Shirl rimise a posto l’alimentatore e chiuse il coperchio. — Sono sicura che il comitato vuole restare anonimo.
— Se di comitato si tratta — dissi. — I comitati sono assolutamente incapaci di mantenere i segreti, e invece perfino la dottoressa Turnbull non è riuscita a scoprire niente. Secondo me, si tratta di una sola persona.
— Una persona molto ricca — disse Shirl. Non aveva più la raucedine.
— Giusto. Una persona con una circostanziata predisposizione alla ricchezza, che pensa con la sua testa e vuole che anche altri pensino con la loro. Quando ha smesso di fumare?
— Flip mi ha convertito. Brutta abitudine. Dannosa per la salute.
— Uhm. Una persona estremamente competente…
— A proposito di competenza, ha già incontrato la sostituta di Flip? Appena l’avrà conosciuta, sarà felice di non lavorare più qui. Pensavo fosse impossibile assumere una persona peggiore di Flip, ma Grancapo ci è riuscito.
— Una persona estremamente competente — ripetei, guardandola negli occhi — che viaggia per il paese, come Diogene, cercando scienziati con circostanziata predisposizione a importanti conquiste scientifiche. Una persona di cui nessuno sospetterebbe mai.
— Teoria interessante — disse Shirl, col tono di chi vuole accantonare la discussione. Centrò il foglio sulla lastra di vetro. — Cosa vorrebbe dirle? Se la persona in questione, uomo o donna, mantiene l’incognito, probabilmente non vuole essere ringraziato, o ringraziata. — Premette un pulsante e iniziò ad abbassare il coperchio.
— Oh, non l’avrei ringraziata. Le avrei detto che sta prendendo le cose in un verso completamente sbagliato.
La luce della fotocopiatrice ci abbagliò. Shirl batté le palpebre. — Vuol dire che quelli del Niebnitz hanno scelto i vincitori sbagliati?
— Non si tratta delle persone scelte. Si tratta del premio in sé. Con un milione di dollari, lo scienziato può lasciare l’impiego, attrezzarsi un laboratorio tutto suo e continuare il lavoro in santa pace e assoluta tranquillità.
— Ed è una brutta cosa?
— Forse. Guardi Einstein. Scoprì la relatività mentre lavorava in un piccolo locale dell’ufficio brevetti, pieno di carte e di cianfrusaglie. Quando provò a lavorare a casa, fu ancora peggio. Biancheria appesa ad asciugare dappertutto, un bambino che gli strillava sulle ginocchia, la prima moglie che lo riempiva di improperi.
— E le sembrano condizioni di lavoro ideali?
— Forse. E se il frastuono e il bucato steso ad asciugare in casa e la mancanza di spazio, anziché essere impedimenti, si combinassero per creare una situazione in cui nuove idee possono agglomerarsi? — Alzai due dita. — Solo due vincitori del Niebnitz Grant hanno fatto in seguito importanti scoperte. Perché?
— Le scoperte scientifiche non avvengono su ordinazione. Richiedono lunghi anni di accurato lavoro…
— E fortuna. E serendipità. Un colpo di vento che spinge le zampe della rana di Galvani contro una ringhiera e chiude un circuito, una mano che si frappone ai raggi catodici, una mela che cade. Fleming. Penzias e Wilson. Kekulé. Le conquiste scientifiche implicano che qualcuno colleghi idee che in precedenza nessuno aveva pensato di collegare, che veda legami che mai nessuno prima aveva visto. I sistemi caotici creano iterazioni di feedback che tendono a disperdere gli elementi del sistema, a spostarli in modo da avvicinarli a elementi con cui non erano mai venuti in contatto. I sistemi caotici tendono a diventare sempre più caotici, ma non sempre. A volte si ristabilizzano su un nuovo livello di ordine.
— Archimede — disse Shirl.
