— Nessuno comanda qui, nel senso che voi intendete. Io sono solo la più anziana. — E Bud ritorna subito al «signora». Le piace fare un solido gioco di posizione. Talvolta più bizzarro di quello di un uomo, ma con occasionali, eleganti tranelli. Lorimer è stupito che abbiano escogitato solo una nuova apertura. Un interessante «gambitto» chiamato «Dagmar». Solo una nuova apertura in tre secoli? Ne parla agli altri quando rientrano, dopo aver aiutato Andy e Judy Paris nella revisione di un convertitore di riserva. — Non hanno progredito molto in nessun campo — commenta Dave.
— La maggior parte delle vostre nuove conoscenze risale al tempo dell’epidemia, Andy, se me lo permetti. La ricerca sembra stagnare. Avete impiegato ben otto anni per tirar su questo progetto Titan.
— Ce la faremo — sorride Andy.
— Muoviti, Dave — lo esorta Bud. — Io e Judy abbiamo raccolto la vostra sfida per dopo cena. Abbiamo già costituito una squadra di bridge. Evviva! Posso finalmente assaggiare ’sto pollo. Lasciamo perdere le iguana. — Il cibo è ottimo. Lorimer si trova spesso a indugiare in cucina, aiutando chiunque stia cucinando. Sgranocchia i loro semi assortiti e mastica le radici di cui sente parlare. Gli piacciono persino le iguana. Comincia ad ingrassare come tutti loro. Dave ordina doppi esercizi nella palestra ruotante. — Ci vuoi far arrampicare fino a casa, Dave? — si lamenta Bud. Ma Lorimer si diverte; pedala o oscilla agilmente lungo la raggiera mentre le donne parlano o ascoltano nastri. Musica familiare. Riconosce un suono eterogeneo: da Mandel, Brahams, Sibelius, attraverso Strauss fino ai ballabili e all’indiavolato jazz-rock psichedelico. Il programma non comprende lirica, ma è ricco di brani selezionati su misura per loro.
Dal riassunto storico che era stato loro promesso, egli ricava molte informazioni sull’epidemia. Sembra sia stato una specie di virus nato nell’aria a causa di una fuga dai laboratori militari franco-arabi e forse nutrito dall’inquinamento atmosferico. — Apparentemente, ha danneggiato solo le cellule riproduttive — spiega poi a Dave e Bud. — C’era un bassissimo tasso di mortalità, ma una sterilità pressoché universale. Probabilmente una sostituzione molecolare nel codice genetico dei gameti. L’effetto principale sembra essersi manifestato negli uomini. A quanto pare c’è stata una diminuzione delle nascite maschili, la quale suggerisce che il danno riguardasse il cromosoma Y, che veniva colpito in maniera letale nel feto maschile.
— È ancora pericoloso, Doc? — si informa Dave. — Che ci succederà quando torneremo a casa?
— Non lo sanno. La natalità si aggira, ora, sul due per cento, si è normalizzata ed è in aumento. La popolazione attuale deve esser immunizzata naturalmente. Non sono mai riusciti ad ottenere un vaccino.
— C’è solo un modo per saperlo — dice Bud. — Mi offro volontario. — Dave si limita a lanciargli un’occhiata. È straordinario come ancora si imponga, pensa Lorimer. Nessun cedimento, perdio! Sono un bel gruppo. La storia parlava anche delle rivolte e delle lotte che avevano sconvolto il mondo quando l’umanità si era scoperta sterile. Città bombardate, e saccheggiate, massacri, panico, violenze sessuali di massa e stupri, furti d’armi da parte di uomini disperati, sorgere di culti insensati. La follia. Si fa presto a parlarne, tanto è tutto cosi lontano… Liste di nomi che hanno solo un valore commemorativo… — Dobbiamo sempre essere grati alle coraggiose persone che tennero in piedi i Laboratori Medici di Denver… — E poi, il dramma di ricostituire le scorte di elio peri dirigibili.
In tre secoli tutto diventa polvere, lui pensa. Cosa ne so io della spaventosa guerra dei trent’anni, avvenuta tre secoli prima della mia era? — L’Europa devastata da combattimenti per due generazioni. — Nemmeno un nome. E la struttura politica ed economica di questa nuova società è persino più semplice. Sembrano essere, come aveva detto Myda, completamente prive di governo.
