— Gli uomini sono tutti andati. Si sono estinti durante l’epidemia. Non ci sono rimaste che donne, vive, sulla Terra.
— Vuoi dire che ci sono… ci sono due milioni di donne, laggiù, e neanche un uomo? — La sua bocca si spalanca. — Solo piccole lesbiche come Andy… Un momento. Dove prendono i bambini?
— Si riproducono artificialmente, sono tutte donne.
— Dio! — Bud si afferra il cazzo con la mano, titillandoselo distrattamente. Si indurisce. — Due milioni di calde fighette che aspettano il vecchio Buddy. Dio. L’ultimo uomo sulla Terra. Tu non conti, Doc, e il vecchio Dave è un sacco di merda. — Comincia a farsi una sega, sempre tenendo Judy per i capelli. Gli altri retrocedono lentamente. Lorimer osserva che Andy-Kay ha di nuovo la telecamera. C’è una grossa macchia a forma di stella, color sangue, sul suo viso infantile; labbro spaccato, probabilmente. Egli stesso si sente soffocato nell’aria pesante, privo di forze. Niente più lucidità. — Due milioni di fighe — ripete Bud, — niente altro che passerine ovunque. Posso fare quello che voglio in ogni momento. Non più merda. — Si sfrega più velocemente. — Si estenderanno per miglia implorando, accapigliandosi per me. Re Buddy… Mangerò fragole e figa per colazione. Tette imburrate calde; gente! Niente a cui pensare e ci saranno un paio di danzatrici che mi leccheranno la crema dal cazzo, tutto il giorno. Ehi, farò delle gare! Solo le migliori per il vecchio Buddy, adesso. Non tu, vacca! — Strattona la testa di Judy. — Verginelle. Buchi stretti. Le vecchie puttane esperte si esibiranno per eccitarmi. — Si acciglia lievemente, lavorandosi l’affare. Nell’angolo clinico della sua mente, Lorimer osserva che la droga gli sta ritardando l’eiaculazione. Si dice che dovrebbe sentirsi rassicurato dall’autoconcentrazione di Bud; e invece è oscuramente terrificato.
— Re. Sarò il loro Dio — mormora Bud. — Mi faranno delle statue; il mio cazzo alto un miglio… ovunque. Le palle consacrate di sua maestà. Lo adoreranno. Buddy Geirr, l’ultimo cazzo sulla Terra. Oh, gente, se il vecchio George potesse vedere questo. I miei compagni si cagheranno addosso dall’invidia. — Si concentra di più. — Non possono esser tutti andati. — I suoi occhi vagano, trovano Lorimer. — Ehi, Doc, c’è rimasto qualche uomo da qualche parte? Magari due o tre?
— No. — Lorimer scuote la testa con fatica. — Sono tutti morti. Tutti!
— Balle! — Bud si gira intorno, scrutandoli. — Ce ne dev’essere rimasto qualcuno. Dillo — afferra la testa di Judy. — Dillo, vacca!
— No. È vero! — conferma lei. — Niente uomini — fa eco Andy-Kay. — State mentendo. — Bud diventa torvo. Si sfrega più velocemente, agitando il bacino. — Ci deve essere qualche uomo. Certamente… saranno andati sulle montagne, ecco com’è andata. Cacciando, vivendo allo stato selvaggio… Vecchi uomini selvaggi. Lo sapevo.
— Perché ci devono essere degli uomini? — gli chiede Judy mentre lui la spinge avanti e indietro. — Perché! Stupida cagna! — Spinge con furia, senza guardarla. — Perché altrimenti niente più conta. Ecco perché! Devono esserci degli uomini. Qualche buon vecchio montone. Buddy è un buon vecchio montone.
— Sta per emettere sperma? — bisbiglia Connie. — Con tutta probabilità — dice Lorimer, o cerca di dirlo. Lo spettacolo è di interesse puramente clinico, riflette, niente da temere. Con una mano, Judy afferra qualcosa: una bustina di plastica. L’altra mano è sui capelli, che Bud sta tirando con violenza. Dev’essere doloroso. — Uhh…! Ahh…! — Bud ansima penosamente. — Continua a fottere… — Improvvisamente spinge la testa di Judy verso il suo inguine. Lorimer intravvede l’espressione perplessa di lei. — Hai la bocca, cagna, adoperala! Prendilo. Perdio, prendilo! Uhh…! Uh…! — Un debole sprizzo si libera da lui. Il braccio di Judy lo segue con la busta mentre rotolano in aria. — GEIRR! — Disorientato da quel ruggito, Lorimer si volta e scorge Dave. Il maggiore Norman Davis, apparso nel boccaporto. Le braccia aperte per tenere indietro Lady Blue e l’altra Judy. — Geirr. Avevo detto che non dovevano esserci episodi di cattiva condotta su questa nave. E lo pretendo. Allontanati da quella donna! — Le gambe di Bud ondeggiano debolmente. Non sembra che abbia sentito. Judy gli nuota tra le gambe, insaccando le ultime gocce.
