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— Torna indietro — ringhiò lei. Tuttavia Phil, benché il coltello gli sfiorasse la carne, sapeva che non era più un comando, ma una preghiera.

— Ora vado avanti, Mitzie — mormorò, e s’incamminò dritto, contro il coltello. Per qualche decina di centimetri la punta della lama arretrò esattamente alla sua stessa velocità, poi scivolò improvvisamente di lato, e mentre passava a fianco della ragazza, Phil udì l’inizio soffocato di un singhiozzo.

Nessuno dei due disse nulla. Lui si voltò una volta e vide il profilo di Mitzie che si stagliava contro la luce proveniente dalla sala, le sue spalle curve e la mano che ancora teneva il coltello. Le facce hanno spesso un’aria insospettatamente debole viste di profilo, ma Phil non ne aveva mai visto una che paresse anche così tragicamente perduta.

Quell’immagine lo seguì mentre il corridoio diventava più scuro, poi di nuovo più chiaro e girava improvvisamente in un angolo acuto per emergere in una lunga sala, riccamente ammobiliata. Aveva già fatto un passo prima di accorgersi che nella stanza si trovavano tre persone e che una di esse era Moe Brimstine. Non stavano guardando dalla sua parte, e avrebbe potuto facilmente nascondersi, ma si mosse con troppa fretta e urtò una sottile colonna sulla quale era posato un piccolo acquario, con dei polipini viola, verdi e rosa. La colonnina oscillò pericolosamente. Mentre cercava di afferrarla inciampò e cadde nella stanza, trascinandosela dietro e spargendo dappertutto acqua e piccoli polipi multicolori.

11

Qualche secondo dopo Phil decise a malincuore che starsene disteso sul morbido pavimento di gomma, con entrambi gli occhi ben chiusi, non gli sarebbe servito a molto. Li aprì cautamente, sbatté le palpebre sul pavimento e cercò di farsi coraggio per guardare in alto. Nel frattempo:

— Brimstine, perché non arriva quell’uomo dell’FBL?

— Non si preoccupi, signor Billig. Sarà qui a momenti.

— Comincio a dubitarne. E se ci avessero mentito? Se progettassero di attaccarci, sperando di impadronirsi del gatto verde?

— Il governo non oserebbe mai fare una cosa del genere, signor Billig. Hanno bisogno del gatto verde. O almeno così credono.

— E allora perché non è ancora arrivato quello dell’FBL?

— Vi dico di non preoccuparvi, signor Billig. Rilassatevi. Fatevi accarezzare la fronte da Dora.

— Pfui!

Alquanto confuso, Phil alzò il mento dal pavimento e voltò con cautela la testa. Quel signor Billig che aveva sentito nominare in un tono tanto reverente si rivelò per un uomo molto magro, scuro, che a una prima occhiata pareva sulla trentina, a una seconda sulla settantina, e a una terza un mistero spiegabile solo con l’uso di ormoni per prolungare la giovinezza. Vestiva un completo sportivo nero, dal taglio severo. Moe Brimstine, al suo fianco, sembrava ancora più grande, ma solo fisicamente. Le sue maniere brusche si erano trasformate in quelle di un servo, con i privilegi del buffone. Perfino i suoi occhiali neri apparivano ora un po’ comici.

L’altro membro del terzetto era una biondo-viola di una bellezza che toglieva il respiro, e il cui abito consisteva di una lunghissima spirale di sottile filo d’argento sopra una guaina di raso bianco. Era seduta su un tavolo e osservava gli altri con un freddo sorriso. Il signor Billig camminava su e giù senza un attimo di tregua, come se fosse impegnato in qualche allenamento, con Moe Brimstine che lo seguiva come un istruttore ansioso.

Ma quel che era più stupefacente, per Phil, era che nessuno dei tre gli dedicava la minima attenzione. Apparentemente il fatto che fosse entrato nella sala rovesciando un acquario non era tanto importante da meritare un’occhiata. O se un’occhiata c’era stata era stata davvero molto breve. Oltre ad essere esterrefatto e piuttosto spaventato, Phil si sentiva ora persino un po’ offeso.