— È un sistema di libero credito sociale basato sul consenso — Lorimer spiega a Dave. — Come essere in un permanente periodo di frontiera. Stanno progredendo lentamente. Naturalmente non hanno bisogno dell’esercito e dell’aviazione. Non sono sicuro che usino ancora denaro liquido e che riconoscano la proprietà privata della terra. Ho notato notevoli somiglianze col primitivo comunismo cinese. — Vedendo la bocca di Dave serrarsi, aggiunge: — Ma non sono vincolati a una comunità. Viaggiano. Quando ho interrogato Lady Blue sulla loro polizia e sulla loro legislazione mi ha riposto di aspettare quando vedrò dei veri storici. Quel che chiamano «Registro» non è un organo di polizia.
— Abbiamo a che fare con una strana situazione, Lorimer — afferma con calma Dave. — Stanne lontano. Non ci dicono la verità.
— Avete notato che non parlano mai dei loro mariti? — ride Bud. — Ho chiesto a un paio di loro che cosa facevano i loro mariti e vi giuro che hanno dovuto pensarci. E tutte hanno bambini. Date retta a me, deve essere un casino laggiù, anche se il vecchio Andy finge di non saperne niente.
— Voglio che nessuno ficchi il naso nei loro affari privati mentre siamo su questa nave, Geirr. Assolutamente nessuno. Questo è un ordine!
— Forse non hanno famiglie. Le avete mai sentite parlare di qualcuna che sta per sposarsi? Eppure questa deve essere una cosa importante, nella mente di una donna. Ricordatevi quel che dico: c’è stato qualche grosso cambiamento.
— I costumi sociali sono soggetti a cambiamenti, in qualche misura — ribatte Lorimer. — Ovviamente qui c’è un numero maggiore di donne che lavora fuori casa come prima attività, ma hanno legami familiari. Ad esempio Lady Blue ha una sorella in una fabbrica di alluminio e un’altra nell’assistenza sanitaria. La madre di Andy è su Marte mentre la sorella lavora al «Registro». Connie ha un fratello, o dei fratelli, nella flotta che serve alla pesca, vicino a Biloxi, e sua sorella si sta preparando a sostituirla per il prossimo viaggio; adesso lavora in una fabbrica di lievito.
— Questa è solo la punta dell’iceberg.
— Ho il dubbio che il resto dell’iceberg sia piuttosto sinistro, Dave. — A questo punto la loro vaghezza comincia ad irritare anche Lorimer. Troppe cose non collimano. Matrimonio, sentimenti, preoccupazioni per i bambini, battibecchi di gelosia, condizioni sociali, proprietà, problemi finanziari, malattie, funerali. Tutte le minuzie quotidiane che occupavano Ginny e le sue amiche sembrano essere state cancellate dai discorsi di queste donne. Cancellate… Avrà ragione Dave, viene tenuto loro nascosto qualcosa di grosso? — Sono sorpreso che il vostro linguaggio sia rimasto pressoché immutato — dice un giorno a Connie, durante il loro esercizio sulla ruota.
— Oh! Siamo state molto attente a tutto questo. — Lei si arrampica ad angolo accanto a lui, senza usare le mani. — Sarebbe stata una perdita terribile se non avessimo potuto interpretare i libri. Tutti i bambini apprendono dallo stesso nastro originale. Ci sono parole bizzarre che usiamo attualmente, ma i nostri comunicatori devono memorizzare i vecchi testi che ci tengono uniti. — Judy Paris motteggia dal pediciclo: — Voi, miei cari ragazzi, non capirete mai l’oppressione che abbiamo subito — declama sbeffeggiando. — Le Judy parlano troppo — osserva Connie. — Sì, è vero. — Ridono entrambe.
— Leggete ancora i cosiddetti libri famosi, la nostra narrativa e poesia? — si informa Lorimer. — Cosa leggete? H.G. Wells? Shakespeare, Dickens, Balzac, Kipling, Brian? — Lui brancola nel buio; Brian è stato un bestseller che piaceva a Ginny. Quando è stata l’ultima volta che ha letto Shakespeare, e gli altri?