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— Così di primo acchito non vedo come potrebbe essere una causa della morte, Rod, ma William Deem noleggiava libri politici, — disse Gordon. — Ormai non gli farà male se lo dico, dal momento che il poveraccio è morto.

Quasi le stesse parole, ricordò Caquer, che aveva usato Perry Peters per dirgli la stessa cosa.

Caquer annuì.

— Abbiamo frugato il suo negozio e l’appartamento e non ne abbiamo trovati, professore, — rispose il tenente. — Lei naturalmente non saprebbe di che genere…

Il professor Gordon sorrise. — Temo di sì, invece, Rod. Anzi ti dirò in via non ufficiale, e spero che tu non stia registrando questa conversazione che ne ho letto qualcuno anch’io.

— Lei! — La voce di Caquer aveva un tono di franca sorpresa.

— Non sottovalutare mai la curiosità di un educatore, ragazzo mio. Temo che la lettura dei libri dell’Indice Grigio sia il vizio più diffuso tra gli insegnanti universitari che tra le altre classi. Oh, so che è male incoraggiare questo commercio, ma la lettura di libri del genere non può davvero far del male a una mente equilibrata e giudiziosa.

— E papà ha decisamente una mente equilibrata e giudiziosa, Rod, — affermò Jane in tono di sfida. — Solo che, accidenti a lui, non mi ha mai permesso di leggerli.

Caquer le sorrise. Il fatto che il professore avesse parlato di Indice Grigio lo aveva rassicurato.

Dopo tutto prendere in lettura dei libri dell’Indice Grigio era solo un reato di lieve entità.

— Hai mai letto libri dell’Indice Grigio, Rod? — chiese il professore. Caquer scosse la testa.

— Allora probabilmente non avrai mai sentito parlare di ipnotismo. Per quanto riguarda certi particolari del caso Deem… be’, mi sono chiesto se per caso non sia stato impiegato l’ipnotismo.

— Temo di non sapere neppure di che si tratti, professore.

Il fragile professore, sospirò.

— Questo succede perché non hai mai letto libri proibiti, Rod, — gli disse Gordon. — L’ipnotismo significa il controllo della mente da parte di un’altra persona e prima di essere messo al bando aveva raggiunto un alto grado di sviluppo. Non hai mai sentito parlare dell’Ordine Kapreliano o della Ruota di Vargas?

Caquer scosse la testa.

— La storia di questo argomento si trova su diversi libri dell’Indice Grigio, — disse il professore. — I metodi effettivi e i particolari di costruzione della Ruota di Vargas si troverebbero però nell’Indice Nero, nella massima categoria dei libri illegali. Naturalmente non li ho letti, ma ho letto la loro storia.

— Uno dei primi praticanti dell’ipnotismo, anche se non il suo scopritore, fu un certo Mesmer del lontano diciottesimo secolo. Ad ogni modo, questi inquadrò la faccenda in maniera più o meno scientifica e ora del ventesimo secolo si era già appreso parecchio sull’argomento tanto che l’ipnotismo veniva impiegato diffusamente in medicina.

— Cento anni dopo, i medici curavano ormai con l’ipnotismo la stessa quantità di pazienti che curavano con medicina e operazioni chirurgiche. Naturalmente c’erano anche dei casi di cattivo impiego, ma erano relativamente pochi.

— Passò un altro secolo e ci furono grandi cambiamenti. Il mesmerismo si era sviluppato troppo ormai per offrire sicurezza alla gente. Ormai qualsiasi criminale o uomo politico di pochi scrupoli che aveva un’infarinatura di quest’arte poteva servirsene impunemente. Poteva ingannare con essa tutte le persone che voleva e farla franca.

— Vuol dire che avrebbe potuto spingere la gente a pensare tutto ciò che voleva lui? — chiese Caquer.

— Non solo, poteva addirittura spingerla a fare tutto ciò che voleva lui. E ormai la televisione era così diffusa ovunque che una sola persona poteva apparire di fronte a milioni di persone e parlare a tutte contemporaneamente.

— Ma il governo non avrebbe potuto regolarne l’uso?

