— Ecco come Lilian Foster entrò nel Mondo del Cambio, con i suoi incubi scolpiti nell’acciaio, la sua fretta mortale e i suoi indugi ancora più terribili. Ero più viva di quanto non lo fossi mai stata prima, ma era il tipo di vitalità che potrebbe venir data a un cadavere da una serie ininterrotta di scariche elettriche, e io non riuscivo a trovare il minimo scopo o la minima speranza, e Bruce Marchant mi pareva più lontano che mai.
“E poi, poche ore fa, un Soldato in uniforme nera entrò dalla Porta e io pensai: Non può certo essere lui, ma assomiglia in modo straordinario alle sue fotografie, e poi mi parve che qualcuno pronunciasse il nome “Bruce’, e infine lui si mise a gridare, come per annunciarlo a tutto il mondo, che era Bruce Marchant, e io compresi che c’è una Resurrezione dopo la Resurrezione, una vera resurrezione. Oh Bruce…”
Lo guardò, e Bruce piangeva e sorrideva nello stesso tempo, e tutta la bellezza della gioventù era ritornata sul viso di Lili, e io pensai: “Dev’essere un Vento del Cambio, ma questo è impossibile. Affronta la situazione senza fingere, Greta… c’è davvero qualcosa che opera miracoli ancor più grandi di quelli del Cambio”.
Lili continuò: — E poi i Venti del Cambio cessarono quando i Serpenti fecero svanire il Mantenitore o le ragazze Fantasma lo Introvertirono e ragazze e Mantenitore sparirono in modo così rapido e silenzioso che nessuno le vide, neppure Bruce… queste sono le spiegazioni più ragionevoli che riesco a trovare, e immagino che una di esse sia quella vera. Comunque, sia come sia, i Venti del Cambio cessarono, e il mio passato e perfino i miei due futuri diventarono qualcosa che potevo sopportare facilmente, perché ho trovato qualcuno che mi aiuterà a sopportarli, e perché finalmente ho davanti a me un vero futuro, un futuro che non conosco e che creerò vivendolo. Oh, ma non capite che ciascuno di noi, adesso, ha la stessa grande occasione?
— Un urrah per le suffragette di Sidney Lessingham e il Sindacato del Mondo del Cambio! — esclamò Erich. — Beau, per favore, vuoi suonarci il tuo personale arrangiamento dell’Internazionale e di Biancofiore? Sono profondamente commosso, Lili. Dov’è il botteghino per assistere al Grande Romanzetto d’Amore del Secolo?
12
L’“oggi” è un fardello sopportabile. Ciò che spezza la schiena è il peso degli errori del passato e dei timori del futuro.
Ho dovuto imparare a chiudere la porta d’ingresso al domani e la porta di servizio allo ieri, e a limitarmi al “qui” e al “subito”.
Nessuno rise alle parole sarcastiche di Erich, ma io pensai ugualmente: “Certo, e che il diavolo si prenda lui, i suoi capelli grigi e i suoi isterismi, ma Erich ha le sue buone ragioni… Lili ha trovato il grande amore e vuole ammannircelo a tutti su un piatto, ma l’amore non si può cucinare e tagliare a fette come crede lei”.
Tuttavia le supposizioni di Lili sul Mantenitore non erano affatto stupide, soprattutto l’ipotesi che fossero state le ragazze Fantasma ad azionare l’Introversione, con conseguente sparizione delle due ragazze e del Mantenitore… questo spiegava perché non c’erano addestramenti in cui ci insegnassero ad azionare l’interruttore dell’Introversione: le parole a proposito della spia luminosa azzurra, che si sarebbe accesa a intermittenza, riportate sul manuale, forse non erano altro che una sorta di cortina fumogena, e poi una cosa che sparisca senza scosse, istantaneamente, è proprio il tipo di cosa che sfugge all’attenzione… credo che le ipotesi di Lili avessero dato da pensare anche agli altri, perché le ironie di Erich non ricevettero alcun seguito.
Ma io, onestamente, non riuscivo proprio a capire quale fosse la grande occasione tanto decantata da Lili, dato che eravamo destinati a rimanere rinchiusi per sempre nel grigio sacco del Locale, in mezzo al Vuoto. Cominciai a farmi delle domande, e mi vennero in mente le cose più strane, e mi dissi: “Piantala, Greta. È una speranza”.
