Lontano, dietro di loro, c’era la bassa muraglia di nebbia. La nave che cercavano era scivolata sul mare, su un fiume, su un altro fiume. Una cresta mostrava uno scintillante gradino di scrith nudo dove la nave era di sicuro rimbalzata. Il canyon dritto come una freccia riprendeva più avanti, scrith orlato di lava schizzata. Seguirlo era facile. Correva in una foresta, una spiaggia di sabbia bianca, una lunga distesa di veldt… là… Un mucchio di danni, per un veicolo così piccolo.
Contro un’altra cresta giaceva un cilindro dall’elegante curvatura, piatto su un lato, senza cabine, oblò, interruzioni nella superficie riflettente, a parte un punto a un’estremità. Louis azionò lo zoom della piastra facciale.
— È una nave della ARM? — chiese Accolito. — O del Patriarcato? Così liscia, potrebbe essere dei burattinai. Ma loro usano scafi della General Products, no?
Ora si avvicinavano a parecchi mach. La sporgenza a un’estremità pareva un pungiglione d’ape. — Un serbatoio a perdere — disse Louis.
— Spiega — disse Hanuman.
— Non è una nave. È una parte di nave, contiene combustibile di scorta e si può buttare via. — Era furioso con se stesso e poi, a un tratto, euforico. — La nave è venuta giù in stasi. Quando il campo di stasi si è spento, avevano ancora una nave spaziale funzionante. — “Una nave spaziale funzionante!” pensò. “Continua a parlare.” — Staccano il serbatoio se vogliono avere maggiore agilità o portata. Direi che si preparavano a un combattimento ravvicinato.
— Merda — imprecò Hanuman. — Dobbiamo trovare quella nave. Te lo aspettavi?
— No. La Lying Bastard è un modello diverso. Una volta giù, eravamo bloccati. E ora?
— Le possibilità si suggeriscono da sole — disse Hanuman. — Primo, sono in collegamento con Armonista. Armonista, hai il parere di Louis. Dobbiamo aspettare che la nave torni a ricuperare il carburante? È una nave ARM, kzinti o altro? Dobbiamo negoziare o sfidarli?
— ARM — disse Louis. Gli Kzinti avrebbero marcato la loro proprietà. Pierin o Kdat o Trinoc non avrebbero sfidato Kzinti o umani; gli Kzinti li avrebbero riconosciuti. I burattinai non avrebbero sfidato nessuno. Gli Esterni non si sarebbero avvicinati così a una stella. — Potrebbe essere un altro ramo umano oppure banditi Kzinti o Trinoc… ma direi proprio ARM. Il serbatoio è piccolo, perciò stiamo cercando una nave piccola. Un caccia non porta combustibile ad antimateria. Energia immagazzinata in una batteria. Acqua per massa di reazione, perché è facile da immagazzinare e pompare. Potrebbero avere qualche arma ad antimateria. È sorprendente che una nave così piccola abbia un campo di stasi. Forse le NU stanno migliorando la loro costruzione.
Ogni parte di nave da guerra avrebbe avuto microcamere dappertutto. — Se non ci stanno guardando, potrebbero sempre registrarci. Allora, cosa saremo?
I piccoli ologrammi della testa dei suoi compagni rimasero inespressivi. Louis spiegò: — Siamo investigatori al lavoro per un difensore super intelligente che un tempo era solito mangiare cadaveri. Mette troppa paura. Ogni EL militare che sentisse una cosa del genere potrebbe spararci subito. Una nave ARM avrebbe registrazioni sulla natura dei difensori. Anche questo metterebbe paura. Allora, cosa vogliamo essere? Siamo uno Kzin e un umano e un difensore dei Sospesi. Non siamo del Patriarcato, fa paura anche quello. Non possiamo mostrare identificazione ARM…
— Ah — disse Hanuman. — Vuoi mentire.
— Concetto nuovo?
Accolito brontolò, insoddisfatto. Hanuman disse: — I riproduttori della mia specie non sono intelligenti. Io so pensare e parlare da meno di un falan. A chi mentirei? Ad Armonista?
“Un cane proverebbe a mentire al suo padrone umano” pensò Louis “ma in quanto a passarla liscia…” Replicò: — Non vogliamo che si trovino di fronte un difensore, no? Hanuman, ricordi come ti comportavi da riproduttore? Saresti in grado di farlo ancora?
— Vorresti che facessi la scimmietta da compagnia?
— Si.
— Stet. Se non posso parlare, non posso essere accusato di mentire. L’animale da compagnia di Accolito, presumo. E tu?
