— A cosa diavolo servono? — indagò Caquer.
— Si portano nelle miniere di radite. Le emanazioni di quel minerale, allo stato grezzo, distruggono immediatamente qualsiasi sostanza trasparente finora scoperta o creata. Perfino il quarzo. Ed è anche dannosa agli occhi nudi. I minatori sono costretti a lavorare ad occhi bendati, per così dire, servendosi solo del senso del tatto.
Rod Caquer guardò gli occhialoni, incuriosito.
— E come mai la strana forma di queste lenti impedisce che le emanazioni le danneggino, Perry? — chiese.
— Quella parte lì sopra è un minuscolo motore che aziona un paio di tergilenti appositamente trattati. Assomigliano in tutto e per tutto a un normale tergicristallo ed è per questo che le lenti hanno questa forma ad arco.
— Oh, — fece Caquer. — Vuoi dire che i tergilenti sono assorbenti e contengono un liquido speciale che protegge il vetro?
— Sì, solo che si tratta di quarzo invece che di vetro. E viene protetto solo per una frazione di secondo. Questi tergilenti sono velocissimi, vanno così forte che non puoi neanche vederli quando porti gli occhiali. I bracci sono lunghi la metà degli archi e chi indossa gli occhiali può vedere nebulosamente solo da una frazione di lente per volta, ma anche se male, può vederci, e questo è un miglioramento del mille per cento da quando si lavora con la radite.
— Ottimo, Perry, — disse Caquer. — E si può rimediare alla nebulosità servendosi di luci ultrabrillanti. Li hai già provati questi occhiali?
— Sì e funzionano. Il guasto sta nelle bacchette; l’attrito le riscalda talmente da provocarne una dilatazione con conseguente inceppamento dopo neanche un minuto di funzionamento. Bisogna che ci lavori sopra col tornio di Deem… o con un apparecchio simile. Pensi di potermi autorizzare ad usarlo? Anche solo per un giorno, magari.
— Non vedo perché no, — rispose Caquer. — Parlerò con la persona che il Reggente nominerà esecutore testamentario e ti farò avere l’autorizzazione. Poi potrai magari comperare il tornio dall’erede. O il nipote si interessa anche lui di queste cose?
Perry Peters scosse la testa. — No, quello non saprebbe distinguere un tornio da una pressa. Mi faresti davvero una gentilezza, Rod, se potessi farmi avere quell’autorizzazione.
Caquer si era già voltato per andarsene, quando Perry Peters lo fermò.
— Un momento, — disse Peter, poi fece una pausa, a disagio.
— Forse ti tenevo nascosto una cosa, Rod, — disse alla fine l’inventore. — Io so una cosa che potrebbe avere un collegamento con la morte di Willem, anche se personalmente non vedo come. Non l’avrei mai rivelata, solo che adesso è morto e non gli potrà più fare del danno.
— Di che si tratta, Perry?
— Di libri politici illegali. Aveva un piccolo giro sottobanco. Vendeva libri che erano all’indice… sai cosa voglio dire.
Caquer emise un fischio leggero. — Non sapevo che li stampassero ancora, dopo che il consiglio ha decretato delle pene così severe al riguardo… fiuu!
— La gente è umana, Rod. Vuole ancora sapere le cose che non dovrebbe sapere… se non altro per scoprire perché è proibito!
— Libri dell’Indice Grigio o Nero, Perry?
Questa volta l’inventore apparve perplesso.
— Non capisco. Che differenza c’è?
— I libri riportati sull’Indice ufficiale, — spiegò Caquer, — si dividono in due gruppi. Quelli veramente pericolosi sono sull’Indice Nero. Ci sono pene severe per chi ne possiede uno e c’è la pena di morte per chi lo scrive o lo stampa. Quelli meno pericolosi sono sull’Indice Grigio, lo chiamano così.
— Non saprei proprio dirti quali sono quelli che vendeva sotto banco Willem. Be’, detto tra noi ne ho letti un paio che mi aveva prestato una volta Willem e mi sono parsi piuttosto noiosi. Trattavano di teorie politiche non ortodosse.
