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Il martedì Clarice sprecò metà dell'ora di pranzo cercando di rintracciare quel nome. E le costò il resto dell'ora accertare che il Dipartimento della Motorizzazione del Maryland non è attrezzato per identificare un veicolo in base al numero di serie, ma solo in base al numero di registrazione o alla targa attuale.

Il martedì pomeriggio un acquazzone costrinse gli allievi a fuggire dal poligono di tiro. In una sala delle riunioni praticamente invasa dal vapore degli indumenti bagnati e del sudore, John Brigham, l'ex marine che era istruttore d'armi da fuoco, decise di mettere alla prova la forza della mano della Starling di fronte al resto della classe, controllando quante volte riusciva a premere il grilletto di una Smith & Wesson modello 19 in sessanta secondi.

Clarice riuscì ad arrivare a settantaquattro con la mano sinistra, si scostò con un soffio una ciocca di capelli dagli occhi e ricominciò con la mano destra mentre un altro studente contava. Era nella posizione Weaver, ben piantata, con il mirino anteriore a fuoco, il mirino posteriore e il bersaglio improvvisato debitamente sfuocati. A metà del minuto, lasciò che la sua mente divagasse per distoglierla dal dolore. Il bersaglio appeso al muro si mise a fuoco. Era un attestato di riconoscimento della divisione di Polizia del Commercio Interstatale, a favore del suo istruttore, John Brigham.

Interrogò Brigham storcendo la bocca mentre l'altro allievo contava gli scatti della pistola.

«Come di può rintracciare l'attuale registrazione... » «...sessantacinquesessantaseisessantasettesessanta....»

«...di una macchina, quando si conosce soltanto il numero di serie...» «...settantottosettantanoveottantaoitantuno...»

«...e la marca? Non c'è l'attuale numero di targa.»

«...ottantanovenovanta. Tempo scaduto.»

«Bene, gente» disse l'istruttore. «Voglio che ne prendiate nota. La forza della mano è un fattore fondamentale quando c'è da sparare. Qualcuno di voi, signori, ha paura che lo chiami. È una preoccupazione giustificata... la Starling è molto al di sopra della media con entrambe le mani. Perché s'impegna. S'impegna con quei piccoli meccanismi a molla che potete usare tutti. Molti di voi non sono abituati a schiacciare niente di più duro del vostro...» Sempre attento a non usare la terminologia del marine, Brigham cercò a tentoni un paragone decente. «Niente di più duro di un pistolino» disse finalmente. «Siamo seri, Starling, neppure tu sei tanto brava. Voglio vederti usare più di novanta volte la mano sinistra, prima di diplomarti. Ora ognuno di voi si scelga un compagno e cronometratevi l'uno con l'altro... avanti, su!»

«Tu no, Starling, vieni qui. Cos'altro sai della macchina?»

«Solamente il, numero di serie e la marca, ecco tutto. Ha avuto un solo proprietario in precedenza, cinque anni fa.»

«Bene, ascolta. Molti commettono la cazz... la cavolata di cercare di saltare nelle registrazioni da un proprietario all'altro. Ci si impantana da uno stato all'altro. Voglio dire, a volte lo fanno anche i poliziotti. Il computer non ha altro che registrazioni e numeri di targa. Siamo tutti abituati a servirci dei numeri di targa e di registrazione, non dei numeri di serie del veicolo.»

Gli scatti delle pistole da allenamento risuonavano in tutta la sala, e Bri-gham doveva parlarle a voce piuttosto alta nell'orecchio.

«C'è un sistema facile. La R.L. Polk & Company pubblica gli annuari e gli elenchi cittadini... e anche una lista delle attuali registrazioni delle macchine secondo la marca e il numero di serie progressivo. È l'unica soluzione. I commercianti di automobili gli passano parecchia pubblicità. Come mai hai pensato di chiederlo a me?»

«Eri nel settore addetto al Commercio Interstatale, quindi ho immaginato che avessi rintracciato una quantità di veicoli. Grazie.»

«Se vuoi ripagarmi... datti da fare con la mano sinistra, e fai arrossire di vergogna qualcuno di quei tipi con le dita di pasta frolla.»

