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Fu attraversato da un brivido freddo, e riportò la sua attenzione alla discussione in corso. Ma i suoi pensieri continuavano a divagare. Si rese conto che essi apprendevano tutto ciò che gli veniva insegnato, tutto. Essi potevano riprodurre tutto ciò che era stato prima… ma si rivelavano del tutto incapaci di creare qualcosa di nuovo. E non riuscivano neppure a vedere la magnifica scultura di neve che Mark aveva creato.

Finita la riunione, accompagnò Lawrence a ispezionare le nuove barche con ruote a pale. — Tutto ha la priorità assoluta — commentò. — Senza eccezioni.

— Il guaio è — replicò Lawrence, — che hanno ragione. Ogni cosa ha veramente la priorità assoluta. La nostra, qui, è una struttura molto fragile, Barry. Troppo fragile.

Barry annuì. Senza il computer avrebbero dovuto chiudere tutto, salvo una mezza dozzina di contenitori. Senza le parti di ricambio del generatore avrebbero dovuto ridurre l'elettricità, cominciando a bruciar legna per produrre calore, per cucinare; avrebbero dovuto leggere alla luce di candele di sego. Senza le barche non avrebbero potuto raggiungere le città, dove le scorte marcivano sempre più ad ogni stagione. Senza le nuove infornate di operai e di esploratori non avrebbero potuto mantenere praticabile la strada che aggirava la cascata, né i passaggi attraverso le rapide e i bassifondi dei fiumi, cosicché i battelli con le ruote a pale potessero navigarli…

— Hai mai letto quella poesia sul chiodo che mancava? — chiese.

— No — disse Lawrence, e lo guardò interrogativamente. Barry scosse la testa.

Osservarono per alcuni minuti il gruppo che lavorava alla barca più vicina, poi Barry chiese ancora: — Lawrence, come se la cavano i fratelli più giovani nella costruzione delle barche?

— Nel migliore dei modi — fu pronto a replicare Lawrence.

— Non intendo parlare soltanto del modo in cui eseguono gli ordini. Intendo dire, nessuno dei fratelli più giovani è saltato fuori con un'idea nuova di cui tu avresti potuto servirti?

Lawrence si girò nuovamente a fissarlo: — Che cosa ti tormenta, Barry?

— Qualcuno l'ha fatto?

Lawrence corrugò la fronte e restò silenzioso per quello che sembrò un attimo interminabile. Infine, scrollò le spalle: — Non credo. Non ricordo. Ma d'altra parte Lewis ha le idee talmente chiare su come tutto va fatto che dubito ci sia qualcuno che abbia il coraggio di contraddirlo, o aggiungere qualcosa a quello che lui ha progettato.

Barry annuì: — Lo pensavo — disse, e si allontanò lungo il sentiero sgomberato dalla neve, che formava su entrambi i lati un muro bianco alto quanto la sua testa.

— Così come un tempo non nevicava tanto — disse fra sé. Ecco: l'aveva detto a voce alta. Probabilmente era il primo degli abitanti della valle a dirlo: Un tempo non nevicava tanto.

Più tardi, quel giorno, mandò a chiamare Mark, e quando il ragazzo comparve davanti a lui, gli disse: — Come sono i boschi d'inverno, quando c'è tanta neve come adesso?

Mark per un attimo sembrò avere un'aria colpevole. Poi scrollò le spalle.

— So che hai imparato a marciare con le racchette — gli disse Barry, — e che sai sciare. Ho visto le tue tracce che salivano su, fin dentro il bosco. Che cosa si prova?

Ora gli occhi di Mark sembravano ardere di un fuoco azzurro, e un sorriso comparve per un istante sulle sue labbra, dileguandosi subito. Chinò la testa: — Non è come d'estate — cercò di spiegare. — C'è più… immobilità. Ed è bello. — Improvvisamente arrossì e si azzitti.

— Più pericoloso? — insistette Barry.

