatamente di capovolgere la mia miserabile vita.

Forse voi non mi potete capire, ma cercate di farlo.

Non и facile essere un nulla, quando si possiede una mente intelligente e capace di comprendere.

Le risate, la crudeltа della gente! L'essere differenti! Essere uno di fuori! Voi non avete mai provato che cosa significhi.

Magnifico sollevт gli occhi al cielo, si dondolт sulle gambe poi continuт: - Ma infine imparai, e decisi che la Galassia e io avremmo potuto fare a turno.