«Sono mercenari; non dovrebbe essere difficile per qualcuno del nostro gruppo unirsi a loro. Se riusciamo a trovare qualcuno che sia in grado di simulare in modo convincente la mentalità psicotico-criminale di quei pirati…»
Il soldato Danio, che passava in quel momento nel corridoio, si fermò e salutò. «Grazie per averci fatti uscire di prigione, signore. Io… io non me lo aspettavo davvero. Non se ne pentirà, glielo giuro.»
Miles ed Elli si scambiarono un’occhiata, mentre il soldato proseguiva con passo pesante.
«È tutto tuo» disse Miles.
«Bene» rispose Elli. «E poi?»
«Di’ a Thorne di estrarre dalla rete telematica terrestre tutte le informazioni riguardanti quel sequestro, prima che lasciamo l’orbita. Potrebbero esserci delle considerazioni o delle sottigliezze che sono sfuggite al QG Imperiale.» Batté con un dito sul dischetto che aveva in tasca e sospirò, concentrandosi sulla missione che li attendeva. «Almeno questa dovrebbe essere più semplice della nostra recente vacanza sulla Terra» disse in tono speranzoso. «Una semplice operazione militare, niente parenti, niente politica, niente alta finanza. Tutto semplice, i buoni e i cattivi.»
«Splendido» disse Quinn. «E noi quali siamo?»
Quando la flotta lasciò l’orbita, Miles stava ancora pensando a una risposta.