Era deluso di Ultimo. Aveva pilotato il destino di una specie i cui strumenti e cognizioni impoverivano quelli della razza umana. Perché non poteva muovere alcune migliaia di tonnellate di equipaggiamento medico? Avrebbe risparmiato a Louis considerevoli fastidi e due o tre ore di tempo.
Forse la fazione Sperimentalista nella Flotta di Mondi era più simile al Re Carnevale di New Orleans. Mettili in moto, ma tienili d’occhio. Fermali quando fanno qualcosa di eccessivamente costoso o pericoloso. A volte faranno qualcosa di buono…
Si stava distraendo. “Non avrai altra Proserpina fuori di me.” Di sicuro Proserpina aveva stabilito difese per evitare che un difensore manipolasse la sua nave. A meno che… Proserpina avrebbe davvero messo una trappola mortale per uno come Armonista, riconosciuto più brillante e pericoloso di lei stessa? La ritorsione a volte è finale.
E i protettori schiavi? Quel sediolo pareva modificato per adattarsi a un individuo dei Sospesi e poi riaggiustato per Proserpina. Di sicuro lei aveva lasciato pilotare la nave a Hanuman.
Futz! La nave non era difesa. Era essa stessa la difesa. Chi avrebbe osato rubare la nave di Proserpina? E questo era il punto: rischioso per Louis Wu era non fare niente. Regolò il sediolo e si sedette, si allacciò le cinture e decollò.
Alberi erano cresciuti nel merletto metallico della nave. Furono strappati. Louis portò la nave sopra l’atmosfera, poi la girò verso il muro del bordo. Il sole stava per ribollire? Si sarebbe bruciato gli occhi, se avesse guardato intensamente. Doveva esserci un modo per oscurare il vetro, no? E Armonista avrebbe messo in funzione la difesa meteore. Louis andò un po’ a zigzag e studiò i comandi. Questo? Non si limitava a oscurare la visuale, amplificava anche la luce. Louis lo scurì al massimo e alzò gli occhi.
Nel cielo si allungava sempre più la fiamma di una eruzione solare. Louis accelerò. Il terreno in basso divampò. Louis vide il raggio inseguitore e lo evitò, riuscì perfino a indirizzarlo un poco, in modo che mancasse una popolata montagna di drenaggio, e poi fu fuori del Ringworld, in caduta, in rallentamento, e sotto il pavimento del Ringworld. Doveva percorrere metà arco, trecento milioni di miglia. Ora il pericolo era costituito dalle navi aliene. Louis serpeggiò lungo la griglia magnetica, accelerò forte, udì il toc-toc di telecamere macromolecolari colpire il guscio della nave. La Guerra Periferica si sarebbe preso avventata sulle sue tracce.
Qualcosa lampeggiò nella parte inferiore del Ringworld. Louis zigzagò quasi in un altro lampo. Forse aveva iniziato di persona una guerra. Il sistema di riparazione meteore di Armonista aveva chiuso il Pugno-di-Dio. Louis invece salì intorno al bordo. Si diresse alla Mappa di Marte, distante poco più di mezzo milione di miglia. Il sole ribolliva di nuovo.
Una scintilla si avventò verso l’alto: un lancio da Olympus Mons. Louis fece scivolare la nave pesce luna sotto il sentiero del pacchetto meteorico, solo per un momento. Pensò che Armonista non avrebbe certo puntato da quella parte la difesa meteore. Rallentò, scese nel cratere e tenne librata la nave.
Strisciò per metà fuori della cabina e gridò: — Ultimo! Chiudilo!
Il coperchio del cratere cominciò a chiudersi. Louis si impegnò sui comandi della nave pesce luna. Il modulo di rianimazione dell’automed si alzò, ruotò a mezz’aria e si accomodò, un po’ a sbalzi, nello scomparto della Long Shot, Poi la Parete di Servizio, con la coda di cavi staccati. Poi altri componenti più piccoli. Poi la lancia di salvataggio. Poi un serbatoio che Louis aveva identificato in precedenza.
Il burattinaio stava gridando qualcosa. — … legato?
Louis sistemò il serbatoio insieme con il resto dell’automed. Portò giù la nave e uscì.
Ultimo giunse di corsa. — Come legherai quei componenti per evitare l’urto del decollo?
— Armonista usava un serbatoio di schiuma plastica. Mettiamolo in funzione e chiudiamo la nave, poi saliamo a bordo.
