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«Poi Cal non è riuscito a far partire la macchina, perchè la messa in moto funzionava come se le batterie fossero scariche. Ma i fari funzionavano. Allora ha cominciato a lavorare intorno al motore con una torcia elettrica. Alla fine ha trovato un filo che si era staccato, lo ha rimesso a posto e tutto allora è andato bene. Ma dice che la riparazione ha richiesto dai quindici ai venti minuti e che in quel lasso di tempo nessun altro è uscito dal Filone, e tanto lui quanto la moglie sono sicuri che nessuna macchina è passata sulla strada, né verso la città né verso la periferia.»

«Amy poteva coprire quel tragitto in dieci minuti,» dissi. «In questo modo è certo, o quasi certo, che è arrivata a casa sola, a piedi.»

«Già, e che Cal e sua moglie sono stati gli ultimi a vederla viva. Assassino escluso, naturalmente.»

Si diresse verso la porta, ma, prima di raggiungerla, fece schioccare le dita e si voltò. «Oh, un’altra cosa più importante che dovete sapere, se chiama il coroner e gli parlate. Le noccioline. Ci sono moltissimi testimoni su questo particolare. Poco prima di uscire, mentre beveva l’ultimo bicchiere, Amy ha preso al banco un sacchetto di noccioline e le ha mangiate. Buona parte almeno, perchè ha diviso il sacchetto con la moglie di Cal.»

Rimasi perplesso. «Si tratta di un particolare importante?»

«Il coroner avrà così un punto abbastanza sicuro per stabilire l’ora della morte. Sappiamo a che ora le ha mangiate, e lui può dedurre quanto tempo era trascorso da allora quando è morta. Lo può capire studiando fino a che punto erano state digerite.»

«Sa di dover osservare questo particolare?»

«Certo. Lo abbiamo saputo quando lo sceriffo era ancora qui, e lo sceriffo ha detto che doveva assolutamente ricordarsi di avvertire il perito settore.»

Raggiunse la porta, e l’aveva aperta a metà quando tornò a voltarsi. «Oh, un’altra cosa ancora, nel caso che riceviate la telefonata da Douglas. I funerali avranno luogo qui.»

«Devo chiedere di rimandare il cadavere?»

«No, dite semplicemente di tenerlo in consegna.» Sogghignò. «Quando si è pubblici ufficiali, figliolo, si impara a non far pagare ai contribuenti ciò che può essere sistemato altrimenti. Manderemo Murcheson con il suo autocarro a Douglas a ritirare il cadavere, e anche questo viaggio figurerà sul conto. Arrivederci.»

Questa volta uscì davvero. La porta si chiuse alle sue spalle.

Se n’era andato da pochi secondi soltanto quando squillò il telefono. Avrei potuto richiamarlo, ma mi divertiva l’idea di sbrigare le funzioni di capo della polizia e preferii non farne nulla. Girai attorno alla scrivania, mi misi a sedere sulla poltrona girevole e sollevai il ricevitore. Dissi: «Ufficio di polizia di Mayville.»

«Una chiamata da Seattle, pagamento in arrivo. C’è il capo McNulty?»

«Non c’è,» risposi. «Ma mi ha autorizzato a ricevere la telefonata per suo conto. Passatemi Seattle, prego.»

11

Pochi secondi dopo una voce maschile disse: «Parla il tenente Graves della polizia di Seattle. In base a quanto ci avete richiesto, abbiamo condotto una piccola indagine su John Waggoner ed abbiamo parlato con lui. Siete pronto?»

«Prontissimo.» Poi ricordai che era una telefonata con pagamento in arrivo e pensai che sarebbe stato opportuno seguire l’esempio di McNulty e risparmiare il denaro dei contribuenti. Dissi: «Ma, dopo aver parlato con voi, Waggoner ci ha telefonato e ci ha ripetuto tutte le informazioni che probabilmente ha dato a voi a proposito della sua ex moglie e dei loro rispettivi rapporti. Forse ci ha detto qualcosa di più, perchè ci ha intrattenuto piuttosto a lungo. In ogni modo, riferiteci quello che avete saputo sul suo conto.»

«Bene.» Parlava con voce decisa; forse si era reso conto anche lui che si trattava di una intercomunale. Affrontò l’argomento senza tanti preamboli: «Primo: il suo alibi per mercoledì è inattaccabile; non è possibile che si trovasse nell’Arizona. Era a Portland, per un congresso, ed ha tenuto una prolusione, come era stabilito dal programma.»