— Non credo che dobbiate prendere questo atteggiamento verso Dora, signor Billig — disse Moe Brimstine. — È una ragazza molto intelligente; perfino voi provereste piacere nello scoprire quanto. Non è così, Dora?

— Sono molto abile nell’offrire piacere agli uomini, alle donne e ai bambini — disse Dora sbadigliando. — Fra le altre cose ho imparato a memoria tutti i più importanti libri porno scritti dall’alba della storia.

— Pfui! Scemenze! Brimstine, tu non vuoi capire quanto sia seria questa faccenda. Allora ti dirò che secondo le mie ultime informazioni il governo sta per mettere sotto accusa non solo tre dei nostri governatori e una cinquantina dei nostri sindaci, ma anche quattro senatori e una decina di deputati.

L’annuncio lasciò di stucco Moe Brimstine — Ma sono tutti — disse sottovoce.

— Non proprio, ma quasi — disse Billig seccamente.

— Significherebbe la fine della Divertimenti SpA.

— E io che cosa ti ho detto? — replicò Billig.

Phil, un po’ irritato, si sedette e si mise a osservarli, col mento appoggiato a una mano. La sua manovra non suscitò la minima attenzione. Si convinse a non cercare una spiegazione del loro comportamento.

Moe Brimstine aveva recuperato il proprio buon umore con una alzata di spalle. — In ogni modo avete il gatto verde. Potete stare tranquillo.

— Davvero? — chiese Billig fermandosi. — Sei sicuro di averlo chiuso bene, Brimstine?

— Sentite, signor Billig, l’ho messo in una gabbia di rame, dove nessuno può toccarlo e lui non può toccare nessuno, neppure elettronicamente. E poi è ancora addormentato. Non potete chiedere di più, vi pare?

— Forse no — concesse Billig di malavoglia. — Ma c’è sempre il problema di prima: come possiamo essere sicuri che il governo abbia un tale bisogno del gatto verde da essere disposto ad accantonare tutte le accuse, pur di entrarne in possesso?

— Non preoccupatevi, signor Billig. Questa è una cosa di cui possiamo essere certi. Da almeno un mese sappiamo che la ricerca del gatto è il compito più urgente e più segreto dell’FBL, dell’FBI e del servizio segreto speciale.

— Ma per quale ragione? — Billig aveva ricominciato a passeggiare. — Non è che un animale con uno strano colore. Non ha senso.

— Sentite, signor Billig, ne abbiamo già discusso prima. Loro sono assolutamente convinti che il gatto rappresenti un terribile pericolo. Credono che possa controllare la mente e cambiare la personalità di un uomo, e sono convinti di averne le prove, inclusi i casi di quattro alti ufficiali che hanno lasciato il paese, a quanto pare, diretti in Russia. Hanno preso ogni genere di misure segrete, non solo per catturare il gatto, ma anche per impedire che il Presidente e i più importanti ufficiali abbiano alcun contatto con lui. Secondo le nostre informazioni, la teoria originale del governo era che il gatto veniva dalla Russia, che le idee genetiche di Lysenko erano giuste e che i Russi avevano allevato degli animali intelligenti e dotati di facoltà extrasensoriali per usarli come spie e sabotatori, e forse per rimpiazzare gran parte della popolazione mondiale. Ma ora il governo sembra propenso a credere che il gatto sia un mutante o un mostro o qualcosa del genere, e che sia in grado di conquistare l’America, forse tutto il mondo, mediante il controllo dei sentimenti e dei pensieri.

Phil si sollevò indignato. Avrebbe voluto dire: “Ehi, Lucky non è affatto tutto questo!” La conservazione l’aveva interessato a tal punto da fargli quasi dimenticare la sua incredibile situazione.

— Lo so, lo so — stava dicendo Billig. — Ma voi cosa ne pensate, Brimstine?