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Si fermò, mentre la sua mano stava per toccare la scatoletta, e si rese conto che i suoi movimenti dovevano sembrare quelli di un cospiratore, malgrado lui cercasse di non dare questa impressione.

— Sto per effettuare le due proiezioni contemporaneamente. Là dove i casi di amnesia nascosta e di mancato riconoscimento illusorio coincidono… voglio dire, dove si trova un amnesiaco nascosto che provoca il mancato riconoscimento illusorio da parte di un’altra, o di altre, persone… coincideranno anche i puntini; e voi sapete cosa accade quando luci gialle e viola si fondono. Vi ricordo che nei normali casi di amnesia non si hanno mancati riconoscimenti illusori… famiglia e amici si rendono conto della perdita di memoria della vittima, ma non lo accusano di essere un estraneo.

La sua mano si mosse. A parte qualche sfumatura gialla, i puntini che apparvero sulla carta erano tutti bianchi.

— Colori complementari — disse piano Clawly — il giallo ha assorbito tutto il viola. In alcuni casi un puntino viola ha incontrato un gruppo di puntini gialli… casi nei quali più persone sono state soggette a un mancato riconoscimento illusorio nei riguardi dello stesso amnesiaco nascosto. Tranne qualche puntino giallo… che quasi certamente corrisponde a casi di amnesia nascosta nei quali lo scopo della vittima è stato perfettamente raggiunto… i mancati riconoscimenti e le amnesie nascoste si rivelano come due manifestazioni dello stesso fenomeno sconosciuto.

Fece una pausa. La tensione aumentò, nella Sala del Cielo. Clawly proseguì: — È questo fenomeno sconosciuto, signori, che io ritengo una minaccia alla sicurezza del mondo, e che richiede le ricerche più immediate e accurate. Le conseguenze sono ovvie, benché sbalorditive.

Lo stato di tensione rimase, ma Conjerly, lentamente, si alzò in piedi. Il suo corpo robusto, l’ampio torace e la testa calva, i suoi lineamenti impassibili, creavano uno stridente contrasto di fronte alla persona di Clawly, dal volto nervoso, mobile e ironico.

La voce di Conjerly giunse come una frustata, l’ira evidente in essa diede maggior peso all’autorità di quell’uomo.

— È passato molto tempo dall’Alba della Civiltà, signori. Quasi tutti ormai pensavano che non sarebbe più stato necessario combattere con l’antico nemico della civiltà, la superstizione. Ma sono costretto, purtroppo, a concludere il contrario, dopo avere ascoltato, questo signore, al quale abbiamo accordato il privilegio di una udienza, che bellamente avanza teorie di possessione demoniaca per spiegare casi di amnesia e di mancato riconoscimento. — Fissò Clawly. — A meno che io non vi abbia del tutto frainteso.

Clawly scosse decisamente il capo.

— No. Sono convinto… posso dirlo chiaramente… che menti straniere stanno impadronendosi delle menti dei nostri cittadini, che esse stanno infiltrandosi sulla Terra, cercando di stabilire tra noi una testa di ponte. In quanto alla loro identità, alla loro natura e alla loro origine… non posso dare una risposta, ma solo ricordare che gli studi di Thorn sui paesaggi dei sogni mostrano un mondo stranamente simile al nostro, e stranamente distorto. Ma la segretezza di cui circondano gli invasori porta a concludere che il loro scopo sia ostile… o, perlomeno, equivoco. E non ho bisogno di ricordarle che, nell’era dell’energia subtronica, la presenza di un gruppo ostile, anche ridottissimo, può costituire una minaccia per la stessa esistenza della Terra.

Conjerly strinse il pugno, e lo riaprì lentamente. Quando parlò, sembrò recitare un atto di fede.

