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— Non è esattamente così — obiettò David. — Vlasic ha dovuto interrompere il suo lavoro lo scorso anno… mancanza di fondi. Perciò non conosciamo le effettive probabilità di sopravvivenza degli ultimi ceppi. Ma il declino comincia già alla terza generazione di cloni, un declino di potenza sessuale. Egli ha fatto riprodurre sessualmente ogni generazione di cloni, compiendo esaurienti esami sulla prole così ottenuta, per controllare se era normale. La terza generazione di cloni aveva soltanto il venticinque per cento della normale potenza sessuale. La prole ottenuta sessualmente da essa ha mostrato la stessa percentuale, la quale è ulteriormente discesa fino alla quinta generazione, prodotta sempre sessualmente, ma poi le successive generazioni sessuali hanno cominciato a risalire e presumibilmente sarebbero tornate a una potenza normale.

Walt teneva gli occhi fissi su di lui, letteralmente bevendo ogni sua parola. David proseguì: — Tutto questo, dunque, per quanto riguarda le generazioni successive prodotte sessualmente dal terzo ceppo clonato. Ma col quarto ceppo clonato c'è stato un mutamento drastico. Questa tecnica riproduttiva cominciò a mostrave gravi anormalità, e le probabilità di sopravvivenza erano scese al diciassette per cento. Gli esemplari anormali erano sterili. La potenza sessuale era discesa, in media, al quarantotto per cento. Facendo riprodurre sessualmente gli esemplari del quarto ceppo clonato e i loro discendenti, le percentuali di sopravvivenza decrescevano costantemente, con grande rapidità. Alla quinta generazione nessun nuovo nato sopravviveva più di un'ora o due. Questo, appunto, col quarto ceppo di cloni. E anche il tentativo di farli riprodurre con ulteriori clonazioni ebbe risultati disastrosi. Il quinto ceppo di cloni, derivato dalla clonazione del quarto, mostrava anormalità macroscopiche, ed erano tutti sterili. Non si riuscì a ottenere nessuna cifra significativa sulle probabilità di sopravvivenza. Non vi fu un sesto ceppo. Nessuno sopravvisse abbastanza a lungo.

— Un vicolo cieco — commentò Walt. Indicò a David una pila di riviste e di estratti di articoli. — Speravo che fossero aggiornati, che magari avessero messo a punto nuove tecniche, o che magari nelle cifre fosse stato scoperto un errore… Dunque, la svolta avviene alla terza generazione?

David scrollò le spalle: — Le mie informazioni potrebbero essere superate. So che Vlasic ha smesso lo scorso anno, ma Semple e Frerrer ci stanno lavorando ancora, o per lo meno lo stavano facendo un mese fa. Potrebbe esserci qualche novità che io ignoro. Stai pensando al bestiame?

— Naturalmente. Tu hai sentito le voci che circolano. Non si riproduce bene. Non vi sono cifre ufficiali, ma, al diavolo, noi l'abbiamo controllato sul nostro bestiame. È ridotto alla metà.

— Ho sentito qualcosa in proposito. Smentito dall'Ufficio di Informazione, credo.

— Proprio così — ribatté Walt, con tono truce.

— Ma qualcuno starà pure cercando il motivo — obiettò David. — Dovranno ben darsi da fare a cercare un rimedio!

— Se lo stanno facendo, nessuno ce lo dice — replicò Walt. Rise amaramente e si alzò in piedi.

— Riesci a ottenere quello che ti serve per costruire l'ospedale? — chiese ancora David.

— Per ora sì. Ci facciamo spedire tutto il più presto possibile, naturalmente, come se non ci fosse un domani. E in questo momento non facciamo una questione di denaro. Magari ci troveremo con un bel po' di cose in più, di cui non sapremo che fare, ma ho pensato che fosse meglio ordinare tutto quello che mi veniva in mente, piuttosto che scoprire, fra un anno, che ciò di cui avremo assolutamente bisogno non è disponibile.

David si avvicinò alla finestra e guardò verso la fattoria. Ormai un vivido manto verdeggiante ricopriva la campagna, la primavera avrebbe lasciato il posto all'estate senza soluzione di continuità e il frumento, nei campi, sarebbe stato di un verde lucente come seta. Proprio come sempre.

