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Hanuman disse: — Armonista è più intelligente di te. Perché non lasciarlo fare? Tu l’hai fatto per secoli.

— Non sono ancora soddisfatta della sua idoneità. Devo parlargli.

L’aviobici era troppo pesante per le loro forze. Hanuman vi strisciò sotto. Il veicolo si sollevò e si raddrizzò da solo. Hanuman accese lo schermo olografico. Di sicuro Louis aveva spento la ricezione e lasciato accesa la trasmissione. Ma come nascondere il ritardo di risposta per non rivelare la posizione di Armonista?

Non c’era modo, concluse Hanuman. Disse apertamente: — Ora puoi parlare con Armonista. Lui non ci può vedere. Prevedi un ritardo di mezz’ora.

— È nel lato lontano dell’arco? Sarà penoso conversare. Stet, comincio. Armonista! — Ululò il suo vero nome, appreso da Hanuman. — Ti stai impicciando con il progetto base del Ringworld. Di sicuro hai supposto la mia esistenza. Chiamami… — Seguì un suono decisamente non musicale. — Risiedo nella Zona d’Isolamento. Louis Wu e il tuo pilota sono vivi. Louis Wu è ferito, ma in via di guarigione. Tratteniamo la detec Roxanny Gauthier, un’agente ARM, dei Mondi Globo. Lo Kzin Accolito è disperso. Presumo che sia da te. Voglio scambiare con te segreti e promesse. Ho da offrire una certa conoscenza della costruzione e della storia del Ringworld, più tutto ciò che riuscirò a sapere da Roxanny Gauthier. Vogliamo tutt’e due difendere la struttura da quella che Louis chiama la Guerra Periferica. Pare necessario sbrigarsi. Ti prego di rassicurarmi che puoi tappare un buco, se si dovesse verificare un’altra esplosione di antimateria. Rassicurami di poter battere in volo questi intrusi. Hanuman pare abile e sveglio, ma non è migliore dei suoi veicoli. Anche la mia discendenza diretta…

Esitò, poi riprese: — Devo indagare sullo stato della Mappa della Terra. Dimmi ciò che puoi. Ti passo Hanuman.

Hanuman parlottò a lungo. Meticolose descrizioni di Proserpina, Roxanny, la Gray Nurse e i militari ARM, la nave pesce luna, il volo dal muro del bordo, il continente sulla Mappa di Pak. I servi non del tutto nascosti di Proserpina… per quanto la lingua dei Ghoul fosse concisa, parlò a lungo. Quando smise, non fu perché interrotto da Proserpina. Aveva rivelato tutti i segreti di cui era a conoscenza e Proserpina non l’aveva ucciso per tappargli la bocca.

Proserpina scese dal sediolo dell’aviobici. — Come occupiamo il tempo?

— Pranzo.

— Bene.

Disposero sull’erba la frutta e vi aggiunsero la carcassa di donnola. Proserpina chiese: — Cosa pensi che facciano, i nostri ospiti?

Hanuman mangiò una mela nana. Citò una frase trovata nella libreria della Needle. — “Via la gatta, i topi ballano.” Hai lasciato loro una barca? Un velivolo? No? Allora tenteranno di raggiungere il palazzo di Penultimo.

— Non ha accessi — disse Proserpina.

— Neanche per te?

— Ho segnato su una mappa alcuni percorsi ipotetici, ma ritengo inaccettabile il rischio. Le invenzioni di Penultimo non sono cose che potrei sviluppare da sola. Hanuman, loro sono semplici riproduttori.

— Ci proveranno.

— Salve. Annoiato?

— Già.

— Come passi il tempo?

— Conto gli errori — disse Louis. “Eccone un altro” pensò. “I giovani non ricordano errori sufficienti.” Era davvero così? Non ricordava proprio. Era trascorso troppo tempo.

— Siamo ancora amici?

— Certo, perché non dovremmo?

