«Ho letto una recensione della mostra», disse Falcón. «Era di un certo Dan Fineman. Non sembrava che gli fosse piaciuta.»
Le osservò la nuca, il collo e le spalle mentre le parole le entravano nella mente. Gli parve immobile come un animale notturno circondato da un’orda di predatori. Si girò di colpo e sembrò trattenere il fiato mentre tornava verso il divano per bere il caffè. Accese una sigaretta e si lasciò cadere sul sofà.
«Dan Fineman era un imbecille che conoscevo dai tempi della scuola. Aveva sempre desiderato scoparmi, ma a me faceva accapponare la pelle. Non ha mai aspirato a niente di più importante che scrivere sul St Louis Times e quando ci è riuscito si è vendicato.»
«Ha scritto un altro articolo su di lei», riprese Falcón. «Potrebbe esserle sfuggito.»
«Quella è stata l’unica mostra che io abbia mai fatto a St Louis. La prima e l’ultima.»
«Questo articolo non aveva a che vedere con l’arte, parlava di un fatto di cronaca.»
«Tornai a St Louis soltanto per vedere i miei genitori per la festa del Ringraziamento e per Natale.»
«Quando ha detto che è morta sua madre?»
«Non l’ho detto, ma è stato il 3 dicembre del 2000. Sa chi mi ricorda lei, Inspector Jefe?»
«Sembra che gli americani conoscano un solo spagnolo e io non assomiglio affatto ad Antonio Banderas.»
«Il tenente Colombo», disse Maddy pur non pensandolo minimamente, ma desiderando vendicarsi. «Un tenente Colombo molto più attraente. Lei fa un sacco di domande che apparentemente non hanno niente a che fare col caso e poi, bang, inchioda il colpevole.»
«Il lavoro dei poliziotti inventati è molto più divertente di quello vero.»
«Marty l’ha detto subito che lei è diverso dagli altri poliziotti.»
«E suppongo che suo marito ne abbia conosciuti parecchi nei mesi precedenti al vostro arrivo qui.»
La donna appoggiò il mento sul pollice e si tamburellò il naso con l’indice.
«Non mi ha detto di che cosa parlava l’articolo di Dan Fineman, Inspector Jefe.»
«Di come lei sia stata interrogata dall’FBI durante l’inchiesta sull’assassinio del suo ex amante, Reza Sangari.»
«È una persona molto accurata nel suo lavoro, Inspector Jefe.»
«Aveva cercato notizie su di me in internet e io ne ho cercate su di lei», ribatté Falcón.
«Allora non ha bisogno di domandarmi niente. E comunque sia, nulla di tutto questo ha a che fare con quanto è successo ai Vega.»
«Ha avuto altre relazioni dopo sposata?»
Madeleine Krugman socchiuse gli occhi, strinse le labbra e aspirò una boccata di fumo lunga due centimetri.
«Davvero sta cercando di coinvolgermi, mettendomi insieme a Rafael, Inspector Jefe?» domandò. «È così che funziona la sua mente? Vede nei fatti un collegamento irrilevante ed ecco che il suo cervello di poliziotto appiccica insieme due persone.»
Falcón rimase immobile, lo sguardo fisso su di lei, in attesa del primo cedimento. Qualcosa invece illuminò il volto della donna che si raddrizzò, sedendo in pizzo al divano.
«Ci sono!» esclamò. «Che stupida! Il tenente Colombo, le domande che non c’entrano nulla! Si tratta del giudice, vero? Crede che mi stia imbarcando in una storia con il Juez Calderón. E, sì, è vero, ho letto la sua storia… Javier Falcón. La fidanzata del giudice è la sua ex moglie. È di questo che si tratta?»
Una traccia di colore nelle guance di Maddy Krugman. Era arrabbiata. A Falcón venne voglia di spegnere la luce vibrante nei suoi occhi verdi, le fiamme dei capelli rossi. Si rese conto che si stavano preparando a ferirsi a vicenda e che a lei non dispiaceva l’idea.
«Avendo scoperto che i vostri motivi per lasciare l’America erano un po’ più complicati di quanto mi avevate indotto a credere, devo guardare la cosa da una prospettiva diversa.»
«E allora che c’entra Esteban?»
«È stata lei a tirarlo in ballo, non io», la corresse Falcón. «A me interessava sapere dove fosse stato, perché ieri aveva deciso di rimandare una riunione. Ora so che l’ha fatto perché era con lei.»
«È ancora innamorato della sua ex moglie, Inspector Jefe?»
«Questo non c’entra niente.»
«Perché Esteban la incuriosisce tanto? Non dovrebbe interessarle che cosa fa nella sua vita privata. E dovrebbe anche infischiarsene della sua ex moglie… e invece no.»
