Выбрать главу

— Non riesco ancora a capire…

— Manny Burns era uno dei quattro operatori originali che hanno programmato… pardon, «insegnato» al Boia.

Il silenzio si prolungò, pesante e teso.

— Coincidenza…? — chiesi infine.

— Il mio cliente non ne è convinto.

— Chi è il tuo cliente?

— Uno dei tre membri rimasti del gruppo di addestramento. È convinto che il Boia sia ritornato sulla Terra per uccidere quelli che furono i suoi operatori.

— Ha fatto conoscere le sue paure ai suoi vecchi dirigenti?

— No.

— Perché no?

— Perché dovrebbe dir loro i motivi della sua paura.

— Vale a dire…?

— Non ha voluto dirli nemmeno a me.

— Come si aspetta che tu svolga un lavoro adeguato con queste premesse?

— Mi ha detto che cosa considera un lavoro adeguato. Vuole che siano fatte due cose, nessuna delle quali richiede una conoscenza completa del caso. Vuole avere ottime guardie del corpo, e desidera che il Boia venga trovato e messo sotto controllo. Mi sono già occupato della prima parte.

— E vuoi che io intervenga per la seconda?

— Esatto. Hai confermato la mia opinione: sei l’uomo ideale per un lavoro del genere.

— Capisco. Ti rendi conto che se Boia è realmente senziente si tratta di una cosa simile all’omicidio? Se non lo è, si tratterà solo della distruzione di una costosa proprietà governativa.

— Come lo consideri?

— Lo considero un lavoro — dissi.

— Lo assumerai?

— Ho bisogno di altri dati prima di decidere. Tra l’altro, chi è il tuo cliente? Chi sono gli altri operatori? Dove vivono? Che cosa fanno? Che cosa…

Alzò una mano.

— Primo — disse. — L’onorevole Jesse Brockden, Senatore Anziano del Wisconsis, è il nostro cliente. Confidenzialmente, non è neanche il caso di dirlo.

Annuii. — Ricordo che è stato implicato con il programma spaziale prima di dedicarsi alla politica. Non ne so molto, però. Potrebbe ottenere la protezione governativa così facilmente…

— Per ottenerla, evidentemente, dovrebbe dire cose di cui non vuole parlare. Forse potrebbero troncare la sua carriera. Semplicemente non lo so. Non vuole. Vuole noi.

Annuii di nuovo.

— E gli altri? Ci vogliono anche loro?

— Esattamente l’opposto. Non concordano affatto con le preoccupazioni di Brockden. Sembra pensino che sia una specie di paranoico.

— Fino a che punto si sono tenuti in contatto in questi giorni?

— Vivono in parti diverse del paese e non si vedono da anni. Sono stati occasionalmente in contatto, però.

— Una base un po’ vaga per una diagnosi, allora.

— Uno di loro è uno psichiatra.

— Oh. Quale?

— Si chiama Leila Thackery. Vive a St. Louis. Lavora all’Ospedale Statale locale.

— Nessuno di loro ha consultato qualche autorità allora… né federale né locale?

— Esatto. Brockden ha contattato tutti e due quando ha avuto notizie del Boia. Era a Washington, ha cercato di raggiungerli; nel frattempo ha saputo della morte di Burns. Ha contattato me, poi ha tentato di convincere gli altri ad accettare la protezione della mia gente. Loro non si sono dichiarati disposti. Quando le ho parlato, la dottoressa Thackery ha sottolineato, abbastanza correttamente, che Brockden è un uomo molto malato.

— Cosa ha?

— Cancro. Alla spina dorsale. Incurabile. Mi ha perfino detto che pensa di avere circa sei mesi per concludere quella che considera una legge molto importante… il nuovo atto di riabilitazione criminale. Ammetto che mi ha dato un po’ l’impressione del paranoico quando gli ho parlato. Ma, diavolo! Chi non lo sarebbe? La dottoressa Thackery generalizza la situazione, però, e non vede l’assassinio di Burns collegato al Boia. Pensa che si sia trattato di un ladruncolo convenzionale; un ladro che si è lasciato cogliere dal panico, eccetera.

