— Oh, il sole brilla splendendo sulla leggiadra ala rossa — canta con gioia Bud. Bisogna fare qualcosa, decide Lorimer penosamente. Si muove. È uno sforzo. — Non preoccuparti — dice Connie. — Andy è con loro.
— Voi non sapete, non sapete a cosa avete dato inizio. — Si dirige verso il portello del giardino. — … Mentre lei giace addormentata un cowboy s’avvicina furtivo. — Risata generale dal portello. Lorimer fluttua attraverso il tunnel. Nel passaggio vede la luce verde. Oltre la siepe dei fagioli scorge Bud che veleggia rannicchiato seguendo Judy Paris. Andy, appeso alla gabbia delle iguana, ride.
Bud afferra una caviglia di Judy e la ferma con un volteggio, facendo attorcigliare il suo pigiama giallo. Lei sorride, mentre lui si capovolge, senza fare alcuno sforzo per liberarsi. — Questo non mi piace — bisbiglia Lorimer. — Non interferire, per favore. — Connie si è aggrappata al suo braccio, ancorando entrambi alla rastrelliera. L’allarmismo di Lorimer sembra essersi placato. Vuole vedere. Lascia che ritorni la serenità. Gli altri non li hanno notati. — Oh, c’era una volta una fanciulla indiana — Bud canta con più ritegno, — che non aveva mai paura che qualche montone glielo mettesse dentro. Hem, hem. — Tossisce ostentatamente, ridendo. — Ehi, Andy, ho sentito che ti chiamavano.
— Cosa? — dice Judy. — Io non ho sentito niente.
— Ti stanno chiamando, ragazzo. Muoviti.
— Chi? — chiede Andy, tendendo l’orecchio. — Loro, perdio! — Bud lascia andare Judy scivolando verso Andy. — Ascolta, ora sei grande. Non capisci che io e Judy abbiamo degli affari da discutere in privato? — Gira gentilmente Andy e lo spinge verso il recinto. — È la sera di Capodanno, poppante — Andy vola via passivamente attraverso la siepe. Bud è di nuovo con Judy. — Buon anno, gattina — sorride.
— Buon anno. Facevate qualcosa di speciale voi, a Capodanno? — chiede lei con curiosità. — Cosa facevamo a Capodanno? — ridacchia prendendola per le spalle. — La sera di Capodanno, sì. Perché non mostrarti qualcuna delle primitive usanze della Terra, eh? — Lei annuisce, gli occhi spalancati. — Be’, innanzi tutto ci volevamo bene l’un l’altro, così. — L’attira a sé e la bacia leggermente sulla guancia. — Cristo, che stupida cagna! — dice con una voce totalmente diversa. — Quando cominciano a piacerti anche le racchie, puoi dire di esser stato troppo a lungo fuori dal giro. Tettona, oh!… — Le sue mani giocano con la blusa di lei. È inconsapevole, comprende Lorimer. Non sa di essere stato drogato. Sta esprimendo i suoi pensieri? Probabilmente… Oddio! Lorimer si rifugia dietro l’oblò di cristallo, un osservatore nella luce protettiva dell’eternità.
— E poi ci accarezzavamo un po’. — Di nuovo con voce affettuosa, Bud si porta la ragazza più vicino, accarezzandole il culo. — Culona! — Mette le labbra sulle sue, lei non fa resistenza. Lorimer vede le braccia di Bud serrarsi, le sue mani lavorano sulle natiche di lei infilandosi sotto i vestiti. Il suo sesso si agita. Le braccia di Judy ondeggiano senza scopo. Bud si interrompe per riprendere fiato, una mano sulla lampo. — Piantala di fissarmi! — le dice raucamente. — Foniamocene delle parole, o scoprirai a cosa serve questa grande bocca. Oh, gente. Un’asta di bandiera, come l’acciaio!… Cagna, questo è il tuo giorno fortunato. — Adesso le scopre il seno, un grosso seno. Lo accarezza. — Due fottuti anni a bocca asciutta — si lamenta. — Che merda, vero? Non può più aspettare, guardalo… tette, tette, tette. — La bacia di nuovo velocemente, e le sorride. — Va bene? — le chiede con voce tenera e affonda la bocca nei suoi capezzoli, le mani che cercano fra le cosce. Lei sussulta e dice qualcosa, smorzato. Le arterie di Lorimer pulsano di piacere, e timore.