— E Poincaré. E Roentgen. Le loro idee nacquero tutte da situazioni caotiche, non da pace e tranquillità. E se si potesse indurre una situazione caotica, anziché limitarsi ad aspettare che si verifichi… È solo un’idea, ma giustifica il fatto che decine di scienziati abbiano potuto fare esperimenti con gas che emettevano scariche elettriche e non abbiano mai scoperto i raggi X. Giustifica il fatto che tante scoperte siano dovute a scienziati che lavoravano fuori del proprio campo. Ed è questo il motivo per cui lei ha specificato “circostanziata predisposizione”, per cui sceglie persone che lavorano fuori del proprio campo: sa come vanno le cose, anche se ne ignora i motivi. Naturalmente è solo un’idea. Ma si adatta alla teoria di Bennett sull’effetto guida. Mi serviranno un mucchio di altri dati e…
Shirl mi rivolse un sorriso niente affatto stiracchiato. — E lei pensa ancora che prenda le cose per il verso sbagliato? — disse. Si chinò a togliere una fotocopia dalla macchina. — Teoria interessante. — Prese un pacco di fogli. — Se mai mi imbatterò in chi assegna i Niebnitz, gliela riferirò di certo. — Si mosse verso la porta.
— Addio — dissi, e la baciai sulla guancia rugosa.
— E questo per cosa sarebbe? — brontolò Shirl, strofinandosi la guancia.
— Per avere aggiustato la fotocopiatrice — dissi. — Oh, a proposito — le gridai dietro — da chi prende il nome, il Niebnitz Grant?
— Alfred Taylor Niebnitz — rispose Shirl senza girarsi. — Il mio professore di fisica delle superiori.
TAVOLETTA OUIJA (1917 – 18)
Moda di gioco parapsicologo che servirebbe a predire il futuro. I giocatori spingono una planchette su una tavoletta con lettere e numeri, decifrando delle risposte a loro domande. Ebbe origine nel Maryland negli anni 1880 a opera di C.W. Kennard o di William e Isaac Fuld, oppure in Europa negli anni 1850, ma non divenne una moda finché l’America non entrò nella Prima guerra mondiale. Ricorre ogni volta che c’è una guerra. Popolare durante la Seconda Guerra Mondiale e durante il conflitto coreano. Raggiunse il più alto numero di vendite nel 1966-67, durante la guerra nel Vietnam.
Una teoria vale solo quanto la sua capacità di predire comportamenti. Mendeleev predisse che i vuoti nella tavola periodica sarebbero stati colmati da elementi con peso atomico e proprietà ben precisi. Le successive scoperte del gallio, dello scandio e del germanio confermarono la sua predizione. La teoria della relatività di Einstein predisse correttamente la deviazione della luce a opera del sole, sperimentata nell’eclisse del 1919. La teoria della deriva continentale di Wegener fu confermata da fossili e da fotografie scattate da satelliti. E la penicillina di Fleming salvò la vita a Winston Churchill nella Seconda guerra mondiale.
La teoria della guida nei sistemi caotici è solo una teoria, e Ben e io siamo ancora ai primi stadi della ricerca. Ma sono disposta ad azzardare alcune previsioni.
La HiTek cambierà acronimi almeno due volte nel prossimo anno, stabilirà un codice di abbigliamento e farà sì che il personale si tenga per mano e coltivi le proprie interiorità.
La dottoressa Turnbull passerà tutto il prossimo anno nel tentativo di valutare il Niebnitz Grant, senza successo. La scienza non funziona a quel modo.
Prevedo un certo numero di nuove mode che avranno origine a Prescott, Arizona, o Albuquerque o Fort Worth. Boulder, Seattle e Los Angeles cesseranno a poco a poco di dar vita a nuove mode. Il marchio sulla fronte andrà forte; il filo interdentale e i capelli corti, in particolare la permanente Marcel, faranno ritorno.
Per le mode spirituali, gli angeli saranno out e le fate saranno in… soprattutto le fate madrine, che in fin dei conti esistono davvero. Gli esperti di merchandising faranno in breve tempo un sacco di soldi sfruttando questa moda, ma poi perderanno anche la camicia nel tentativo di anticipare la successiva.
Predico un brusco declino dell’allevamento di pecore, un incremento dei matrimoni e nessun cambiamento negli annunci personali. Il dessert di moda questo autunno sarà la torta capovolta all’ananas.