Durante il periodo di studio Clarice tornò nella cabina telefonica. Le mani le tremavano tanto che i suoi appunti erano appena leggibili. La macchina di Raspail era una Ford. C'era un concessionario Ford vicino all'Università della Virginia che da anni faceva tutto il possibile, con molta pazienza, per la sua Pinto. E adesso, con la stessa pazienza, il concessionario consultò l'elenco Polk. Tornò al telefono e comunicò il nome e l'indirizzo dell'ultima persona che aveva registrato la macchina di Benjamin Raspail.

Clarice è in marcia, Clarice ha in pugno la situazione... Finiscila con queste sciocchezze e chiama quel tale a casa sua... vediamo un po'... Num-ber Nine Ditch, Arkansas. Jack Crawford non mi lascerà mai andare laggiù, ma almeno potrò dirgli con sicurezza chi ha la macchina.

Nessuna risposta. Richiamò e anche stavolta non ebbe risposta. Lo squil

lo sembrava strano e lontanissimo, un doppio rump-rump come di un duplex. Riprovò di sera, ma non rispose nessuno.

Il mercoledì, all'ora di pranzo, un uomo rispose alla chiamata di Clarice.

«WPOQ trasmette le vecchie canzoni.»

«Pronto? Le telefono per... »

«Non voglio rivestimenti d'alluminio e non desidero vivere in un camping in Florida. Che altro ha da offrirmi?»

Clarice Starling sentiva le colline dell'Arkansas nella voce dell'uomo. Sapeva parlare con quell'accento, quando voleva, e non aveva molto tempo.

«Sissignore, se potesse aiutarmi le sarei molto obbligata. Sto cercando il signor Lomax Bardwell. Sono Clarice Starling.»

«È una certa Starling» gridò l'uomo rivolgendosi a chissà chi.

«Che cosa vuole da Bardwell?»

«È l'ufficio regionale della divisione assistenza della Ford. Il signor Bardwell ha diritto a un lavoro gratuito di revisione sulla sua LTD.»

«Bardwell sono io. Avevo paura che cercasse di vendermi qualcosa per interurbana. Però è troppo tardi per una revisione, ho bisogno di una macchina nuova. Io e mia moglie eravamo a Little Rock e uscivamo dal Sou-thland Mall... »

«Sì, signore.»

«Un maledetto pistone ha sfondato la coppa dell'olio. Olio dappertutto, e intanto che cosa arriva se non un camion? Finisce in pieno sull'olio e si mette di traverso.»

«Santo cielo.»

«Ha tirato giù la cabina per le foto automatiche, e il vetro è piovuto tutto per terra. Il tipo che era nella cabina è uscito fuori rimbecillito. Ho fatto fatica a tenerlo lontano, se no finiva in mezzo alla strada.»

«Ma no! E poi che cosa è successo?»

«Cosa è successo a che cosa?»

«Alla macchina.»

«Ho detto a Buddy Sipper, lo sfasciacarrozze, che poteva averla per cinquanta dollari se veniva a prenderla. Immagino che l'abbia fatta a pezzi.»

«Può darmi il suo numero di telefono, signor Bardwell?»

«Che cosa vuole da Sipper? Se c'è qualcuno che deve guadagnarci qualcosa, quello sono io.»

«Lo so, signore. Io faccio solo quello che mi dicono di fare nell'orario d'ufficio, e mi hanno detto di trovare la macchina. Ha il numero, per favore?»

«Non riesco a trovare la rubrica del telefono. Ormai è un pezzo. Sa come succede. Ma il centralino dovrebbe darglielo. Si chiama Sipper Salvage.»

«Molto obbligata, signor Bardwell.»

Lo sfasciacarrozze confermò che l'automobile era stata smontata e quindi pressata in un cubo per venire riciclata. Il capodeposito lesse il numero di serie del veicolo sul suo registro.

Merda, merda, merda, pensò Clarice Starling. Un vicolo cieco. Bel biglietto di san Valentino.

Appoggiò la testa contro il freddo contenitore metallico per le monete della cabina telefonica. Ardelia Mapp, con i libri sotto il braccio, si affacciò alla porta e le porse un Orange Crush.