— Io… io penso che tutto questo dovrebbe finire — dice falsamente a se stesso, sperando di non dire altro. Attraverso la pulsante tensione, sente Connie bisbigliargli di rimando: — Non preoccuparti, Judy è molto atletica. — Il terrore lo afferra. Esse non sanno, ma non può far niente. — Figa! — grugnisce Bud. — Dovresti avere una figa, qua. È gelata? Stupida… — Il viso di Judy appare brevemente tra i capelli fluttuanti. Una parte remota della mente di Lorimer nota che lei appare divertita, e a disagio. Il suo essere è concentrato nella visione di Bud che controlla espertamente il corpo della ragazza a mezz’aria, mentre le toglie i calzoni gialli. Cristo! La sua scura peluria pubica, le grosse cosce bianche. Una donna perfettamente normale, nessuna mutazione. Cristo! All’improvviso c’è un ombra che fluttua attraverso il tunneclass="underline" è Andy che vola di nuovo verso di loro, con qualcosa in mano. — Stai bene, Judy? — chiede il ragazzo. Il viso di Bud si solleva, rosso e torvo. — Sparisci, tu!
— Oh, non voglio darvi fastidio.
— Gesù Cristo! — Bud con un rapido movimento in avanti afferra il braccio di Andy, le gambe ancora allacciate attorno a Judy. — Queste sono cose da grandi, ragazzo, te lo devo sillabare? — Allenta la presa. — Sciò! — Con un solo rapido movimento spinge Andy lontano e rovesciandogli il viso con forza lo spedisce fra i rampicanti. Ride, ma è quasi un latrato, e si china di nuovo su Judy. Lorimer può vedere l’erezione che gli gonfia la patta. Vorrebbe avvertirli, in qualche modo. Avvertirli del rischio. Ma può soltanto dominare il caldo piacere che sorgendo in lui fonde il suo guscio di cristallo. Avanza. Avidamente vede Bud prendere di nuovo con la bocca i seni di lei e quindi all’improvviso passarle sotto, tenendole i polsi dietro la schiena, chiusi nel suo pugno. Le gambe unite a quelle di lei. Le natiche nude di Judy sporgono vistosamente. Lune enormi. — Cuuulo… — geme Bud. — Su, cocca. — Preme il pube di lei contro di sé. Judy lancia un grido, comincia a lottare vanamente. Il guscio di Lorimer bolle e brucia. In quel tumulto, spettri fantasmagorici si fanno strada. E qualcosa si sta muovendo, uno spettro reale. Con costernazione si accorge che è di nuovo Andy, che fluttua verso i corpi allacciati portando una cosa ronzante. Oh, no! Una telecamera! Gli imbecilli! — Va’ via! — cerca di avvertire il ragazzo, ma la testa di Bud si gira, ha visto. — Tu, piccolo piscione! — Il suo lungo braccio si protende e afferra la camicia di Andy, le gambe sempre serrate attorno a Judy. — Te lo sei voluto! — Il suo pugno colpisce la bocca di Andy, la telecamera viene scagliata lontano. Ma questa volta Bud non lo lascia andare. Sta picchiando il ragazzo. Tutti si precipitano dentro in un groviglio aereo. — Basta! — Lorimer sente se stesso urlare, e si tuffa su di loro. — Bud piantala! Stai picchiando una donna.
Il viso stravolto si gira guardandolo di traverso. — Sparisci, Doc, e vaffanculo!
— Andy è una donna, Bud. Stai picchiando una ragazza. Non è un uomo.
— Cosa? — Bud fissa il viso insanguinato di Andy. Scuote lo sparato della camicia. — E dove sono le tette?
— Non ha seno, ma è una donna. Il suo vero nome è Kay. Sono tutte donne. Lasciala andare, Bud. — Bud squadra l’androgino, le gambe ancora avvinghiate a Judy, il pene allo scoperto. Andy agita i pugni, vagamente combattiva. — Una lesbica? — dice Bud lentamente. — Una maledetta piccola lesbica? Questo mi tocca vedere! — Fa una finta casuale e ficca una mano tra le gambe di Andy. — Niente palle! — E poi ruggisce: — Niente palle del tutto! — In preda a risate convulse volteggia nell’aria lasciando libero Andy. Le sue gambe si sciolgono da Judy. — Oh, no! — Si interrompe per afferrare i capelli di lei e ricomincia a ridere fragorosamente.
— Una lesbica! Ehi, lesbicona. — Si rende conto della sua erezione, lo agita verso Andy. — Mangiati il fegato piccola lesbica. — Quindi solleva la testa di Judy. Ella è stata ad osservare, docile, tutto il tempo. — Guardalo bene, ragazzina. Vedi cosa ha in serbo il vecchio Bud per te? Questo è quel che volete, dicono. Da quanto tempo non vedevi un vero uomo? — Una risata folle gorgoglia nella strozza di Lorimer. È una scena troppo forte per aver paura. — Non ha mai visto un uomo prima d’ora. Nessuna di loro ne ha mai visti. Imbecille, non ti rendi conto? Non ci sono altri uomini. Sono morti tutti da trecento anni. — Bud smette lentamente di ridere, si gira per scrutare Lorimer. — Che cosa dici, Doc?