Roxanny piegò di lato la testa e lo esaminò, in cerca di segni di sarcasmo. — Luis, devi perdonarmi d’averti sparato.

— D’accordo.

— Tanj, sei arrendevole. Potresti chiedermi perdono per Claus.

— Claus in pratica si è ucciso da solo — replicò Louis.

— Il tuo amico l’ha ucciso.

— Alla prima occasione. Stet, perché no? Un prigioniero ha il dovere di evadere. Quale follia ha indotto Claus a puntare la pistola contro uno Kzin?

— È la guerra.

— Chi l’ha dichiarata? Roxanny, chi ha deciso di imprigionarmi? Era facile raggirarmi e farmi fare un volo. In quel modo forse avresti avuto anche Accolito.

— E se avessi risposto no?

— Sei schizza? — chiese Louis, con curiosità genuina.

— Cosa?… No, al momento.

La ARM impiegava schizofrenici e paranoici. Lo sapevano tutti. Nella vita reale, qualsiasi automed poteva fornire prodotti chimici per mantenere sano di mente uno schizzo, ma nella ARM facevano a meno dei farmaci, se non altro per un po’ di tempo.

Louis non commentò. Roxanny lo guardò di sbieco. — È una cosa estremamente personale, no, Luis? Sono stata diagnosticata non schizza. Non mi sono arruolata nella ARM perché ero schizza, ma perché cercavo l’avventura.

— Ah.

— Ma posso farmi di psicomimetici. Non li prendo più, ma li usavo nell’addestramento. — Scrollò le spalle. — Vuoi fare una camminata?

— Non per altri due giorni non posso uscire da questo affare.

— Questo posto ti piacerà. È il giardino dell’Eden. Non c’è niente di nocivo e la Dea vi cammina. È appena andata via per un poco.

— Hai idea di dove sia andata?

— No. Perché ha preso con sé la piccola scimmia? La consideravo un animale da compagnia. Poi ho pensato che ha un odore di famiglia. Che ne pensi?

— Non di famiglia. Non più di te o di me.

Silenzio. Poi: — Luis, siamo amanti?

Louis sorrise. — In questo stato?

— Ho visto che ha spento il blocco nervoso. Senti molto male?

— Non molto. Un dolore sordo. — La guardò spogliarsi. A un tratto si sentì inerme. Si chiese come lei avrebbe reagito, se le avesse detto: “No”.

Roxanny gli accarezzò i piedi. — Senti niente?

— Sì.

Spostò le mani più in alto, un tocco in parte massaggio e in parte carezza, che diventava più leggero dove lui trasaliva di dolore. Il fremito d’eccitazione non sparì. Fra il popolo Giraffa, lui era stato troppo eccitato e frettoloso. Quando la vide salire sulla scatola di rianimazione, disse: — Se finisci con tutto il peso su di me, griderò come un pazzo.

— Nessuno sentirà, mio povero ragazzo. Ho mandato Wembleth a cercare qualcosa in grado di volare. Vediamo se suscito il tuo interesse. Luis, quanti anni hai?

— Duecento e…

— Seriamente. — Gli strinse le parti intime. — A volte sembri più vecchio. Sai cose che non dovresti sapere. — Si tenne sospesa su di lui e con i capezzoli gli sfiorò i peli del torace. — Come sai che nel Grande Oceano ci sono balene?

— Me lo disse mio padre. Dall’alto si scorge un notevole numero di particolari sott’acqua.

— Oh.

— Mi tratti come un ragazzino, Roxanny. Non sono sicuro che mi piaccia. Ma ora hai decisamente il comando.

— Ah, sì. Perciò vediamo quanto sono agile. — Con una certa destrezza si adattò al corpo di lui. — Ho superato i cinquanta, Luis. Questo automed è la mia fornitura di droga di vita per il futuro prevedibile.

— Be’, non saltare troppo forte o lo rovinerai.

Roxanny rise. Louis sentì l’increspatura nei forti muscoli ventrali di lei.