Выбрать главу

«Non so cosa gli sia preso» disse Duca Bottomley.

«È un diavolo di lavoratore» osservò William Zipolo. «Con lui spende bene i suoi soldi, signorina Flitworth».

«Sarebbe la prima volta, da queste parti» rispose lei in tono acido.

«Su e giù per il campo come un matto, a cercare di battere quella macchina di Ned Simnel. Ci siamo dovuti mettere in quattro per legare i covoni. E l’ha quasi battuta».

«Mettetelo sul divano».

«Gliel’abbiamo detto che stava esagerando sotto quel sole…» Duca storse il collo per guardare in cucina, nel caso in cui gioielli e tesori traboccassero dai cassetti della credenza.

La signorina Flitworth gli oscurò la visuale.

«Sono sicura che gliel’avete detto. Grazie. Immagino che avrete voglia di tornare a casa».

«Se c’è qualcosa che possiamo fare…»

«So dove abitate. E sono anche cinque anni che non pagate l’affitto. Buonasera, signor Zipolo».

Li accompagnò alla porta e gliela chiuse in faccia. Poi si voltò.

«Che diavolo stavi facendo, signor cosiddetto Bill Porta?»

SONO STANCO E NON MI PASSA.

Bill porta si afferrò il cranio.

E ZIPOLO MI HA DATO UNA BEVANDA SPIRITOSA DI SUCCO DI MELA FERMENTATO PER VIA DEL CALDO E ORA MI SENTO MALE.

«Non mi sorprende. La fa lui, nei boschi. Di mele dentro ce ne sono veramente poche».

NON MI SONO MAI SENTITO MALE PRIMA E NEMMENO STANCO.

«Fa parte dell’essere vivi».

COME FANNO GLI UMANI A SOPPORTARLO?

«Be’, il succo di mela fermentato può essere d’aiuto».

Bill Porta rimase seduto a guardare il pavimento con aria cupa.

MA ABBIAMO FINITO IL CAMPO, disse con una certa aria di trionfo. È TUTTO IMBALLATO E LEGATO, O FORSE VICEVERSA.

Si afferrò di nuovo il cranio.

AAARGH.

La signorina Flitworth sparì nel retro cucina. Una pompa cigolò. Poi tornò con un panno bagnato e un bicchiere d’acqua.

MA C’È UN TRITONE DENTRO!

«Vuol dire che è fresca» disse la signorina Flitworth,[13] pescando l’anfibio e liberandolo sul pavimento, dove sparì di corsa in una crepa.

Bill Porta cercò di alzarsi in piedi.

ORA RIESCO QUASI A CAPIRE PERCHÉ CERTE PERSONE VOGLIONO MORIRE, disse. AVEVO SENTITO PARLARE DI DOLORE E INFELICITÀ, MA FINORA NON AVEVO MAI COMPRESO PIENAMENTE CHE COSA VOLESSE DIRE.

La signorina Flitworth guardò dalla finestra polverosa Le nuvole che si erano accumulate tutto il pomeriggio incombevano sulle colline, grigie con una minacciosa punta di giallo. Il caldo era come una morsa.

«C’è una grossa tempesta in arrivo».

ROVINERÀ IL MIO RACCOLTO?

«No. Dopo si asciugherà».

COME STA LA BAMBINA?

Bill Porta aprì la mano. La signorina Flitworth inarcò le sopracciglia. La clessidra d’oro era lì, con la parte superiore quasi vuota. Ma era un’immagine tremolante che compariva e scompariva.

«Come fai ad averla tu? È di sopra! La teneva come…» incespicò, «come qualcuno che tiene qualcosa molto stretto».

È ANCORA LÀ. MA È ANCHE QUI. O DA QUALSIASI ALTRA PARTE. DOPOTUTTO È SOLO UNA METAFORA.

«Quella che ha lei in mano sembra piuttosto reale».

SOLO PERCHÉ È UNA METAFORA NON SIGNIFICA CHE NON SIA REALE.

La signorina Flitworth sentì una debole eco nella voce, come se le parole fossero pronunciate da due persone quasi, ma solo quasi all’unisono.

«Quanto ti resta?»

È QUESTIONE DI ORE.

«E la falce?»

HO DATO ISTRUZIONI PRECISE AL FABBRO.

Lei si accigliò. «Non dico che Ned Simnel non sia un bravo ragazzo, ma sei sicuro che lo farà? Distruggere una cosa come quella è chiedere molto a un uomo come lui».

NON AVEVO SCELTA. LA PICCOLA FORNACE QUI NON BASTA.

«È un diavolo di falce».

TEMO CHE NON SIA ABBASTANZA AFFILATA.