— Non ha paura del Boia?

— Ha detto che si trova in una posizione migliore di chiunque altro per comprenderne i processi mentali, e che la cosa non la interessa particolarmente.

— E l’altro operatore?

— Ha detto che la dottoressa Thackerry può conoscere la sua mente meglio di chiunque altro, ma che lui conosce il suo cervello, e neanche lui si preoccupa.

— Cosa intende dire?

— David Fentris è un ingegnere… elettronica, cibernetica. Ha partecipato direttamente alla progettazione del Boia.

Mi alzai in piedi e preparai un altro caffè. Non che ne sentissi particolarmente l’esigenza, ma quel nome mi aveva un po’ preoccupato. Avevo conosciuto David Fentris, avevo lavorato con lui. Ed avevamo collaborato al programma spaziale.

Aveva quindici anni più di me, quando lavoravamo insieme per il progetto della Banca dei Dati. E quando la maggior parte di noi aveva cominciato ad avere secondi fini con il procedere delle cose, Dave non era mai stato animato da altro che da grande entusiasmo. Il grosso problema, naturalmente, era questo: mi avrebbe riconosciuto? È vero, il mio aspetto era stato modificato, la mia personalità speravo fosse maturata, le mie abitudini si erano trasformate moltissimo. Ma sarebbe stato sufficiente, se il lavoro mi avesse portato ad incontrarlo? Quella mente acutissima poteva elaborare moltissime cose con una minima quantità di dati.

— Dove vive? — chiesi.

— Memphis. E qual è il problema?

— Sto solo cercando di inquadrare la situazione — dissi. — Il Senatore Brockden è ancora a Washington?

— No. È tornato nel Wisconsis ed attualmente si trova nella parte settentrionale dello stato. Quattro miei uomini sono con lui.

— Capisco.

Versai il caffè e mi risedetti. Quel lavoro non mi piaceva, e avevo deciso di non accettarlo. Non volevo però dare a Don un semplice «No». I suoi incarichi erano diventati una parte molto importante della mia vita. Ovviamente per lui la cosa era importante, e voleva che ci pensassi io. Decisi di cercare i punti deboli della situazione, di trovare un qualche sistema per ridurlo al semplice lavoro di guardia del corpo già in atto.

— Non sembra strano — dissi — che Brockden sia il solo a temere il Boia?

— Sì.

— … e che non dia motivi?

— Vero.

— … oltre alla sua condizione fisica e agli effetti che può avere sulla sua mente.

— Non ho dubbi sul fatto che sia nevrotico — disse Don. — Guarda qui.

Prese il cappotto, tolse di tasca un blocco di fogli, ne scelse uno e me lo diede.

Era un foglio intestato del Congresso, con un messaggio scribacchiato sopra. «Don» diceva «Devo vedervi. Il mostro di Frankenstein è appena tornato da dove l’abbiamo esiliato e mi sta cercando. Tutto il fottuto universo mi sta dando la caccia. Mi chiami tra le 8 e le 10… Jess.»

Annuii, feci per restituirglielo, esitai un attimo, poi glielo diedi. Che maledetto affare!

Bevvi una tazza di caffè. Pensavo che da tempo avevo perso la speranza in cose del genere, ma avevo notato qualcosa che mi creava immediatamente dei problemi. Nel margine del foglio intestato, dove vengono elencate quel tipo di cose, avevo notato che Jesse Brockden faceva parte del comitato per la revisione del programma della Banca Centrale dei Dati. Ricordai che si supponeva che quel comitato dovesse lavorare su una serie di riforme raccomandate. Sul momento, non riuscivo a ricordare la posizione di Brockden nei problemi implicati, ma… oh, diavolo! La cosa era troppo grandiosa per poter essere alterata in maniera significativa proprio adesso… Ma era quello il solo mostro di Frankenstein che mi preoccupava realmente, e c’era pur sempre la possibilità… D’altra parte… diavolo, ancora! E se l’avessi lasciato morire pur avendo la possibilità di salvarlo, e fosse stato proprio lui a…?