Billig abbassò la pistola. — L’hai colpito troppo forte — disse a Harris — oppure gli piace. Proveremo in un altro modo. Dov’è Brimstine? Gli ho detto che aveva solo due minuti per trovarmi Jack. Frugalo, Hayes.
Delle dita agili si insinuarono nelle tasche di Phil porgendo via via a Billig degli oggetti qualunque. Quando la mano si infilò nella tasca destra, Phil si ricordò confusamente di qualcosa e fece una mossa per impedirlo, ma Harris gli torse il braccio dietro la schiena.
Hayes porse cautamente a Billig la figurina di cera di Mitzie Romadka, nel suo vestito da sera che le lasciava il seno scoperto.
Billig disse a mezza voce a Hayes: — Scommetto che questa è opera di quella Mary… come si chiama?… quella che ci faceva le bambole di spogliarelliste. Era molto brava, ma adesso è anche migliorata. — Girò delicatamente la bambolina fra le dita, studiando le reazioni sul viso di Phil. — La volete? — chiese improvvisamente. — Vi spiacerebbe se le venisse fatto del male? — Fece un gesto come per strapparle la testa, poi la posò subito sul tavolo al suo fianco e alzò le braccia al cielo. — Dove diavolo è Brimstine?
— Eccomi — annunciò quest’ultimo piombando nella stanza come un orso. — Ho trovato Jack. E abbiamo preso la ragazza di cui parlavano quei tre ladruncoli. Si era messa in fila coi robot manichini. Non l’avremmo mai trovata se non avesse starnutito.
Mitzie venne introdotta nella stanza da Dora che le teneva le mani dietro la schiena. Sul viso della biondo-viola vi era un sorriso di disprezzo a cui si mescolava una traccia di crudeltà. La figlia dell’analista aveva perso la sua cappa da sera, e i lunghi capelli neri le nascondevano quasi un occhio. Teneva il mento alto come chi ha combattuto ed è stato sconfitto, ma non è stato veramente sottomesso. Quando vide Phil, distolse orgogliosamente lo sguardo, come se il fatto di essere stata catturata avesse eliminato il problema che lui le aveva posto.
— Ah, l’originale — osservò Billig, sollevando gli occhi dalla statuina, che poi si fece scivolare in tasca. — Mia cara — le disse avvicinandosi — ti piacerebbe apparire in una pubblicità dal vivo in tutto il territorio nazionale, o posare per una serie di robot indossatrici ultra lusso? O preferisci diventare una stella della sensoradio, o ambasciatrice in Brasile oppure la mia assistente e partecipare a tutto quanto succede al mondo di interessante? O vuoi dieci milioni di dollari? Devi solo dirci cos’hai fatto del gatto verde.
Mitzie rispose a quel fuoco di fila di domande con una smorfia di disprezzo. — Mia cara — l’assicurò Billig — parlo seriamente. Questa è un’occasione che capita una sola volta nella vita, e tu sei una ragazza carina. — Fece per accarezzarle le spalle, e invece si voltò di scatto per osservare la reazione di Phil.
Jack Jones arrivò di corsa nella stanza e si fermò di botto. Guardò Phil come se non lo conoscesse, poi salutò Billig con un sorriso sardonico.
— Cosa fai lì impalato? — disse Billig. — Avanti, al lavoro. Hayes, portami subito quei tre ladruncoli.
Phil cercò di sfuggire alla presa apparentemente distratta di Harris. Poi le dita di Jack trovarono i suoi nervi, e il dolore non fu più una palla d’acciaio, ma le radici incandescenti di una pianta infuocata, che si insinuavano con mille diramazioni in ogni più piccolo interstizio fra le cellule del suo corpo. Udì se stesso urlare: — Romadka! Romadka! — il dolore diminuì e Phil balbettò rapidamente: — Il dottor Romadka ha rubato il gatto. L’ho visto uscire dalla stanza dove si trova la gabbia con una valigetta nera. Il gatto doveva essere dentro.
— Chi è questo Romadka? — chiese Billig.
— Un analista — boccheggiò Phil. Accennò a Jack Jones. — Lui può confermarlo.
— Non ne ho mai sentito parlare — negò subito Jack.
— Non è vero — mormorò Phil disperato. — Avete visto come mi ha inseguito questa notte. Dovevate capire che gli interessava il gatto verde.
Jack scosse la testa. — Si sta inventando tutto — disse a Billig.