«Già,» feci. «Continuate.»

«Si interessa di proprietà immobiliari, ha un ufficio in centro e stipendia una dozzina circa di persone, per la maggior parte piazzisti. È solido dal punto di vista finanziario, gode di un eccellente credito ed ha fama di grande correttezza. Denuncia un reddito di venticinquemila all’anno, ma è molto probabile che si avvicini ai cinquanta. Questo in base alla denuncia fiscale, bene inteso. È membro ed ex presidente dell’Old Seattle Club, membro della Camera di Commercio di Seattle, membro del consiglio di amministrazione di…»

«Basta,» lo interruppi. «Mi state spezzando il cuore.» Mi sentivo abbattuto; metaforicamente, avevo buttato dalla finestra dell’ufficio di polizia la mia prima ipotesi: nessuno sarebbe stato così pazzo da ingaggiare un sicario per risparmiare una percentuale così piccola del proprio reddito come quella che Waggoner pagava ad Amy per gli alimenti, anche se si voleva ammettere che non fosse onesto e rispettabile. «Non ci occorrono ulteriori informazioni su Waggoner. McNulty vi ha per caso chiesto di controllare qualcosa d’altro?»

«Ci aveva chiesto di raccogliere ogni informazione possibile a proposito di Amy Waggoner. I risultati non sono molto brillanti. Niente precedenti penali salvo due fermi per ubriachezza, ed uno perchè sorpresa a guidare in stato di ubriachezza. E la versione che Waggoner ha dato del loro incontro corrisponde: abbiamo telefonato al locale notturno dove ci aveva detto che lavorava come guardarobiera, e il proprietario la ricorda. Ci ha riferito che la ragazza ha lavorato da lui per qualche mese e poi si è licenziata perchè si sposava. Se gli aveva detto la verità, era quello il suo primo posto a Seattle. Era appena arrivata lì. Se gli ha detto da dove veniva, non lo ricorda. Questo è tutto. A meno che non ci sia qualche altro aspetto della situazione che desiderate controllare.»

«Non credo. Mi sembra che sia più che sufficiente, e grazie mille. Se affiorerà qualcosa d’altro che riguarda Seattle, il capo McNulty vi richiamerà.»

Strappai un foglio dal blocco sulla scrivania di McNulty e, mentre avevo ancora tutto ben chiaro in mente, scrissi quanto mi era stato riferito.

Avevo appena finito e stavo rileggendo per essere ben sicuro di non aver dimenticato niente quando la porta si aprì e comparve Willie Zenkovich.

Parve sorpreso di vedermi al posto di McNulty, ed io gli sorrisi. Dissi: «Salve, Willie. Per il momento, sono io il capo della polizia di Mayville. Che cosa posso fare per voi?»

«Dov’è Mac?»

«È andato a buttare giù un boccone. Sarà di ritorno fra una ventina di minuti.»

«Oh! Intendete costituirvi per aver contravvenuto alla legge ieri sera?»

«No, ma non mi ci riproverò, certo. Davvero, Willie, è stata una scossa straordinaria, e non rimpiango certo di averla provata, ma non voglio più nemmeno sentirne parlare.»

«Anch’io. Ero sincero quando ho detto che sarebbe stala la mia ultima.»

«E grazie per aver smontato quella mia pazza idea di andare a Naco.»

«De nada amigo. Statemi a sentire, non posso aspettare Mac per venti minuti. Ma ho un’idea, e ne parlerò con voi e poi voi gliela riferirete. D’accordo?»

«Certo. Qualcosa che riguarda la morte di Amy?»

«Non la morte, ma Amy sì. Per quello che ne sappiamo, è morta senza un soldo, ma penso che dovrebbe avere funerale e il resto, che non si può permettere venga trasportata in qualche modo in un campo comune. Avevo pensato di indire una sottoscrizione, e, se Mac vuole che me ne interessi io, sono pronto ad accettare, e aprirò l’elenco con un venti. Posso abbordare tutti quelli che la conoscevano al Filone, e…»

«Niente da fare, Willie,» lo interruppi. «L’idea è molto gentile, e anch’io avrei partecipato, ma ormai è inutile.» E gli dissi dell’offerta di Waggoner di pagare i funerali.