— Credo che Armonista abbia previsto questo sviluppo. Il nostro equipaggiamento è molto simile a quello che Nessus portò a bordo della Lying Bastard. Siamo il nuovo equipaggio di Ultimo. Con il burattinaio a guidare da distante, come al solito. Così si spiegherebbero le aviobici. Hanuman, qualche idea?
— Stiamo raccontando una storia. Meglio non far sapere che Louis Wu ha creato un difensore e gli ha dato la supervisione del Ringworld. Sembreresti troppo potente e troppo indifeso. Meglio anche non parlare di un sistema medico sperimentale basato sulla nanotecnologia. Fu rubato alle NU, anche se ottocento falan fa. Lo vorrebbero indietro.
— Non ci avevo nemmeno pensato. Bene, continuiamo a lavorarci. Accolito…
— Io sono orgoglioso di ciò che sono! E mi hanno insegnato a non mentire. Siamo al servizio di un padrone potente. Perché non ci limitiamo a chiedere ciò che vogliamo?
— Forse per questo Chmeee ti ha mandato da me. Accolito, quello è solo un caccia, ma la nave madre avrà di sicuro combustibile ad antimateria. Hanuman, quanti tappi a doppia x ha Armonista?
— Uno, completato in parte.
Ancora peggio, pensò Louis: il Ringworld non poteva permettersi un’altra esplosione di antimateria. — Accolito, sei figlio di Chmeee. Attieniti alla verità, per quanto possibile. Ma non parlare del Centro Manutenzione o di Armonista o dell’automed nanotecnologico di Carlos Wu. Tuo padre governa un pezzo della Mappa della Terra. Ultimo ti ha fatto un’offerta e tu sei scappato con lui anziché combattere di nuovo tuo padre. Sei il suo ostaggio, ma non lo sai.
— E come ho incontrato Louis Wu? — replicò lo Kzin.
— Ah… fin lì non ci sono arrivato.
— A terra — ordinò Hanuman. — Riempiremo i convertitori di cibo mentre aspettiamo il ritorno della nave. Louis, quanto dura un combattimento ravvicinato?
— Non molto. Qualche ora.
Toccarono terra fra alberi simili a denti di leone, grandi come sequoie. Louis ne aveva già visti da altre parti. Luce e rumore li avrebbero avvisati, se fosse arrivata una nave. Intanto smontarono, si stiracchiarono, si tolsero la tuta pressurizzata. Appena annusò l’aria, Accolito ululò e scattò all’inseguimento di qualcosa che gli altri non videro. Louis aprì il convertitore di cibo e caricò nella tramoggia erba e piantine. Hanuman lo imitò. Se il convertitore era copiato da quello che usavano trenta e passa anni prima, avrebbe elaborato vegetazione del luogo o carne d’animale, prodotto tavolette commestibili ed eliminato gli scarti. Presto avrebbe dovuto trovare una fonte di carne. Il congegno espulse una tavoletta.
— Taratura sbagliata — disse Hanuman. — Ecco. — Regolò un quadrante sul convertitore di Louis. — Quella era per me. Mangio frutta.
Louis staccò un pezzetto dalla tavoletta del difensore e assaggiò. — Buona, però. Anche noi mangiamo frutta.
A sorpresa fu preso dalla nostalgia. Era già stato lì, un territorio sconosciuto nell’immensità del Ringworld, e aveva diviso con Teela una tavoletta. Girò la testa perché Hanuman non vedesse che gli occhi gli si erano inumiditi. Ricordò Teela Brown.
Era alta e snella e camminava con la sicurezza di una centenaria, anche se aveva solo passato la trentina. Quando lui l’aveva vista per la prima volta, era vestita solo di una rete d’argento sulle pelle azzurra; capelli scarlatti, arancioni e neri, che fluivano verso l’alto. Più tardi avrebbe messo da parte lo stile dei terrestri mai stati nello spazio. Pelle chiara dei nordici, faccia ovale, grandi occhi castani, bocca piccola e seria; capelli ondulati e scuri, tagliati corti per stare nel casco della tuta. Mai un passo falso, mai una relazione sbagliata, mai una malattia o un incidente, mai coinvolgimenti in uno scandalo, mai una gaffe in pubblico, finché non aveva partecipato alla festa di compleanno di Louis Wu. Louis credeva ancora che Teela fosse un colpo di fortuna statistico. In una popolazione di decine di miliardi era di sicuro possibile trovare una come Teela Brown.