«E nessuno ha mai provato a fare lo stesso con te?»

CONOSCE IL DETTO: NON PUOI PORTARTI I SOLDI NELLA TOMBA?

«Sì».

MA QUANTI CI CREDONO SERIAMENTE?

«Una volta ho letto» disse la signorina Flitworth, «di certi re pagani in un qualche deserto che costruivano enormi piramidi e ci mettevano dentro di tutto. Perfino delle barche. Perfino delle ragazze in calzoni trasparenti e coperchi di salsiere. Non mi verrai a dire che è giusto».

NON SONO MAI STATO MOLTO SICURO DI COSA È GIUSTO, disse Bill Porta. NON SONO SICURO CHE ESISTA LA RAGIONE. O IL TORTO. CI SONO SOLO POSTI DOVE STARE.

«No, quello che è giusto è giusto e quello che è sbagliato e sbagliato» disse la signorina Flitworth. «A me hanno insegnato a capire la differenza».

GLIEL’HA INSEGNATO UN CONTRABBANDIERE.

«Non c’è niente di sbagliato nel contrabbando!»

DICO SOLTANTO CHE ALCUNI LA PENSANO DIVERSAMENTE.

«Non contano!»

MA…

Da qualche parte sulla collina cadde un fulmine. Il tuono fece tremare la casa; un paio di mattoni del camino caddero sulla grata. Poi le finestre vibrarono.

Bill Porta attraversò la stanza e spalancò la porta.

Chicchi di grandine grossi come uova di gallina rimbalzarono sulla soglia fin dentro la cucina.

OH. ESAGERATO.

«Oh, diavolo!»

La signorina Flitworth si riparò sotto il suo braccio.

«E da dove viene questo vento?»

DAL CIELO?, disse Bill Porta, sorpreso dall’improvvisa agitazione.

«Andiamo!» Tornò di corsa in cucina e rovistò nella credenza in cerca di una lanterna e dei fiammiferi.

MA HA DETTO CHE SI SAREBBE ASCIUGATO.

«Con una tempesta normale, sì. Ma con questa? Si rovinerà! Domani mattina lo troveremo sparso sulla collina!»

Accese la candela e tornò indietro di corsa.

Bill Porta guardò la tempesta. La paglia turbinava nel vento.

ROVINATO? IL MIO RACCOLTO? Raddrizzò la schiena. ’FANCULO.

La grandine batteva sul tetto dell’officina del fabbro.

Ned Simnel pompò il soffietto della fornace finché il cuore della fornace divenne bianco con un accenno di giallo.

Era stata una buona giornata. La Mietitrebbiatrice aveva funzionato meglio di quanto avesse osato sperare; il vecchio Peedbury aveva insistito per tenerla e fare un altro campo l’indomani, perciò l’avevano lasciata fuori, coperta da una cerata fissata al terreno. L’indomani avrebbe potuto insegnare a uno degli uomini a usarla, e cominciare a lavorare su un nuovo modello più avanzato. Successo sicuro. Il futuro era a portata di mano.

Poi c’era la storia della falce. Andò alla parete dove era stata appesa. Era un po’ un mistero. Nel suo genere, era lo strumento più splendido che avesse mai visto. Non si poteva nemmeno smussare. Il filo si estendeva ben oltre il limite effettivo della lama. Eppure doveva distruggerla. Che senso aveva? Ned Simnel credeva molto nel senso, in un tipo molto specifico di senso.

Forse Bill Porta voleva solo liberarsene, e quello era comprensibile, visto che anche così, appesa alla parete, sembrava irradiare affilatezza. C’era una fioca aura violetta attorno alla lama, provocata dalle correnti che portavano sfortunate molecole d’aria alla morte per taglio netto.

Ned Simnel la prese in mano con grande attenzione.

Strano tipo, Bill Porta. Aveva detto che voleva essere certo che fosse morta. Come se si potesse uccidere una cosa.

E comunque, come facevi a distruggerla? Oh, il manico sarebbe bruciato e il metallo calcinato, e se ci avesse lavorato su abbastanza, alla fine non sarebbe rimasto che un mucchietto di polvere e cenere. Quello che voleva il cliente.

D’altro canto, presumibilmente potevi distruggerla anche staccando la lama dal manico… Dopotutto, in quel modo non sarebbe più stata una falce. Sarebbero stati solo… dei pezzi. Certo, pezzi con cui si poteva costruire una falce; ma quello era possibile anche con la cenere e la polvere, se sapevi come fare.

вернуться

13

Da centinaia di anni la gente crede che un tritone in un pozzo significhi che l’acqua è fresca e potabile, e in tutti questi anni nessuno si è mai chiesto se il tritone esce dal pozzo per andare al gabinetto.