Il serbatoio spruzzava schiuma plastica, quando Louis chiuse il coperchio. Aveva preso senza commenti il sediolo di pilotaggio. Che diavolo, era costruito per esseri umani. Ultimo chiese: — Non dovremmo riaprire il cratere?
— Ultimo, proviamo qualcos’altro. — Mise in funzione il motore iperspaziale. La caverna scomparve. La nave QII si lanciò dritto in una bolla di colori.
Mappa della Terra. Poco dopo il crepuscolo, Accolito chiese udienza a Chmeee. Una guardia gli disse: — Va’ a giocare da un’altra parte, piccolo. Tuo padre è occupato. — E sogghignò.
— Ho un messaggio di Armonista.
— Nome bizzarro.
— Chmeee lo riconoscerà. Armonista che vive sotto la Mappa di Marte.
La guardia era annoiata e scherzò con Accolito ancora un poco. Poi entrò nella tenda. Quando tornò fuori, chiese: — Come ti è arrivato, il messaggio?
— C’erano lampi nelle montagne a tribordo.
Ebbe il permesso di entrare. Si mise bocconi davanti al padre, che chiese: — È lo stesso Armonista che vuole darmi la Mappa della Terra? Non ho avuto notizie, da quando hai trasmesso il suo messaggio.
— Dice che puoi prenderti la Mappa da solo, dopo che gli altri branchi saranno pazzi.
C’era silenzio: i cortigiani stavano attenti.
Chmeee chiese: — Pazzi? — e scrutò il figlio, la cui arrendevolezza pareva coprire un’acuta impazienza. — Spiegami, allora.
— Armonista ci consiglia di nasconderci dal cielo per due giorni interi. Dobbiamo stare sotto un tetto o una tenda, tutti noi, anche femmine e cuccioli. Dovremmo dormire, se possibile. Dobbiamo essere tutti al riparo, o bendati, prima che l’ombra riveli il sole.
— Così presto? Come faccio a provvedere?
Accolito rischiò un sogghigno. — Cosa direbbe Louis Wu?
— “Per questo ho la fetta più grossa.” Cosa accadrà al cielo?
— Non è precisato. Hai visto navi lasciare striature di luce nel cielo. Hai sentito parlare della Guerra Periferica. L’ho guardata nella Sala Difesa Meteore di Armonista. È precisato che Armonista porrà fine alla guerra.
Chmeee annuì. — Sei pronto a correre? Bene. — Alzò la voce. — A tutti i presenti. Ciascuno di voi è un emissario delle mie province lontane! Dividete il contenuto della mia cucina per nutrirvi. Andate dove vi mando. Tenete una benda pronta all’uso. Gli sciocchi diverranno ciechi o pazzi. Ciascuno di voi è più prezioso di coloro ai quali parlerete e sarà al coperto prima che passi il quadrato delle ombre. Stia nascosto due giorni o ne risponderà a me. Possiamo conquistare la Mappa della Terra, se vogliamo.
Il piccolo Kazarp guardava a bocca aperta il cielo. L’ombra aveva coperto il sole, ma i quadrati delle ombre brillavano come non aveva mai visto. A un certo punto alzò lo strumento e cominciò a suonare.
Sopra la musica udì un furtivo cambiamento di postura, troppo vicino per un estraneo, e disse: — Sapevo che eri qui.
— Non girarti. Sono diventato Vashneesht.
Suo padre, pensò Kazarp, era scomparso da diversi falan… e adesso era una creatura delle favole, terrificante e orribile. Non si girò. — Papà? Mamma lo sa?
— Devi dirglielo. Gentilmente. Poi dille che deve nascondersi dal cielo per due giorni. Anche tu. Per non impazzire. Diffondete la voce. Un cunicolo sarebbe meglio di un tetto. Dopo, bisognerà prendersi cura di un mucchio di gente impazzita e ci sarà un banchetto molto superiore di quanto la tua gente non desideri.
— Ti fermi?
— Non ora. Vi verrò a trovare appena possibile.
La cabina della Long Shot era in fondo alla sfera, fra quattro scarichi di motori a fusione. Spinta dal motore iperspaziale, la Long Shot volò a ritroso nell’ignoto. Louis la lanciò dritto giù, ad attraversare il pavimento del Ringworld, con un tocco di resistenza dovuto al denso scrith, e fuori nello spazio.