— Credo di sì. Non si possono vedere gli avvallamenti, che si riempiono di neve, e a volte la neve resta appiccicata ai crinali, così che non si può capire dove finisce esattamente il terreno solido. Si corre il rischio di precipitare dall'altra parte, se non si sa che in quel punto il pendio s'interrompe.

— Voglio addestrare i nostri bambini a servirsi delle racchette e degli sci. Forse vi sarà necessità di andare nei boschi d'inverno. Devono avere un po' di addestramento. E c'è abbastanza legna a portata di mano per accendere i fuochi?

Mark annuì.

— Domani cominceremo a insegnargli a confezionarsi un paio di scarpe da neve — fece Barry in tono deciso. Si alzò in piedi. — Mi servirà il tuo aiuto. Non ho mai visto un paio di scarpe da neve. Non so neppure da che parte si cominci. — Aprì la porta e prima che Mark uscisse, gli domandò: — Dove hai imparato a farle?

— Ho visto in un libro.

— Che libro?

— Un libro… — disse Mark. — Ma adesso non c'è più.

Nella vecchia casa. Barry annuì. Quali altri libri c'erano nella vecchia casa? Seppe che era essenziale scoprirlo. Quella sera, quando s'incontrò con i fratelli, discussero a lungo e seriamente delle conclusioni che lui aveva tratto.

— Dovremo insegnar loro tutto ciò di cui potrebbero aver bisogno — disse Barry, e sentì una nuova stanchezza impadronirsi di lui.

— La cosa più difficile, per noi — interloquì Bruce, pensieroso, dopo un attimo di silenzio, — sarà convincere gli altri che è indispensabile. Dovremo ideare delle pratiche dimostrazioni, dimostrare al di là di ogni dubbio che è giusto così. Costerà una tremenda fatica per gli insegnanti, per i fratelli e le sorelle più vecchi.

Nessuno mise in dubbio ciò che Bruce aveva detto. In base alla propria esperienza personale, ognuno sarebbe giunto alle stesse conclusioni.

— Credo che si possano mettere a punto alcuni semplici test — proseguì Barry. — Ho fatto degli schizzi questo pomeriggio. — Li mostrò ai fratelli: la figura stilizzata di un uomo che correva, che saliva le scale, che si sedeva; un simbolo del sole; un cerchio con i raggi che si diramavano da esso; un albero, cioè un cono con una sorta di bastone alla base; una casa fatta con quattro linee, sormontate da altre due ad angolo per il tetto; la luna: un disco ma senza raggi; una scodella col vapore che saliva in linee ondulate…

— Potremo invitarli a finire una storia — disse Bruce. — Una storia semplice, due o tre righe, con parole semplici, come questi disegni, senza una fine, e dir loro di completarla.

Barry annuì. Era chiaro a che cosa mirava tutto questo. Se ai bambini mancava la capacità di astrarre, di generalizzare, se non avevano fantasia, essi dovevano saperlo ora e cercare di compensare questa mancanza…

Entro una settimana, i loro timori si concretizzarono. I bambini sotto i nove o dieci anni non riuscivano a identificare i disegni più chiari e semplici, erano incapaci di completare una storia, per loro era impossibile generalizzare, passando da una situazione particolare a un'altra, per quanto affine.

— Perciò dobbiamo sforzarci d'insegnargli tutto quello di cui avranno bisogno per sopravvivere — concluse Barry, in tono aspro. — E ringraziate il cielo che siano capaci d'imparare qualunque cosa, se c'è qualcuno che gliel'insegna passo a passo.

Sapeva che avrebbero avuto bisogno di tener lezioni sugli argomenti più disparati, prelevandoli dai vecchi libri della fattoria, lezioni di sopravvivenza, su come costruire semplici capanne, su come accendere un fuoco, come sostituire ciò che mancava con altre cose a portata di mano…

Barry e i suoi fratelli si recarono alla vecchia fattoria muniti di martelli e di piedi di porco, strapparono via le tavole dalla porta principale ed entrarono. Mentre gli altri esaminavano i libri fragili e ingialliti della biblioteca, Barry salì le scale fino alle vecchie stanze di Molly. Giunto lassù, si fermò e respirò profondamente.