Dall’altra parte della stanza, Brimstine appese un telefono e chiamò Billig. — Benson dice che Greeley è sempre tranquillo. Sembra certo che l’incursione incomincerà all’ora che ha detto.
— Avanti, non perdere tempo! — scattò Billig, esasperato, rivolgendosi a Jack. — Lavoratelo di nuovo.
Mentre le piccole mani terribili gli si avvicinavano, Phil gettò a Mitzie un’occhiata implorante.
— Il dottor Anton Romadka è mio padre — disse lei freddamente. — Ha fama di grande psicoanalista. Questo tipo isterico con cui state perdendo tempo è uno dei suoi pazienti.
— Mia cara, perché non l’hai detto prima? — disse Billig felice. — Dora, lasciale subito i polsi! — La donna ubbidì con una cinica alzata di sopracciglia.
— Mia cara, non mi ero reso conto che ti stava ancora tenendo — l’assicurò Billig, e le corse vicino, senza smettere di parlare. — Mia cara, è tutto chiaro, ora: questo isterico, come l’hai così ben definito, ha rubato il gatto per ordine di tuo padre e gliel’ha consegnato. Ma tu, a quanto posso vedere, disprezzi tuo padre, che ti ha probabilmente costretto a seguirlo con la forza. Ora devi soltanto dirci dov’è, o dove pensi che sia, e avrai non una, ma tutte quante le cose che ti ho appena menzionato.
— Mio padre non sarebbe capace neppure di rubare l’incasso a un robot che vende banane — gli rispose seccamente Mitzie. — Quanto a voi, siete stupido, presuntuoso e insicuro come tutti gli uomini. Soltanto che siete più veloce. Pensate che un furto tanto difficile può averlo compiuto solo un uomo. Mio padre è un lurido analista, ma un paio di sedute con lui vi farebbero bene.
— Mia cara, non combinerai nulla se continui così — le disse Billig ridendo. — Ti assicuro che sei fra amici. Noi desideriamo solo il tuo bene. — Le prese il braccio con paterna sollecitudine.
La destra di Mitzie ebbe uno scatto e Billig si ritrasse con quattro graffi rossi sulla guancia sinistra.
— Prendila, Dora! — ordinò. La donna non si fece pregare e circondò la vita e i gomiti di Mitzie con le sue braccia. Mitzie si irrigidì in una posa sdegnosa. — Pensavo che fosse disarmata. Brimstine, toglile quegli artigli. — Brimstine afferrò la destra di Mitzie attorno alle nocche con una delle sue grosse zampe e cominciò a strapparle le unghie appuntite. Billig allontanò con un gesto Harris che aveva abbandonato Phil per offrire aiuto al suo capo, poi ritornò da Mitzie.
— Mia cara — disse, parlando lentamente questa volta — sei davvero meravigliosa, una di quelle deliziose bisbetiche che torturano l’eroe nei romanzetti sadici. Ma temo che questa notte dovremo invertire i ruoli.
Quell’intimo impulso che aveva spinto Phil contro Brimstine dagli Akeley, si mise ancora una volta in azione. Malgrado la debolezza dei suoi muscoli straziati dal dolore lo costrinse a gettarsi contro Billig gridando: — Non toccarla!
Naturalmente Jack gli fece lo sgambetto, lo prese per il colletto quasi prima che piombasse rovinosamente a terra, e lo rimise sullo sgabello.
In quel momento arrivarono Hayes e quattro o cinque uomini in divisa, conducendo in mezzo a loro Carstairs, Llewellyn e Buck, tutti e tre piuttosto malconci. Carstairs, sulla cui fronte scendeva ora non solo la frangetta, ma anche del sangue, fissò Mitzie.
— Grazie del servizio, Mitz — disse con voce calma.
Llewellyn e Buck annuirono.
— Sei davvero convinto che vi abbia tradito io? — chiese Mitzie. Nessuno dei tre mostrò di aver udito la domanda.
Phil, osservando Billig, si accorse di un impercettibile sorriso del suo volto, anche se il capo della Divertimenti SpA non stava guardando niente in particolare.
— Portate questi ragazzi nel garage — ordinò Billig a Hayes, stando attento a non mostrare ai tre la guancia graffiata. — Ti telefonerò fra una quindicina di secondi per dirti cosa farne. — Poi, mentre Hayes e le guardie stavano eseguendo l’ordine, si rivolse a Mitzie con voce abbastanza alta perché anche Carstairs potesse udirlo: — Grazie ancora, cara. Un ottimo lavoro.