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— Proprio così — esclamò Vlasic. — Il raccolto del frumento è venuto a mancare, come previsto. Monocultura… bah! Salveranno il sessanta per cento del frumento, non di più. E quest'inverno? Oh, aspettate l'inverno e vedrete. Ora, ditemi, dov'è la caverna?

Lo condussero fino all'ingresso della caverna, che si apriva a meno di cento metri dall'ospedale. L'interno della caverna era illuminato da lanterne. La sua lunghezza era di circa un miglio nella sezione principale, ma c'erano parecchie diramazioni che si aprivano su cavità più piccole. Nell'oscurità di uno dei cunicoli più stretti correva un fiume, nero e silenzioso. Acqua buona, di sorgente. Vlasic annuì più volte. Quand'ebbero finito il giro della caverna, egli continuava ad annuire. — Molto bene — fu il suo commento. — Funzionerà. I laboratori andranno sistemati qua dentro, collegati con un passaggio sotterraneo all'ospedale, al riparo dalle contaminazioni. Sì, benissimo.

Quell'estate lavorarono sedici ore al giorno e continuarono così fino all'autunno. In ottobre la prima ondata d'influenza spazzò il paese, peggiore perfino dell'epidemia del 1915-18. A novembre comparve una nuova malattia, e corsero voci qua e là che fosse la peste, ma l'Ufficio di Informazione affermò che si trattava sempre d'influenza. Nonno Sumner morì a novembre. David apprese così di essere, insieme a Walt, l'esclusivo beneficiario di un patrimonio molto più grande di quanto avesse mai sognato. Un patrimonio in contanti. Nonno Sumner aveva convertito tutto quello che poteva in contanti, negli ultimi due anni.

In dicembre cominciò l'afflusso dei membri della famiglia, che arrivarono dalle città, dai villaggi e dalle borgate sparsi nella vallata, per venire ad abitare nell'ospedale e negli edifici del personale. Il razionamento, il mercato nero, l'inflazione e i saccheggi avevano trasformato tutti i luoghi abitati in altrettanti campi di battaglia. E il governo stava bloccando patrimoni e attrezzature di ogni impresa, niente poteva essere comperato o venduto senza approvazione. L'esercito aveva cominciato a requisire gli edifici e funzionari governativi controllavano che lo stretto razionamento imposto fosse rigidamente osservato.

I vari membri della famiglia giunsero portando con sé i propri averi. Jeremy Streit portò con sé i suoi articoli di ferramenta, ammassati su quattro camion. Eddie Beauchamp si presentò con la sua completa attrezzatura da dentista. Il padre di David prelevò tutto quello che poteva del suo grande magazzino. La famiglia aveva diversificato al massimo le proprie attività, e c'erano provviste e scorte che rappresentavano quasi ogni concepibile ramo di attività professionale.

Quando le comunicazioni radiotelevisive furono a loro volta travolte da un completo collasso, il governo non ebbe più alcun mezzo per affrontare il panico crescente. La legge marziale fu proclamata il 28 dicembre. Con sei mesi di fatale ritardo.

Quando giunsero le piogge di primavera, non sopravviveva più nessun bambino di età inferiore agli otto anni. Delle 319 persone rifugiatesi nella parte alta della valle, ne erano rimaste soltanto 201. Ma nelle città le perdite erano state incomparabilmente maggiori.

David esaminò con occhio professionale il feto di maiale che si stava apprestando a sezionare. Era rattrappito e disseccato, le ossa troppo cedevoli, i gangli linfatici duri, grumosi. Perché mai? Perché la quarta generazione declinava a tal punto? Harry Vlasic venne a dare anche lui una rapida occhiata, poi si allontanò a testa bassa, pensieroso. Neppure lui riusciva a trovare una risposta, disse tra sé David, con una punta d'acre soddisfazione.

Quella notte, David, Walt e Vlasic s'incontrarono, e una volta ancora passarono tutto al vaglio. Disponevano di sufficiente bestiame per nutrire a lungo i duecento sopravvissuti, grazie alla clonazione ed alla riproduzione sessuale dei cloni della terza generazione così ottenuti. Essi, grazie alla clonazione, potevano ricavare quattrocento nuovi esemplari per volta. Polli, maiali, bovini. Ma se tutti gli animali avessero finito per diventare sterili, come le indicazioni avute sembravano affermare, come ultimo risultato, allora le loro scorte di cibo erano in realtà limitate.

