Выбрать главу

Lascia che ti dica una cosa. Oggi sono stata a trovare Jim in cella e gli ho detto: «Jim, lo sa che sua moglie aspetta un bambino?»

Era seduto sulla brandina e ha reagito come se lo avessi pestato a sangue. Ancora non sono riuscita a vedere Nora, sto aspettando il permesso del dottore. Cioè non la vedo da quando Jim è stato arrestato. Nora ha avuto un collasso e non può vedere nessuno, a parte i familiari. Come ti sentiresti tu nei suoi panni? E se lei difende Jim — l’uomo che si ritiene abbia cercato di ucciderla — allora veramente c’è qualcosa per cui combattere!

So che sto sprecando tempo e carta, Boris, dal momento che il tuo sangue è composto di nove parti di wisky e di una parte di soda, per cui questa è l’ultima volta che tento di darti una «spiegazione». Da questo momento in poi, se vuoi essere informato di quello che succede a Wrightsville leggi i miei articoli.

E se ti arrabbi e rompi il mio contratto prima che tutto sia finito, farò causa al giornale e continuerò a far causa finché avrò forza e vita.

Ciao,

Roberta Roberts

Roberta Roberts non era al corrente dei fatti.

Due giorni dopo l’arresto di Jim, Hermione Wright convocò un consiglio di guerra. Era domenica e la famiglia era appena tornata dalla chiesa. Hermy aveva insistito perché tutta la famiglia andasse alla messa.

«Il problema è» disse Hermione «cosa fare?»

«E cosa possiamo fare, mamma?» Patricia aveva un tono molto sconsolato.

«Milo» prosegui Hermy rivolgendosi al dottore «voglio la verità. Come sta Nora?»

«È malata, Hermy, molto malata.»

«Non mi basta, Milo! Malata fino a che punto?»

«Difficile da stabilire. È molto nervosa, eccitata, tesa. Naturalmente lo stato di gravidanza non l’aiuta. L’arresto di Jim, il pensiero del processo… bisogna tenerla calma. E le medicine da sole non bastano. Ma se il suo sistema nervoso può essere portato a un normale…»

«Allora non c’è problema su quello che dobbiamo fare» lo interruppe Hermione.

«Quando vedo Nora così sciupata…» disse John disperato «È ritornata quella di prima. Come facciamo…»

«C’è solo un sistema, John. Sostenere Jim e lottare per lui.»

«Dopo che ha rovinato la vita di nostra figlia? La nostra sfortuna è cominciata il giorno in cui lui ha messo piede a Wrightsville!»

«John!» La voce di Hermy aveva toni d’acciaio. «Nora vuole così e, per il suo bene, lo avrà. Quindi così deve essere!»

«Va bene.»

«Un’altra cosa, John. Nora non deve sapere!»

«Non deve sapere cosa?» domandò Pat.

«Che noi non ne siamo convinti. Oh, Dio mio! Se Nora non fosse sua moglie…!»

«Hermione, allora lei pensa che Jim sia colpevole?» chiese il dottore.

«Pensare! Se solo avessi saputo prima di quelle tre orribili lettere, quel libro di medicina… Certo che penso che sia colpevole!»

«Brutto bastardo! Bisognerebbe sparargli, come a un cane rognoso!» borbottò John.

Lola fumava in silenzio. «Forse sono pazza» disse «Ma a me dispiace per quel poveretto e di solito non sento molta simpatia per gli assassini.»

«Eli, la sua opinione?» domandò Hermy.

Il viso sonnolento del giudice aveva un’espressione grave.

«Non so che prove porterà il giovane Bradford. È un caso circonstanziale. Ma d’altro canto non c’è un solo fatto che io conosca che possa gettare un ombra di dubbio sulle circostanze. Prevedo che si preparano brutti momenti per Jim.»

«Ci sono volute generazioni per costruire il nome dei Wright» borbottò ancora John «e basta un giorno per distruggerlo!»

«È già stato fatto abbastanza danno» sospirò Pat. «Se la tua stessa famiglia si mette contro di te…»

«Cosa stai dicendo?» domandò Lola.

«Zia Tabitha, Lola. Pensavo che lo sapeste. Ha chiuso casa e se ne è andata a Los Angeles a far visita alla cugina Sophia.»

