Sospirò.
— Povero extraterrestre. Voleva semplicemente tornare a casa. Ma non sarebbe stato un vantaggio per la razza umana. Quando ho cercato di dire quelle poche parole, e vi devo ringraziare per averle interpretate nel modo esatto, quella creatura era già nella mia mente… ma anch’io ero nella sua. So tutto ciò che sapeva lei. Compreso il modo con cui sceglieva i suoi schiavi umani e animali, e l’impiego per cui li aveva usati.
— Di dov’era? Di un pianeta del nostro sistema solare?
— No. Veniva da un pianeta di una stella molto lontana. Una stella da cui noi staremo lontani ancora per molto, molto tempo. Volete sapere cos’altro ho scoperto?
Non ebbe neppure bisogno di rispondere. L’espressione della donna diceva chiaramente quanto le interessasse sapere.
Staunton riprese a parlare.
— Una scienza completamente nuova per noi. Una scienza che non avevamo mai sospettata. Viaggi nello spazio senza pericolo. Possiamo distruggere tutti i nostri razzi: sono superati! Con ciò che ho imparato potremo essere nello spazio tra un anno, colonizzare tutto ciò che si può colonizzare in due anni, e non solo nel nostro sistema solare ma in qualsiasi posto. La distanza non conta! Potremo raggiungere un pianeta di Alpha Centauri, o di qualsiasi altra stella, con la stessa facilità con cui potremo raggiungere la Luna. Signorina Talley, volete diventare la mia segretaria e aiutarmi in questo nuovo lavoro? E… diciamo fra tre anni, volete venire con me a fare un giro sui pianeti? Un salto su Marte, e poi su Venere, sono i più comodi perché non sarà neppure necessario indossare la tuta spaziale, e poi in qualsiasi punto dell’universo… Dove preferireste andare, signorina Talley?
La signorina Talley gli credeva. Probabilmente lo avrebbe slegato anche se avesse avuto qualche dubbio. Gli slegò prima i fianchi e poi i polsi.
Staunton si mise a sedere sul divano. E ripeté la domanda alla quale lei non aveva ancora risposto.
Non doveva dire che un semplice sì, e lei lo disse con grande fervore.
Ma Staunton non riuscì a sentirlo. Dopo aver fatto la domanda, e prima che giungesse la rapida risposta della signorina Talley, si era profondamente addormentato.
La signorina Talley rimase a fissarlo per alcuni istanti. Poi andò alla porta e l’aprì. Sapeva che non c’era più pericolo.
Guardò verso il cielo. Non era ancora uel tutto buio, ma alcune stelle erano già visibili. Presto ce ne sarebbero state migliaia dei tanti miliardi che ne esistevano…
La sua vita era stata stupida, ma non vana. Sarebbe stata ancora viva quando la razza umana avrebbe cominciato…
E lei non avrebbe più avuto bisogno di leggere libri di fantascienza. La realtà le sarebbe bastata!
Ora si vedevano molte più stelle. Una delle più visibili era Sirio. Più lucente di ogni altra. Rimase a fissarla finché la vide confondersi in mezzo alle altre, e poi diventare invisibile. Aveva gli occhi pieni di lacrime.