— Lasciami dare un'occhiata alle tue ordinazioni di attrezzature per i laboratori, e agli elenchi del materiale che è già stato consegnato — disse a Walt. — Poi vedrò se riuscirò a strappare un'autorizzazione personale a viaggiare fino alla costa. Voglio parlare a Semple. L'ho incontrato alcune volte. Se c'è qualcuno che sta ancora lavorando seriamente in questo campo è il suo gruppo.

— E Selnick, su cosa sta lavorando?

— Su niente. Ha perduto la sua sovvenzione, e i suoi studenti sono stati rimandati a casa. — David sorrise improvvisamente a suo zio. — Guarda, là in alto sulla collina, riesco a vedere un corniolo che sta già sbocciando. Non lo vedi anche tu?

CAPITOLO TERZO

David aveva le ossa stanche, e tutti i suoi muscoli sembravano dolergli contemporaneamente. La testa gli pulsava. Era in viaggio da nove giorni, fino alla costa, e poi a Harvard, a Washington, e ora bramava soltanto dormire, anche se il mondo si fosse fermato di colpo mentre lui era immerso nell'incoscienza. Aveva preso un treno da Washington a Richmond, e qui, nell'impossibilità di affittare un'auto, aveva rubato una bicicletta e aveva pedalato per tutto il resto della strada. Non aveva mai creduto che le gambe potessero far tanto male a un uomo.

— Sei sicuro che quel branco di disperati non riuscirà a ottenere udienza a Washington? — gli chiese nonno Sumner.

— Nessuno vuol sentire geremiadi — replicò David. Selnick faceva parte di quel gruppo e David era riuscito a scambiare quattro parole con lui. Il governo avrebbe dovuto ammettere l'eccezionale gravità del momento, la catastrofe che era sul punto di piombare su tutti loro; avrebbe dovuto prendere rigorose misure per evitarla, o quanto meno alleviarla. Ma, al contrario, il governo aveva scelto di dipingere a luminose immagini l'imminente inversione di tendenza che si sarebbe manifestata «infallibilmente» in autunno. Durante i prossimi mesi, perciò, chiunque fosse fornito di denaro e di buon senso avrebbe comperato quanto più poteva, nel disperato tentativo di sopravvivere; poiché, dopo, finito quest'ultimo periodo di grazia, non ci sarebbe stato più niente da comprare.

— Selnick dice di offrirci di acquistare la sua attrezzatura in blocco — disse David, scoppiando a ridere. — In questo momento la scuola è pronta ad acchiappare al volo ogni possibilità di liberarsene. A poco prezzo… Sì, a poco prezzo, magari un quarto di milione.

— Fai subito un'offerta — disse, bruscamente, nonno Sumner. E Walt annuì pensieroso.

David si alzò in piedi turbato e scosse la testa. Li salutò con un cenno della mano e andò a letto.

La gente andava ancora a lavorare. Le fabbriche producevano ancora, anche se non quanto prima, e niente che non fosse essenziale, ma si stavano riconvertendo con grande rapidità all'uso del carbone. David pensò alle città al buio, alle orde di camion che arrugginivano, al frumento e al mais che marcivano nei campi. Ed ai vari comitati per le priorità che litigavano, con scontri all'ultimo sangue e continue campagne di propaganda per le rispettive cause. Ci volle molto tempo prima che i suoi muscoli contratti si rilassassero quanto bastava per consentirgli di restarsene disteso tranquillo; un tempo ancora più lungo impiegò la sua mente a calmarsi, facendolo misericordiosamente sprofondare nel sonno.

La costruzione dell'ospedale-laboratorio progrediva più rapidamente di quanto si fosse creduto possibile. Le maestranze erano divise in due turni, garantendo un'attività continuativa e… al diavolo i costi! Una lunga tettoia appositamente eretta rigurgitava letteralmente di casse e scatole di cartone contenenti attrezzature di laboratorio ancora imballate, fino al giorno in cui si fosse potuto montarle e farle funzionare. In attesa di quel giorno, David cominciò a lavorare in un laboratorio improvvisato, cercando di riprodurre gli esperimenti di Frerrer e Semple. E, ai primi di luglio, Harry Vlasic comparve alla fattoria. Era basso, grasso, miope e collerico. David lo gratificò della stessa reverenza e del rispetto che un universitario di fisica avrebbe dimostrato ad Einstein.