Osservando i due uomini anziani, David si rese conto che ognuno dei due eludeva volutamente le domande più imbarazzanti dell'altro. Per esempio, se anche gli esseri umani fossero diventati sterili, per quanto tempo ancora vi sarebbe stata necessità di rinnovare le scorte di cibo? S'intromise nel dialogo: — Dovremmo isolare un ceppo di topi sterili, clonarlo, e compiere precise rilevazioni sull'eventuale riemergenza della fertilità ad ogni successiva generazione di cloni.

Vlasic si accigliò e scosse la testa: — Se avessimo, qui, una dozzina di ricercatori… forse — replicò asciutto.

— Ma noi dobbiamo saperlo! — esclamò David, con improvviso calore. — Perché non provate a partire dal principio, tutti e due, che questo sia soltanto un piano di emergenza quinquennale, concepito su misura per superare qualche anno di magra? Se la sterilità non fosse affatto ineluttabile? Il fattore della fertilità è senz'altro presente in tutti gli animali. Noi dobbiamo semplicemente scoprire di che cosa si tratta, e…

Walt l'azzitti con un'occhiata, poi ribatté: — Non abbiamo né il tempo né l'attrezzatura indispensabile per compiere una simile ricerca.

— È falso — ribatté David, in tono reciso. — Noi possiamo produrre tutta l'elettricità che ci serve, più di quanta è necessaria. Abbiamo un mucchio di attrezzature che non abbiamo ancora disimballato…

— Perché non c'è nessuno che possa usarle — replicò Walt, pazientemente.

— Io posso usarle. Lo farò durante il mio tempo libero.

— Quale tempo libero?

— Lo troverò. — David continuò a fissare Walt fino a quando suo zio non gli diede il suo consenso con una scrollata di spalle.

A giugno David disponeva delle prime risposte. — Il ceppo A-quattro — annunciò, — ha una potenza sessuale del venticinque per cento. — Vlasic, che aveva seguito da vicino il suo lavoro durante le ultime tre o quattro settimane, non ne fu sorpreso.

Walt, invece, lo fissò incredulo. — Ne sei sicuro? — bisbigliò, dopo un attimo.

— La quarta generazione dei topi clonati sterili ha mostrato la stessa degenerazione che tutti i cloni mostrano a questo stadio — proseguì David, con voce stanca. — Ma essi erano anche dotati di un fattore di fertilità pari al venticinque per cento del normale. La prole che hanno prodotto sessualmente ha sempre manifestato una vita breve, ma gonadi più fertili. Questo recupero della fertilità cresce fino alla sesta generazione sessuata, la quale mostra una fertilità del novantaquattro per cento, mentre anche la durata media della vita riprende ad allungarsi, puntando costantemente alla normalità. — Aveva tracciato, in base alle sue scoperte, dei grafici che Walt ora stava studiando. A, A1, A2, A3, A4, erano i successivi ceppi di cloni, mentre la loro prole ottenuta sessualmente era indicata con a, a1, a2, eccetera. Non c'erano ceppi di cloni successivi all'A4; nessuno degli esemplari ottenuti era sopravvissuto fino alla maturità.

David si lasciò andare contro lo schienale, chiuse gli occhi e silenziosamente invocò il letto, una coperta rimboccata fino al mento e il suo spirito che sprofondava nel sonno… nel sonno… — Gli organismi superiori devono riprodursi sessualmente oppure estinguersi. E c'è qualcosa, in questo modo sessuale di riprodursi, che sa come combattere ogni degenerazione, e consente all'organismo di «guarire» se stesso — concluse, con voce sempre più impastata dalla stanchezza.

— Sarai un uomo famoso quando avrai pubblicato tutto questo — commentò Vlasic, la mano appoggiata sulla spalla di David. Poi prese posto sulla sedia accanto a Walt, per indicargli alcuni particolari che Walt sembrava non aver notato: — Un magnifico lavoro — dichiarò, e gli occhi gli luccicavano mentre scorreva le pagine. — Magnifico — ripeté. Poi alzò nuovamente gli occhi a fissare David: — Naturalmente, tu sei consapevole delle altre implicazioni del tuo lavoro.