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— Sai, Roxanny, che la droga è ricavata dall’albero-di-vita?

— Cosa? No! Chi te l’ha detto?

— Proserpina. Considera le implicazioni. Se cinquecento anni fa le Nazioni Unite giocavano con l’albero-di-vita, che altro ne hanno fatto? Forse c’è un difensore a dirigere la ARM.

Lei sgranò gli occhi. — Non ci credo. Luis, i vertici della ARM sono tutti paranoidi schizofrenici! E non prendono le medicine! Non puoi…

— Continua a muoverti. Credevo fossero solo voci.

— Be’, lo dicono tutti. Non si lascerebbero mai governare da un difensore. Potrebbe impadronirsi della Terra!

— Ma se lasciassero in libertà un difensore, quello dominerebbe la ARM. E penserebbe come un paranoide schizofrenico, giusto? Roxanny, dovrei smettere di distrarti.

— Oh, sì che dovresti. Pensare alla ARM non è affatto divertente. Questo ti piace?

— Sì.

— Non soffri il solletico?

— Lo soffrivo un poco.

— Proprio per niente?

Louis ridacchiò. — No. Niente. — Molto tempo prima aveva messo sotto controllo il riflesso del solletico.

Errore.

L’aspetto di Armonista sullo schermo olografico era quello che Proserpina immaginava: mascelle allungate, faccia glabra, protuberanze agli angoli delle mascelle, narici piatte, zigomi sporgenti. Un Ghoul divenuto difensore.

Armonista parlò nella lingua dei Ghoul. Proserpina rimase perplessa solo per un momento. Gli eliografi avevano diffuso una lingua comune. Lei conosceva la lingua scritta dei Ghoul e una versione parlata nei pressi delle montagne di drenaggio. Aveva ascoltato Hanuman parlare allo schermo: era solo questione di pronuncia. — Corridore onnivoro nelle pianure? Sono stato a lungo curiosa su di te. La tua specie sopravvive nella Mappa della Terra, ma non senza alterazioni…

Proserpina ululò. Hanuman si era arrampicato su un albero, nascosto tra le fronde della cima, prima che la sua mente fosse del tutto coinvolta. Ma Proserpina era ancora davanti allo schermo olografico e Armonista continuava a parlare…

— Carnivori locali, Kzinti trapiantati, hanno fatto selezione fra gli ominidi locali per le caratteristiche che piacciono a loro. L’eccezione è un invasore giunto con la prima spedizione. Chmeee bada agli ominidi nel suo piccolo settore della Mappa, in modo che non si inselvatichiscano, e non mangia la loro carne né permette ai suoi servitori di fare loro del male. Potremmo risolvere facilmente il tuo problema affidando a Chmeee la Mappa della Terra. Potremmo trattare con lui tramite suo figlio o il suo alleato Louis Wu.

“La Guerra Periferica è un problema più difficile. Credo che dobbiamo incontrarci. Devi vedere il Centro Manutenzione e non posso lasciarti senza sorveglianza. Ciò che so di te mi porta a credere che tu non abbia imparato ad agire. Un simile grado di autocontrollo è raro in individui della tua specie. Credo che sarei al sicuro in tua presenza, se potessi offrire ragionevoli garanzie per la tua stessa sicurezza.

“Una garanzia che potresti accettare è la conoscenza di ciò che sono. Ci siamo evoluti come riproduttori intelligenti. Le varie mie specie sopravvivono come divoratori di cadaveri. Perciò normalmente riteniamo un male nuocere a qualsiasi razza. Dove altri ominidi vivono bene, lì viviamo bene anche noi. Le guerre non sono un bene, la battaglia è una scorpacciata seguita dalla carestia. La siccità non è un bene, perciò guidiamo i locali nella gestione dell’acqua e dei canali. I deserti non sono un bene, perciò guidiamo i locali a ripiantare. Insegniamo il controllo degli allagamenti e delle colture. Manteniamo le religioni, ma guidiamo i locali ad abbandonare pratiche poco pulite, guerre sante, sacrifici umani, cremazioni. Ci teniamo al corrente mediante eliografi azionati dalla gente del muro del bordo. Manteniamo il controllo demografico.