«Stanno per sposarsi. Non mi faccio nessuna illusione.»
«Si è tradito, Inspector Jefe. Non si fa illusioni, ma non disdegnerebbe un’altra occasione, scommetto.»
«Lei si comporta come un avvocato difensore che mette le parole in bocca al testimone d’accusa.»
«E lei non ha nessuno contro cui fare obiezione», disse la donna, guardandosi tristemente in giro prima di fissare di nuovo lo sguardo su Falcón. «A qualsiasi donna che abbia superato i vent’anni basta un’occhiata per capire chi è Esteban Calderón.»
«E cioè?»
«Un dongiovanni, sempre a caccia. Lei non se ne accorge, perché non è quel genere di uomo. Spero che la sua ex moglie non sia una donna romantica.»
«E se lo fosse?»
«Vivrebbe nell’illusione di poterlo cambiare, ma io le posso assicurare una cosa… la sua ex moglie sa com’è fatto. A nessuna donna potrebbe sfuggire. Perché crede che Esteban gironzolasse qui intorno scodinzolando il primo giorno delle indagini?»
«Come prende certe cose suo marito?» domandò Falcón.
«Marty non ha nessun motivo di preoccuparsi. Si fida di me.»
«Come ha preso la storia di Reza Sangari?»
Silenzio, Maddy spense il mozzicone con una dozzina di colpetti precisi sul portacenere.
«Abbiamo rischiato di non farcela», disse alla fine, alzando gli occhi ingranditi da un velo di lacrime. «È stata la mia prima e ultima storia.»
«Si vedeva ancora con Reza Sangari quando è stato assassinato?»
Maddy scosse lentamente la testa.
«Ha mai pensato di lasciare suo marito per Reza Sangari?»
Cenno affermativo.
«E che cosa successe?»
«È una faccenda privata.»
«Sono certo che all’FBI avrà dovuto dire tutto… oppure avevano rispettato il suo riserbo?»
«È una cosa che mi turba, non mi va di parlarne.»
«Aveva scoperto che vedeva altre donne?» domandò Falcón, calpestando la sua sensibilità.
«Sì. Erano più giovani di me, avevano una maggiore capacità di recupero.»
«E perché, mentre vede così chiaramente che specie di uomo sia Esteban Calderón, non si accorse di chi fosse veramente Reza Sangari?»
«Ho commesso l’errore fatale di innamorarmi pazzamente e perdutamente di lui.»
Si mise a passeggiare avanti e indietro nella stanza, i nervi cominciavano a cederle.
«Andavo a New York due volte la settimana», riprese. «Facevo qualche lavoro per un paio di riviste e usavo uno studio che per caso era vicino al magazzino di Reza. Un giorno lui venne nello studio con una modella che stavo usando in un servizio, e che sarebbe partita subito dopo per Los Angeles. Reza mi invitò a colazione. Alla fine del pomeriggio avevamo mangiato, bevuto e fatto l’amore su una pila di tappeti di pura seta di Qom. Era così con lui, mai niente di banale. Era un uomo molto bello e io mi innamorai come non mi sono mai innamorata in vita mia.»
«La modella che aveva posato per lei quel giorno era Françoise Lascombs?»
«Sì.»
«Si sarà fatta rivedere al ritorno da Los Angeles. Non la incontrò più?»
«Reza era bravissimo nel tenere ben separate le sue storie amorose e lei sa com’è con questo genere di uomini, quando una donna è con loro è l’unica al mondo. Io non pensavo a nulla e certamente non a rivali invisibili.»
«Però aveva finito per scoprirle.»
«Più o meno sei mesi dopo l’inizio della relazione, quando ero così pazza di lui da non sapere più che cosa fare di me, andai a New York un giorno diverso da quello del solito appuntamento. Non avevo intenzione di vederlo, ma naturalmente finii per trovarmi davanti al suo magazzino. Mentre stavo per suonare il campanello, uscì una donna e io capii subito, lo capii dal suo modo trionfante, felice di incedere. Non salii. Attraversai la strada e mi nascosi in un portone. Tremavo tutta. Non so se ha mai provato che cosa siano questi tradimenti, una lacerazione davvero devastante, era come se mi si strappassero le viscere. Mi ci volle un’ora per smettere di tremare. A quel punto decisi di salire e di dirgli che era finita, ma stavo attraversando la strada quando un’altra donna arrivò alla sua porta. Non riuscivo a crederci. Non salii da lui, non so come tornai a casa e crollai. Non lo rividi più. Poi qualcuno lo uccise durante il fine settimana e passarono quattro giorni prima che scoprissero il cadavere.»