«Mia madre era morta e avevo ereditato», spiegò Maddy. «Pensammo di prenderci un periodo di riposo in Europa… di tornare nei luoghi della nostra luna di miele, Parigi, Firenze, Praga. Invece andammo in Provenza, e a quel punto Marty non poté fare a meno di vedere Barcellona… di fare un’immersione totale in Gaudi. Una cosa tira l’altra e… ci siamo ritrovati qui. Siviglia ci è entrata nel sangue. Lei è sivigliano, Inspector Jefe?»
«Non proprio», rispose Falcón. «Quando è successo?»
«Nel marzo dello scorso anno.»
«Vi stavate prendendo una pausa da qualcosa in particolare?»
«Dalla noia», rispose Marty.
«La morte di sua madre, signora Krugman… è stata una cosa improvvisa?»
«Le hanno diagnosticato il cancro e dopo dieci settimane era morta.»
«Mi dispiace», disse Falcón. «Che cosa l’annoiava in America, signor Krugman?»
«Può chiamarci Maddy e Marty, se vuole», disse la donna. «Noi preferiamo i rapporti informali.»
Denti di un bianco perfetto comparvero fugacemente dietro le labbra rosso fuoco atteggiate a un gran sorriso. Madeleine allargò le dita sul bracciolo di pelle della poltrona e accavallò di nuovo le gambe.
«Il mio lavoro», spiegò Marty. «Il lavoro che facevo mi annoiava.»
«Non è vero», lo contraddisse la donna e per la prima volta i loro sguardi si incrociarono.
«Ha ragione», convenne Marty, voltandosi lentamente verso Falcón. «Perché mi sarei rimesso a lavorare qui, se fossi stato stufo del mio lavoro? Ero stufo della vita in America. Solo che non pensavo potesse interessarle, Inspector Jefe, non è un dettaglio che l’aiuterà a scoprire che cosa è successo ai Vega.»
«Mi interessa tutto», affermò Falcón. «Nella maggior parte degli omicidi esiste un movente…»
«Omicidi?» lo interruppe Maddy. «Il poliziotto al cancello mi ha parlato di un suicidio.»
«Auto-omicidio», precisò Falcón. «Se di questo si tratta. Esiste sempre un movente per qualsiasi azione e tutto può essere utile per capire.»
«Capire che cosa?»
«Uno stato d’animo. Il grado di felicità o di infelicità, di gioia e di rabbia, di amore e di odio. Le grandi emozioni, capite, i sentimenti che causano gli eventi e distruggono gli equilibri.»
«Quest’uomo non parla come un poliziotto», osservò Marty rivolgendosi in inglese alla moglie.
Gli occhi di Madeleine Krugman erano fissi su Falcón, gli scavavano dentro, gli perforavano il cranio fino a fargli credere di somigliare a qualcuno a lei noto.
«Che cosa non andava in America, che cosa vi ha spinto ad andarvene?» domandò lui.
«Non ho detto che qualcosa non andava», disse Marty, raddrizzando le spalle come se si stesse preparando ad affrontare la finale di canoa alle Olimpiadi. «Mi ero semplicemente stancato del solito tran tran.»
«La noia è una delle motivazioni più forti per noi uomini», convenne Falcón. «Da che cosa voleva allontanarsi? Che cosa cercava?»
«Talvolta il modo di vivere americano può creare un’atmosfera abbastanza soffocante», rispose Marty.
«Moltissimi sivigliani non hanno mai lasciato l’Andalusia, per non parlare della Spagna», obiettò Falcón, «non ne sentono il bisogno. Non pensano che ci sia qualcosa di sbagliato nel loro piccolo mondo.»
«Forse non lo mettono in discussione.»
«Perché dovrebbero farlo, visto che vivono nel posto più bello del pianeta?»
«È mai stato in America, Inspector Jefe?»
«No.»
«Perché no?» domandò Marty indignato.
«È la nazione più importante del mondo», intervenne Maddy allegramente, con leggerezza e ironia.
«Probabilmente…» disse Falcón, riflettendo mentre parlava, «probabilmente perché ciò che vi avrei cercato non c’era più.»