Il professor Gordon sorrise debolmente. — E come, quando anche i legislatori erano umani e soggetti ad essere ipnotizzati come le persone sotto di loro? Poi, per complicare ancora le cose irrimediabilmente, ci fu l’invenzione della ruota di Vargas.

— Si sapeva fin dal diciannovesimo secolo ormai che una combinazione di specchi mobili era in grado di mettere in stato ipnotico chiunque li osservasse e i primi esperimenti con la trasmissione del pensiero risalivano al ventunesimo secolo, ma fu solo nel secolo seguente che Vargas combinò e perfezionò i due sistemi nella Ruota di Vargas. Una specie di casco, in effetti, con in cima una ruota girevole composta di specchi appositamente costruiti per creare l’effetto desiderato.

— E come funzionava, professore? — chiese Caquer.

— Chi indossava il casco con la Ruota di Vargas otteneva l’immediato e automatico controllo su chi gli stava di fronte… di persona o su uno schermo televisivo, — disse Gordon. — Gli specchi inseriti nella piccola ruota roteante producevano l’ipnosi istantanea e il casco, per qualche ragione, trasmetteva i pensieri di chi portava il casco attraverso la ruota in modo da imprimere sui soggetti i pensieri che desiderava comunicare.

— In effetti, il casco stesso… o la ruota… poteva essere regolato in modo da produrre certe illusioni prestabilite senza che l’operatore dovesse parlare o concentrarsi su quei punti. Oppure il controllo poteva avvenire direttamente dalla mente.

— Ahi, — esclamò Caquer. — Un affare del genere dovrebbe… adesso capisco come mai le istruzioni per costruire una Ruota di Vargas sono finite sull’Indice Nero. Per mille Asteroidi! Un uomo con un apparecchio del genere potrebbe…

— Potrebbe fare pressoché qualsiasi cosa. Compreso uccidere un uomo e fare apparire la sua morte sotto cinque aspetti diversi a cinque diversi osservatori.

Caquer emise un leggero sibilo. — Oppure spingere nove radicali a concionare sopra una cassa in mezzo alla strada… e non è neanche necessario che siano dei radicali. Potrebbero essere semplicemente gente comune ligia alla legge.

— Nove radicali? — chiese Jane Gordon. — Cos’è questa faccenda dei nove radicali, Rod? Non ne avevo sentito parlare.

Ma Rod si stava già alzando in piedi.

— Adesso non ho tempo di spiegarti, Ghiacciolo, — le disse. — Ti dirò tutto domani, ma adesso devo scappare… un momento. Professore, è tutto qui quanto sa sulla Ruota di Vargas?

— Assolutamente tutto, ragazzo mio. Ho solo pensato che fosse una possibilità. Ne furono costruite solo cinque o sei e alla fine il governo ci mise sopra le mani e le distrusse tutte, ad una ad una. È costato milioni di vite farlo, però.

— Quando alla fine ebbero risolto completamente il problema, stava iniziando la colonizzazione dei pianeti ed era stato formato un consiglio internazionale col controllo di tutti i governi. Tutti quanti furono concordi nel ritenere che il campo dell’ipnotismo era troppo pericoloso e ne fecero un argomento proibito. Ci vollero alcuni secoli per cancellare ogni conoscenza, ma alla fine ci riuscirono. E la prova è che tu non ne hai mai sentito parlare.

— E per quanto riguarda gli aspetti benefici, — chiese Jane Gordon. — Sono andati perduti?

— Naturalmente, — rispose suo padre. — Ma nel frattempo la medicina era progredita a tal punto che non fu poi una gran perdita. Oggi i medici possono curare direttamente qualsiasi disfunzione che prima veniva curata con l’ipnotismo.

Caquer che si era fermato davanti alla porta, si volse un attimo.

— Professore, crede possibile che qualcuno abbia potuto farsi prestare un libro nero da Deem e abbia appreso tutti quei segreti? — chiese.

Il professor Gordon si strinse nelle spalle. — È possibile, — ammise. — Può darsi che Deem abbia trattato di tanto in tanto anche dei libri dell’Indice Nero, ma sapeva bene che non era il caso di cercare di venderli o noleggiarli a me. Perciò anche se l’ha fatto non ho modo di saperlo.