— Il materialismo è la nostra base, signori… la ferma convinzione secondo la quale qualsiasi fenomeno deve avere un’esistenza reale e una causa reale. Questo ha reso possibile la nostra tecnologia, e una capacità di comprensione della natura completa e chiara. Io sono di larghe vedute. Come tutti, sono disposto ad ascoltare nuove teorie in qualsiasi momento, e con grande interesse. Ma quando queste teorie rappresentano il risveglio delle superstizioni più antiche e più arretrate, quando questo signore cerca di spaventarci servendosi di incubi e di storie di spiriti maligni che rubano corpi umani, quando in base a queste prove ci chiede di istituire una gigantesca caccia alle streghe, quando suscita il vecchio spettro dell’energia subtronica scatenata senza controllo, quando si fa accompagnare da un collega… — fissò Thorn — che considera seriamente l’idea di fare una mappa del mondo dei sogni… allora, signori, affermo che se cediamo a simili suggerimenti, sarà meglio gettare da parte ogni traccia di materialismo e di razionalismo, e domandare, per l’avvenire, e per salvaguardare l’umanità, il parere di indovini e veggenti.

A quest’ultima parola, Clawly sobbalzò, e si riprese immediatamente. Non osò guardarsi intorno, per vedere se qualcuno aveva notato la cosa.

L’ira raggiunse il suo apice, nella voce di Conjerly.

— Immagino, signore, che i vostri investigatori andranno in giro con l’aconito per smascherare i lupi mannari, e con l’aglio per scacciare i vampiri, e croci e acquasanta per esorcizzare i demoni!

— Non avranno nulla, all’infuori di menti aperte — rispose tranquillamente Clawly.

Conjerly respirò in modo rumoroso, e il suo volto arrossì lievemente; fece una pausa per radunare le forze, deciso a lanciare un nuovo attacco ancor più feroce. Ma proprio in quel momento Tempelmar si alzò a sua volta. In un modo che pareva involontario, il suo gomito toccò il fianco di Conjerly.

— Non c’è alcuna necessità di litigare — disse con aria cordiale Tempelmar — sebbene le ipotesi dei nostri ospiti suonino piuttosto strane alle orecchie di persone temprate alla scuola del materialismo realistico. Malgrado ciò, il nostro dovere consiste nel proteggere il mondo da qualsiasi pericolo reale, per quanto possa apparire improbabile o remoto. E così, considerando le prove, non possiamo trascurare con leggerezza la teoria del nostro ospite, secondo la quale menti straniere starebbero impadronendosi di quelle degli abitanti della Terra… perlomeno, finché non saremo in grado di avanzare altre ipotesi.

— Sono state già avanzate altre ipotesi, sono state prese in considerazione, e scartate — disse duramente Clawly.

— Certo — convenne Tempelmar, con un sorriso — ma nel campo della scienza, questo è un processo che non termina mai, vero?

Sedette. Subito fu imitato da Conjerly. Clawly si rese conto, con rabbia, di avere avuto la peggio nel breve scontro… e il tranquillo scetticismo di Tempelmar aveva prodotto più danno dell’opposizione violenta di Conjerly, sebbene entrambi avessero parlato in maniera efficace. Avvertì che da quei due si sprigionava un’ondata di ostilità personale che ebbe il potere di sconcertarlo e opprimerlo. Per un istante, gli sembrarono due stranieri, nel senso più ampio della parola.

Si accorse di essere troppo solo. Poté leggere d’un tratto lo scetticismo su tutti i volti che lo circondavano. Shielding era il peggiore… la sua espressione divenne quella di un uomo che improvvisamente si accorge del trucco di un prestidigitatore che si è fatto passare per un vero mago. E Thorn, che avrebbe dovuto fiancheggiarlo moralmente, che avrebbe dovuto offrirgli sostegno, era immerso in chissà quale strano sogno.

Si rese conto che perfino nella sua mente stava nascendo uno sgradevole dubbio sulla verità delle cose che aveva affermato.

Poi avvenne una cosa completamente inattesa, che contribuì enormemente alla sua sconfitta. Thorn si alzò e, senza mormorare neppure una parola di scusa, abbandonò la sala. Si muoveva un po’ rigidamente, come un sonnambulo. Molte persone lo seguirono con lo sguardo, con curiosità. Conjerly annuì. Tempelmar sorrise.

Clawly notò la cosa. Si rianimò. Disse: — Ebbene, signori?