“Se non vedo motivo per nuocerti, non ti farò niente. Se desidero la tua amicizia, agirò a tuo favore. Impara da me ciò che puoi e decidi se venire a trovarmi. Invierò una catasta di servizio per un incontro con l’aviobici di Hanuman.”

La faccia di Armonista si dissolse. Lo sfondo rimase: spazio interstellare e strutture scheletriche nere in primo piano. Proserpina gridò: — Hanuman!

Hanuman scese dall’albero. Proserpina aveva stretto i braccioli del sediolo anteriore dell’aviobici fino a piegarli. — I miei discendenti sono divorati da grossi carnivori arancioni.

— Lo sapevi prima di ieri notte?

— Sapevo che la maggior parte del Ringworld non era sotto il mio controllo e mi era vietata. Non era il peggio che avevo immaginato, ma lo sapevo con il proencefalo, Hanuman, non con le ghiandole. Bene, cos’è una catasta di servizio?

— Piastre levitanti sormontate da un disco passatoio. Posso fare da guida nel sistema di dischi passatoio.

— Prima dovremmo pensare ai nostri ospiti. Prendi tu l’aviobici. Io porto a casa la nave magnetica. Devo fare una commissione.

Sera.

— Il rishathra è diverso — disse Louis. — Non senti la differenza?

— Ragazzo, in quello hai più esperienza di me — replicò Roxanny. — Almeno, così dici. Cosa facciamo per cena?

— Potresti andare a caccia.

— Mi sento pigra.

— Questo sistema fa tavolette di razioni?

Roxanny diede un’occhiata. — Solo minestra.

— Prendimene una tazza.

Roxanny digitò per due. — Luis, come entreresti in quella montagna?

— Non l’ho nemmeno vista. Ho solo sognato di camminare dritto, non di arrampicarmi su montagne artificiali. Cos’hai in mente?

— Ci serve un mezzo di trasporto. Anche sulla Terra le arcologie sono troppo estese per esplorarle a piedi. Poi mi preoccuperei della sicurezza. I difensori erano territoriali, si dice.

— Buona, questa roba.

Roxanny sorseggiò la minestra, densa e granulosa. — Te ne stufi presto.

— Pensa ai riproduttori.

— Cosa?

— Riproduttori. Pak che non sono divenuti difensori. Semplici scimmie, adulti e bambini. Possono correre a fianco di un’antilope e con un osso bitorzoluto colpirla sulla testa e non cadere. Forse proprio per mantenere l’equilibrio hanno un cervello grosso e complicato. Ma possono ancora arrampicarsi. Se in quel merdoso edificio ci sono trappole esplosive, saranno predisposte per lasciare in pace i riproduttori.

— Bene. A meno che i riproduttori non siano tenuti fuori da qualcosa come, non so, una recinzione?

— Dovremmo cercare una recinzione — convenne Louis. — Roxanny? Non andare da sola, d’accordo?

— Cos’è quello? — Luce all’esterno.

— Luci di navigazione di una aviobici.

Roxanny uscì a guardare. Rientrò tenendo per mano Hanuman. — Il difensore ha rimandato a casa l’aviobici.

— Ha il pilota automatico — disse Louis. — Può darsi che lei l’abbia regolato. Dov’è adesso?

Roxanny si strinse nelle spalle. — Nessuno a bordo, tranne la Bestia.

17. La cittadella di Penultimo

Il quarto giorno Roxanny gli disse di camminare.

— Ci vuole ancora un giorno — replicò Louis.

— Lo so, ma la diagnostica dice che sei quasi guarito. Vantaggi della gioventù, immagino. Luis, i soldati escono dall’automed quando devono combattere e al diavolo la diagnostica. Non ne patiscono.

Louis fu tentato, ma… — Che fretta c’è, Roxanny?

— Wembleth dice d’avere trovato una via d’ingresso.

— Ah.

— Abbiamo una aviobici. Non volerà, senza di te. Pare che Proserpina sia riuscita a farla volare in automatico, ma io non so farlo. E lei non è tornata…

— Dov’è Hanuman?

— Nella foresta a ingozzarsi di frutta, credo. Perché?

— Ha bisogno di qualcuno che badi a lui.

— No, non ne ha bisogno. Luis, non so che cosa fa il jolly, ma non starà via per sempre!