L’ascensore impiegò venticinque secondi ad arrivare al pianterreno, circa millecinquecento metri più in basso. Con quegli ascensori ad alta velocità non si aveva la sensazione del movimento, si provava solo un leggero senso di leggerezza.
Fallada rimase silenzioso, la testa bassa.
Quando uscirono dall’Istituto, l’aria dell’esterno li avvolse come acqua calda. Era primavera ma sembrava una giornata estiva. Gli uomini erano senza giacca, le donne sfoggiavano i nuovi vestiti alla moda: stoffa trasparente e biancheria variopinta. L’aria quasi festosa della gente rendeva difficile credere all’esistenza dei vampiri.
Il piccolo tassi a batterie era già in attesa. Altri andavano e venivano. Carlsen stava per chiudere lo sportello quando udì la voce del robot giornalaio gridare: — Novità sensazionali sulla “Stranger”! Ultime notizie! — Il cartello con la scritta al neon diceva: — Un astronauta descrive la “Mary Celeste” dello spazio!
Carlsen infilò una moneta nella macchina e prese una copia dell’“Evening Mail”.
Sulla prima pagina c’era la foto di Patricia Wolfson, la moglie del Comandante della “Vega”. La donna teneva due bambini per mano.
Nel tassi Fallada si protese in avanti cercando di leggere da sopra la spalliera. Carlsen disse: — Pare che Wolfson sia salito a bordo della “Stranger”.
Fallada tornò ad appoggiarsi allo schienale. — Leggete a voce alta, per favore.
Carlsen lesse: — Un’ora prima di ricevere l’ordine di sospendere l’esplorazione della “Stranger”, il Comandante Derek Wolfson è entrato con altri tre astronauti nella cabina di comando dell’astronave sconosciuta. Ce l’ha rivelato oggi in un’intervisa esclusiva Patricia Wolfson, moglie del Comandante. La signora Wolfson e i due bambini hanno passato cinque ore al centro comunicazioni della base lunare, e la moglie del Comandante ha potuto parlare con lui, che era a bordo della nave spaziale “Vega”, a oltre quattrocento milioni di chilometri di distanza. In un messaggio televisivo di otto minuti e mezzo, il capitano Wolfson ha descritto come la sua squadra era entrata nell’astronave misteriosa passando da un grande squarcio aperto nello scafo. Questo squarcio non esisteva ancora quando la “Stranger” è stata esplorata parzialmente per la prima volta lo scorso novembre dal capitano Carlsen, Comandante della “Hermes”, e dai suoi uomini. “Se quello squarcio fosse stato fatto qualche metro più in là”, ha dichiarato il Comandante Wolfson, “tutto il ponte di comando sarebbe stato distrutto”. Secondo il dottor Werner Hass, fisico della spedizione, gli strumenti della cabina di comando dimostrano che i costruttori della “Stranger” possedevano una tecnologia molto più avanzata di qualsiasi scienza tecnologica attualmente conosciuta sulla Terra. Il Comandante Wolfson ha detto inoltre che la cabina di comando non aveva riportato danni, ma che carte e mappe stellari erano sparse sul pavimento. “La cabina” ha detto il Comandante “sembrava che fosse stata abbandonata solo da mezz’ora.” Però non ha trovato tracce di esseri viventi. Wolfson ha detto a sua moglie che l’astronave abbandonata gli ricordava il mistero della “Mary Celeste”. I documenti trovati nella cabina sono stampati su fogli pesanti, simili a carta cerata. Questo di per sé potrebbe fornirci un indizio sulla galassia da cui l’astronave è partita. Wolfson e i suoi erano nella cabina di comando della “Stranger” già da un’ora, quando la “Vega” ha ricevuto dalla base lunare l’ordine di sospendere l’esplorazione del relitto a causa del pericolo di radiazioni. Il nostro corrispondente…
Carlsen piegò il giornale e lo passò sopra le spalle. — Tenete. Se volete continuare…
Fallada disse: — Mi chiedo chi gli abbia dato il permesso di iniziare l’esplorazione.
— Probabilmente nessuno. Wolfson non è tipo da aspettare permessi.
L’autista del tassi disse: — Meglio il mio, d’un lavoro…
Decisero che era meglio sospendere la conversazione. Restarono in silenzio, riflettendo. Carlsen ripensava agli splendidi dipinti sulle pareti della “Stranger” e alle immense colonne, e si chiedeva come avrebbe potuto descrivere quelle meraviglie a Fallada.
— La “Mary Celeste” dello spazio! — disse a un tratto Fallada. — Ci mancava quest’altra trovata giornalistica!
— Speriamo che non attacchi — commentò Carlsen.