— E quella, che diavolo sta facendo? — Nel silenzio Lorimer sente se stesso rispondere: — Prendendo un campione di sperma, direi.
— Lorimer! Ti ha dato di volta il tuo cervello perverso? Porta Geirr nei suoi alloggiamenti! — Bud ruota lentamente, raddrizzandosi. — Oh, il santo padre — commenta con voce incolore.
— Hai bevuto, Geirr. Vai nel tuo alloggio!
— Ho delle novità per te, Dave — gli risponde l’altro con la stessa voce monotona. — Scommetto che non sai che siamo gli ultimi uomini sulla Terra. Ci sono due milioni di idiote, laggiù.
— Ne sono informato — ribatte Dave furiosamente. — Sei un disgraziato ubriacone. Lorimer, porta quell’uomo fuori di qui. — Ma Lorimer non si sente in grado di muoversi. La voce irata di Dave ha riportato a galla il terrore. Ha creato una strana, speranzosa stasi che li avvolge tutti.
— Non devo prenderne più… — Bud muove la testa avanti e indietro, dicendo silenziosamente: — No, no — come se si rivolgesse a Lorimer. — Niente conta più. Tutto finito. A che serve essere amici? — Corruga la fronte. — Il vecchio Dave è un uomo, gliene lascerò un po’. Le poppanti… Povero vecchio Doc, tu sei un fiorellino. Ma sempre meglio di niente. Puoi fare qualcosa anche tu… Ci sistemeremo. Grandi estensioni. Potremo organizzare gare di travestiti. Ci deve essere un milione di vecchie, buone macchine, laggiù. Potremo andare a caccia, e trovare gli uomini selvaggi. — Andy (o Kay) fluttua verso di lui pulendosi dal sangue.
— Ah, no, non farlo — lui ringhia, e avanza contro di lei. Mentre le sue braccia si allungano, Judy gli dà un colpo sul tricipite. Bud lancia un grido che si smorza. Le sue membra vibrano, poi fluttua debolmente, il viso di colpo sereno. Sta respirando, nota Lorimer. Lascia andare il fiato. Osserva con attenzione il grosso corpo che si raddrizza. Judy districa i suoi pantaloni dai rampicanti e insieme cominciano a trascinarlo fuori dalla siepe. Lei ha la telecamera e la busta col campione. — Lo metto nel congelatore, va bene? — domanda a Connie mentre si avviano. Lorimer deve guardare altrove. Connie annuisce. — Kay, come va la tua faccia?
— L’ho sentito! — risponde con eccitazione Andy-Kay attraverso le labbra gonfie. — Ho provato una collera fisica. Avrei voluto picchiarlo!
— Dave, lo sapevi davvero? Avevi scoperto che erano tutte donne? — Dave guarda Lorimer rimuginando. Fluttua eretto, col sole sui capelli e la barba castani. Gli autentici lineamenti maschili. Lorimer pensa a suo padre, una piccola pallida figura come lui. Si sente meglio. — Ho sempre saputo che cercavano di imbrogliarci, Lorimer. Ora che questa donna ha ammesso il fatto, posso valutare l’intera portata della tragedia. — È la sua profonda, dolce voce da pulpito. Le donne lo fissano con interesse.
— Hanno perduto i figli. Hanno dimenticato Colui che le ha create. Per generazioni sono vissute nel buio.
— Sembra che stiano bene — si sente dire Lorimer. Gli sembra di essere sciocco.
— Le donne non sono capaci di dirigere niente. Dovresti saperlo, Lorimer. Guarda cos’hanno fatto qui, è patetico. Registrare lo scorrere del tempo, è tutto. Povere creature! — Dave sospira gravemente. — Non è colpa loro, lo riconosco. Nessuno ha fornito loro una guida per trecento anni. Come un pollo senza testa. — Lorimer riconosce i suoi stessi pensieri. Amorfe, chiacchierone, inutili; due milioni di ammassi di cellule protoplasmatiche informi. — Il capo della donna è l’uomo — cita Dave. — Corinzi: uno, undici, tre. Non c’è altra disciplina. — Allarga le braccia tendendo il suo crocefisso come se si rivolgesse al muro di piante. — Inganno e sacrilegio! — Tocca i tronchi e si volta, incorniciato dagli alberi verdi. — Siamo stati inviati qui, Lorimer. È la volontà di Dio. Io sono stato inviato qui. Non tu, tu sei malvagio quanto loro. Il mio secondo nome è Paolo — aggiunge in tono discorsivo.