Marty si batté un colpetto sullo stinco, divertito.
«E che cos’era?»
«Quello che mi aveva affascinato da ragazzo… e cioè tutti i film gialli in bianco e nero degli anni ’40 e ’50. Sono stati il motivo per cui ho fatto l’ispettore di polizia.»
«Rimarrebbe deluso, sì», ammise Marty. «Quelle strade, quella vita, quei valori… tutte cose che ci siamo lasciati alle spalle.»
«Ha commesso un grave sbaglio, Inspector Jefe», affermò Maddy. «L’America è l’argomento preferito di Marty. Siamo venuti via, eppure non smetterebbe mai di parlarne. Mi sveglia perfino di notte per comunicarmi la sua ultima teoria in materia. Di che si trattava ieri notte, tesoro?»
«Della paura», rispose Marty, gli occhi scuri e infossati guizzanti come uccelli tropicali nella giungla.
«La società americana è fondata sulla paura», spiegò Maddy senza tanti giri di parole. «È questa l’ultima teoria. La cosa triste è che crede di essere il primo a pensare certe cose.»
«Be’, suppongo che ora, dopo l’11 settembre…»
«Non si tratta di ora», lo interruppe Marty, «è sempre stata la paura.»
«E addio, lo spirito dei pionieri!» disse Maddy, facendo l’atto di gettarsi qualcosa dietro le spalle.
«I pionieri sono sempre esistiti», affermò Marty, «gli uomini forti e coraggiosi…»
«Tutto molto interessante», intervenne Falcón, accorgendosi del suo errore. «E sarebbe davvero affascinante, non fosse per il fatto che ho due cadaveri sui quali indagare.»
«Lo vedi, non è poi così interessato alle tue motivazioni», disse Maddy e il marito liquidò l’idea con un gesto della mano. «E, a proposito, Inspector Jefe, Marty crede ancora che l’America sia il più grande Paese del mondo, nonostante…»
«Quando ha parlato l’ultima volta con Vega?»
«Ho parlato con lui ieri sera verso le sette in ufficio», rispose Marty. «È stata una conversazione tecnica, niente di personale. Affari, lavoro… le solite cose.»
«Era al corrente di eventuali difficoltà finanziarie che avrebbero potuto preoccuparlo?»
«Aveva sempre motivi di preoccupazione, è nella natura del suo lavoro di costruttore, i pensieri sono sempre tanti: le strutture, i macchinari, i materiali, la manodopera, i bilanci, i soldi…»
«E lei?» domandò Falcón, rivolgendosi a Maddy.
«Io?» Sembrava che Maddy fosse appena riemersa da qualche profonda riflessione.
«Quando ha parlato l’ultima volta con il signor Vega?»
«Non… non saprei. Quando pensi che sia stato, tesoro?»
«A cena la scorsa settimana.»
«Com’erano i Vega quella sera?» domandò Falcón.
«Rafael era venuto da solo», disse Marty.
«Come al solito», precisò Maddy, «Lucía disdiceva sempre all’ultimo momento. Il bambino o qualche altra cosa, a lei non piaceva partecipare alle nostre cene, era una tradizionalista: si va a cena da qualcuno solo se si è della famiglia. Si sentiva in imbarazzo, non sapeva fare conversazione, a parte parlare di Mario, e siccome io non ho mai avuto figli…»
«Era una nevrotica», tagliò corto Marty.
«Com’erano i rapporti tra il signor Vega e sua moglie?»
«Lui era assolutamente leale nei confronti di Lucía», rispose Maddy.
«Significa che l’amore non esisteva più nel rapporto?»
«L’amore?» ripeté lei.
Marty osservava la moglie, annuendo, fendendo col naso l’aria fredda, come se desiderasse che finisse il discorso nel quale si era imbarcata.
«Non crede che la lealtà faccia parte dell’amore, Inspector Jefe?»
«Sì», rispose Falcón, «ma sembra che lei separi la lealtà dal resto, come se fosse l’unica cosa rimasta.»