— Allora dovevano appartenere all’Indice Grigio. — Il tenente Caquer parve sollevato. — La roba teorica è tutta sull’Indice Grigio. I libri sull’Indice Nero sono quelli che contengono informazioni pratiche pericolose.
— Per esempio? — L’inventore fissava attentamente Caquer.
— Istruzioni su come fare cose messe al bando dalla legge, — spiegò Caquer. — Come il Lethite, per esempio. Il Lethite è un gas velenoso tremendamente pericoloso. Ne basta qualche chilo per annientare un’intera città, così il consiglio ne ha bandito la fabbricazione e i libri che insegnano alla gente come fabbricarselo devono andare sull’Indice Nero. Ti immagini, se uh imbecille qualunque si impadronisse di un libro del genere, potrebbe distruggere tutta la città dove abita.
— Ma perché dovrebbe farlo?
— Potrebbe essere un tizio dalla mente distorta, avere dei rancori contro qualcuno, — spiegò Caquer. — O magari potrebbe volerlo usare su scala ridotta a scopo criminale. O… per la Terra!, potrebbe essere il capo di un governo con delle mire su degli stati vicini. Conoscenze di quel genere potrebbero sconvolgere la pace del sistema solare.
Perry Peters annuì pensieroso. — Capisco il tuo punto di vista, — disse. — Be’, continuo a non capire cosa potrebbe c’entrare questo con l’omicidio, ma ho pensato che era meglio informarti di questa attività collaterale di Willem. Probabilmente vorrai controllare nel suo magazzino adesso, prima che qualcun altro rilevi il negozio e lo riapra.
— Lo faremo, — disse Caquer. — Grazie, Perry. Se non ti spiace mi servirò del tuo telefono per fare iniziare subito il controllo. Se ci sono dei libri dell’Indice Nero, provvederemo subito a sequestrarli.
Quando la sua segretaria apparve sullo schermo, gli sembrò che fosse contemporaneamente spaventata e sollevata di vederlo.
— Signor Caquer, — gli disse. — Ho cercato di raggiungerla. È successo qualcosa di terribile. Un altro morto.
— Un nuovo omicidio? — Caquer si sentì mancare il fiato.
— Nessuno sa di che si tratti, — rispose la segretaria. — Una dozzina di persone l’hanno visto buttarsi giù da una finestra a solo sette metri di altezza. E questa gravità non avrebbe neanche potuto ucciderlo, ma quando siamo arrivati noi, l’uomo era morto. E quattro di coloro che l’hanno visto lo conoscevano. Ma è…
— Accidenti, per la Terra!, chi è?
— Io non… tenente Caquer, tutti e quattro sostengono che si trattava di Willem Deem!
4. Regola della mano destra
Con una sensazione d’irrealtà e d’incubo, il tenente Rod Caquer osservò da sopra la spalla del Medico Capo il corpo che giaceva già sulla barella degli uomini del Servizio Sanitario in impaziente attesa.
— Meglio sbrigarsi, dottore, — disse uno di loro. — Non durerà ancora per molto e ci metteremo cinque minuti ad arrivare.
Il dottor Skidder fece un cenno di impazienza con la testa senza sollevare gli occhi e continuò il suo esame. — Neanche un segno, Rod, — disse alla fine. — Nessuna traccia di veleno. Nessuna traccia di niente. È semplicemente morto.
— La morte potrebbe essere stata causata dalla caduta? — chiese Caquer.
— Non c’è neppure un livido per la caduta. L’unico verdetto che possa dare io è collasso cardiaco. Okay, ragazzi, potete portarlo via.
— Ha finito anche lei, tenente?
— Sì, — rispose Caquer. — Andate pure. Skidder, quale di loro era Willem Deem?
Gli occhi del medico seguirono il fagotto bianco che gli uomini del Servizio Sanitario portavano verso il furgone. Si strinse nelle spalle con un gesto d’impotenza.