— La cosa più orribile nella condizione di Demone è che si ha a disposizione l’intero arco del tempo per le proprie scorrerie — diceva Lili con un sorriso. — Non puoi mai chiudere in faccia al passato la porta di servizio o al futuro la porta d’ingresso e limitarti a vivere nel presente. Ma adesso è successo proprio questo: la Porta è chiusa, non dobbiamo più rifare il passato o il futuro. Ragni e Serpenti non possono trovarci: chi ha mai saputo di un Locale veramente perduto che sia stato ritrovato? E dal di fuori, come mi hanno detto alcuni esperti, l’Introversione viene considerata la fine. Siamo quindi al sicuro da Ragni e Serpenti, non dovremo ridiventare nuovamente schiavi degli uni e nemici degli altri, e abbiamo un Locale dove vivere la nostra nuova vita: il Locale predisposto per noi fin dall’inizio.
Fece una pausa, poi riprese: — Avrete certamente capito cosa intendo dire. Sid, Beau e il dottor Pyeshkov me l’hanno spiegato varie volte. Il Locale è un ambiente in equilibrio, come un acquario o come lo stesso cosmo. Nessuno sa da quanti milioni di anni di Grande Tempo sia in uso, senza che vi venga aggiunto il minimo pezzetto di materiale… vi entrano soltanto le persone e i generi di conforto… e senza che si getti via nulla. Nessuno sa per quanti milioni di anni potrà ancora ospitare la vita. Non ho mai sentito dire che il Mantenitore Minore si guasti e si usuri. Abbiamo tutto il futuro e tutta la sicurezza che possiamo desiderare. Abbiamo un Locale in cui vivere insieme.
Sappiate, o fratelli, che Lili aveva maledettamente ragione, e mi accorsi che fino a quel momento, nelle retrovie della mia mente, avevo avuto la convinzione che fossimo destinati a finire soffocati o chissà cosa, se non ci fossimo sbrigati a spalancare una Porta. Eppure non avrei dovuto allarmarmi per una simile fesseria: se c’è una persona che dovrebbe sapere bene come stanno le cose, quella sono io, dato che una volta mi è occorso di rimanere chiusa nel Locale, senza aprire una Porta, per più di un centinaio di sonni, durante un periodo di rintanamento della Guerra del Cambio; avevamo dovuto soltanto rimettere in circolo i rifiuti e il resto era andato avanti senza inconvenienti.
E poi, dato che la mia mente funziona in questo modo, mi misi a pensare rapidamente alle conseguenze di una eventuale vita in comune, tutti insieme sotto lo stesso tetto, abbandonati a noi stessi, come aveva detto Lili.
Cominciai a formare le coppie; è un mio vizio. Bene, vediamo: quattro donne, sei uomini, due Extraterrestri.
“Greta” mi dissi “tu finirai di sicuro per diventare Lady Poliandria. Avremo il nostro giornale quotidiano, organizzeremo lezioni di ballo, terremo chiuso il bar eccetto che la sera dopo le sei, e Bruce scriverà la storia del Locale in endecasillabi sciolti.”
Pensai anche alle scuole e ai bambini, sebbene sapessi che era un pensiero assolutamente sciocco. Mi domandai che aspetto avrebbero avuto quelli di Sid, e quelli del mio piccolo comandante. (“Non avvicinatevi al Vuoto, piccini.”) Naturalmente, la cosa sarebbe risultata assai pesante per i nostri due Extraterrestri, ma almeno Sevensee non era molto diverso da noi, e la genetica ha fatto molti progressi, e Maud doveva conoscerli, e in Ambulatorio c’erano degli apparecchi sbalorditivi, una volta che Doc fosse tornato sobrio. Il suono di zoccoletti piccini…
— Il mio fidanzato vi ha esposto la sua intenzione di portare un messaggio di pace al resto del cosmo — continuò Lili, per mettere la parola fine al Grande Cambio, e così poter curare tutte le ferite che sono state inferte al Piccolo Tempo.
Guardai Bruce. Il suo volto era duro e teso, come capita anche ai migliori quando una donna comincia a parlare degli affari del suo uomo. Senza motivo, dissi a me stessa: “Lo ha bell’e messo in croce. Lo sta inchiodando alla propria missione, come fanno le donne; anche quando la missione non ha più ragione di essere, come ora”.