Entrati a New Scotland Yard vennero riconosciuti dal sergente di servizio.
— Il Commissario vuole che andiate subito da lui — disse il poliziotto. — Conoscete la strada, vero?
Sir Percy Heseltine li stava aspettando. Indossava abiti civili, ma pareva che fosse in uniforme. Era alto, robusto e calvo.
— Percy, questo è il Comandante Carlsen — disse Fallada.
Il Commissario strinse con forza la mano di Carlsen. — Sono felice che siate venuto, Comandante. C’è un messaggio per voi. Ha chiamato Bukowsky, dell’Istituto Ricerche Spaziali, e vuole che vi mettiate subito in contatto con lui.
— Grazie. Da dove posso chiamarlo?
Heseltine gli indicò un teleschermo visibile da una porta aperta. — Usate quello della mia segreteria. Nell’ufficio non c’è nessuno.
Carlsen non si preoccupò di chiudere la porta. Intuiva che qualsiasi cosa Bukowsky gli avesse detto avrebbe riguardato tutti e tre.
Un minuto dopo arrivò la voce e l’immagine di Bukowsky. Sembrava preoccupato e irritato.
— Olaf, finalmente vi trovo. È un’ora che vi cerco.
— Ero con il dottor Fallada.
— Sì, l’ho saputo. Avete letto i giornali?
— Ho visto che il capitano Wolfson è stato sulla “Stranger”.
— Capitano! Potrà ritenersi fortunato se si ritroverà tenente! E quell’idiota di sua moglie… Non so come sia venuto in niente a Zelensky di farla entrare nella base lunare. E adesso, come se non bastasse, abbiamo un altro problema. Il Ministro dello Spazio mi ha appena detto che bisogna esplorare immediatamente la “Stranger” centimetro per centimetro.
— Ditegli di andare a farsi fottere.
— Ci penserò. Ma perché?
— Perché il dottor Fallada ritiene che i tre extraterrestri non siamo morti.
— Non sono morti? Cosa diavolo state dicendo? Li abbiamo visti, no?
In tono pacato Carlsen disse: — Io credo che il dottor Fallada abbia ragione.
Bukowsky rimase in silenzio con aria pensosa. Poi disse: — Che cosa ve lo fa pensare?
— Quello che ho visto oggi nel suo laboratorio. Se vedeste, sareste convinto anche voi.
— Ma se non sono morti, dove sono?
— Non lo so. Perché non lo chiedete al dottor Fallada? — Carlsen chiamò Fallada con un cenno. Lo scienziato si avvicinò e si mise in modo da venire inquadrato dalla telecamera.
— Salve, Bukowsky — disse. — Carlsen ha ragione. Possiamo parlare senza timore di essere ascoltati da altri?
— Nessun timore. Questo apparecchio ha una speciale schermatura. Dite dunque, come possono essere ancora vivi quegli extraterrestri? Intendete che possono esistere anche senza corpo?
— Per un certo periodo, sì.
Bukowsky chiese subito: — Come fate a saperlo?
— Deduzione.
— Volete spiegarvi meglio?
— Certo. Quando ho ascoltato la registrazione del rapporto fatto da Carlsen sul suo incontro con la ragazza, ho subito dubitato che fosse morta. Se era un soggetto dominante, come risulta dalle parole del capitano, avrebbe dato filo da torcere a qualsiasi maniaco sessuale. — Dal teleschermo Bukowsky fece un cenno d’assenso. Evidentemente aveva pensato la stessa cosa. — Mi sono chiesto allora se la ragazza non avesse attirato un uomo nel parco e non si fosse in qualche modo impossessata del suo corpo. Ho fatto quindi un paio di prove sul suo corpo per vedere se il campo vitale era ancora intatto. Non era così. Non mancava completamente, come nel caso di Seth Adams, ma era molto basso, basso in maniera anormale. Questo mi ha fatto avanzare l’ipotesi che la ragazza fosse ancora viva e nel corpo di un uomo. Ma c’era il problema di quello che era successo a Clapperton. Ne siete al corrente? — Bukowsky fece segno di sì. — Bene. Come sapete, Clapperton è scomparso circa mezz’ora dopo la fuga della ragazza dall’Istituto Spaziale, cioè più o meno nello stesso momento in cui all’Istituto si è scoperto che gli altri due alieni erano morti. Clapperton è stato visto l’ultima volta in Hyde Park, con una donna che dalla descrizione potrebbe essere stata l’extraterrestre. Ma tendo a escludere che il corpo di Clapperton interessasse lei direttamente, infatti la ragazza è stata vista in giro diverse ore più tardi. Secondo me, voleva il corpo di Clapperton per uno degli altri due.