«Tabitha mi fa senso!» esclamò Hermione.

«Non possiamo prendercela tanto con lei» fece John: «Sappiamo tutti quanto odia gli scandali…»

«Io so che non sarei fuggita, John! Nessuno in questa città avrà la soddisfazione di vedermi a testa bassa!»

«È quello che ho detto a Clarice» intervenne il giudice. «Clarice avrebbe voluto venire, Hermione, ma…»

«Capisco» rispose Hermione lentamente. «Che Dio la benedica, giudice, perché sta ancora con noi. E anche lei Milo e lei signor Smith, più di qualsiasi altro. Il giudice Martin e il dottore sono vecchi amici. Ma lei è praticamente un estraneo e Patricia mi ha detto della sua lealtà…»

«Anch’io volevo ringraziarla, signor Smith» disse John impacciato. «Ma credo che lei sappia come è difficile…»

Ellery si sentiva a disagio. «Per favore, faccio quello che posso.»

«Be’, ora che tutto è venuto alla luce» continuò Hermione «noi capiremo se lei anche volesse partire…»

«Temo di non potere anche se lo volessi» sorrise Ellery. «Il giudice potrà confermarvi che praticamente sono un complice…»

«Ha tenuto nascosto delle prove» intervenne il giudice. «Dakin le metterebbe i segugi alle calcagna se cercasse di svignarsela…»

«Vede, dunque che sono bloccato? Non parliamone più.»

Pat strinse la mano a Ellery.

«Quindi, se ci siamo ben capiti» disse Hermione «ci rivolgeremo al migliore avvocato dello stato perché si assuma la difesa di Jim. Dobbiamo dimostrare a Wrightsville che siamo uniti!»

«E se Jim viene dichiarato colpevole, mamma?» domandò Patricia.

«Avremo fatto del nostro meglio! A lungo andare, tale verdetto, per quanto possa sembrare orrendo, sarebbe la soluzione migliore ai nostri problemi…»

«Ma che cosa dici?» sbottò Lola. «Mamma, questo non è giusto e non è leale. Parli così perché sei convinta che Jim sia colpevole. Sei cattiva come il resto della città. La migliore soluzione!»

«Lola, ti rendi conto che se non fosse stato per l’intervento della provvidenza tua sorella sarebbe già sottoterra!»

«Per favore, non litigate!» disse Patricia.

Lola accese un’altra sigaretta.

«E se Jim dovesse venire assolto» continuò Hermione «insisterò perché Nora divorzi da lui.»

«Mamma!» Era il turno di Pat ad essere sconvolta. «Anche se una giuria dovesse dichiararlo innocente, tu continueresti a pensare che è colpevole?»

«Via, Heimy, non è giusto!» disse il giudice Martin.

«Intendo, dire che non è l’uomo adatto a Nora» insistette Hermione. «Non le ha dato altro che dispiaceri. Nora divorzierà da quell’uomo!»

Lola baciò sua madre sulle guance. Ellery sentì che Pat sospirava.

«Tu, proprio tu che insisti per il divorzio!» rise Lola. «Nel mio caso ti sei comportata in maniera molto diversa!»

«Non era la stessa cosa» disse Hermy imbarazzata. E improvvisamente Ellery Queen vide una luce, una luce molto chiara. C’era un vecchio antagonismo tra Hermione Wright e sua figlia Lola, che affondava nelle radici delle loro personalità. Pat era troppo giovane per poter essere un motivo di irritazione. Ma Nora, Nora era sempre stata la preferita, Lola si era sempre trovata, emotivamente, tra Hermione e Lola, vittima innocente di un tiro alla fune psicologico.

Hermy stava dicendo al giudice Martin: «Ci vorrà un avvocato di prim’ordine per Jim. Chi ci consiglia?»

«Posso farlo io?» domandò il giudice Martin.

John Wright era sconcertato. «Eli? Tu?»

«Ma io pensavo» protestò Pat «che lei sedesse alla sedia…»

«Prima di tutto» spiegò il giudice «questo non è possibile. Sono coinvolto. Ero presente sulla scena del delitto. È risaputo che ho legami di amicizia con la famiglia Wright. Dal punto di vista etico e legale, non posso fare il giudice in questo caso.» Scosse il capo. «Jim sarà processato davanti al giudice Newbold. Newbold è un estraneo.»