— No! No, se siamo costretti a vivere con lui nella stessa stanza per tutto il giorno. Diventa un orso, quando lo tirano fuori dalla sua grotta prima che sia pronto… e non fa mai colazione. Dice che pensa e combatte meglio a stomaco vuoto.
— La compagnia è spartana; guardate tutte le cicatrici che portano sulla fronte! — citò Chaney.
— Mi arrendo! Andiamo a fare colazione.
Uscirono dagli alloggi improvvisati e si avviarono lungo lo stretto marciapiede di cemento, dirigendosi verso l’edificio che ospitava la mensa. Una jeep e un’auto con l’emblema dello stato maggiore si dirigevano verso l’edificio, che era circondato da un nugolo di automobili civili parcheggiate. Saltus e Chaney erano gli unici che si muovevano a piedi.
Chaney domandò:
— È un tempo magnifico per nuotare. C’è una piscina, qui?
— Deve esserci… Katrina non ha certo ottenuto quella magnifica abbronzatura con una lampada solare. Credo che sia da quella parte… sulla Strada E, vicino al Circolo Ufficiali. Vuole provare com’è, nel pomeriggio?
— Se lei me lo permetterà. Forse dovremo studiare.
— Sono già stufo! A me non importa niente del numero dei votanti malati d’ulcera che si iscriveranno al Partito A nella zona di Chicago, tra vent’anni. Signore, come fa lei a passare degli anni giocando con i numeri?
— I numeri mi affascinano… i numeri e le persone. Se i suoi cittadini guariranno dall’ulcera, il sollievo potrà indurli a passare dal partito A, del quale prima erano attivisti, al più conservatore partito B; il loro voto potrà cambiare l’esito di un’elezione, e un’amministrazione conservatrice… cittadina, statale o nazionale… potrà rimandare la soluzione di un problema che avrebbe dovuto essere risolto già ieri, o decidere di non fare niente al riguardo. Il problema dei Grandi Laghi è diventato un problema proprio per questo.
— Mi scusi — disse Saltus. — Quale problema?
— Lei è stato lontano dal paese. I Laghi hanno raggiunto il livello più alto nella storia; hanno inondato diecimila miglia di terreno, sulle loro rive. Le precipitazioni medie annuali nel bacino dei Laghi sono aumentate costantemente negli ultimi otto anni, e l’aumento del livello delle acque sta producendo gravi danni. Le costruzioni sulla riva dei laghi sono crollate, per tutti questi anni, a causa dell’erosione; si trattava di case di villeggianti, ma tra qualche tempo cominceranno a crollare edifici molto più importanti. Le spiagge sono scomparse, i moli privati stanno andando in briciole, le terre basse si stanno trasformando in paludi. L’inquinamento sta sconvolgendo l’ecologia. È una cosa molto triste, comandante.
— Ehi… quando andremo a Chicago, durante l’esplorazione, forse vedremo Michigan Avenue sott’acqua.
— Non è uno scherzo. Potrebbe essere vero.
— Oh, sciagure, sciagure, sciagure! dichiarò Saltus. — I suoi libri e le sue tavole parlano soltanto di sciagure.
— Ho pubblicato un solo libro. E non parlavo di sciagure.
— William ha detto che era una mistificazione. Io non l’ho letto, non sono un grande lettore, signore, ma lui ha gridato allo scandalo. E Katrina mi ha detto che i giornali hanno scatenato un inferno.
— Avete parlato di me. Inutili pettegolezzi!
— Be’… lei ha tardato due o tre giorni ad arrivare, non ricorda? Dovevamo parlare di qualcosa, così abbiamo parlato quasi sempre di lei… curiosità per il debole civile in una squadra militare. Katrina sapeva tutto di lei; immagino che abbia letto il suo dossier dall’inizio alla fine e dalla fine al principio per chissà quante volte. Ha detto che lei si trovava nei guai… con la sua compagnia, con i critici e gli studiosi e le chiese e… oh, con tutti. — Saltus lanciò un’occhiata di sottecchi al suo compagno. — Il vecchio William ha dichiarato che lei era intento a rodere le fondamenta del Cristianesimo. Lei deve avere fatto qualcosa, signore. Sta rodendo quelle fondamenta?
Chaney rispose con una sola parola.
Saltus ascoltò, interessato.
— Non la conosco.
— È aramaico. In inglese lei conosce il termine.
— La ripeta… lentamente… e mi dica cos’è.
Chaney ripeté la parola, e Saltus la ripeté, compiaciuto dal suono e dalla nuova conoscenza di un vecchio verbo transitivo.
— Ehi… mi piace! — Continuò a camminare, ripetendo la parola sottovoce.
Dopo un intervallo:
— E allora… cos’ha fatto alle fondamenta del Cristianesimo?
— Ho tradotto in inglese due rotoli, e li ho fatti pubblicare — disse Chaney, con rassegnazione. — Avrei potuto risparmiarmi il tempo, o passare la mia vacanza a disseppellire città sepolte. Un solo uomo su dieci ha letto il mio libro lentamente e accuratamente, e ha capito quello che avevo fatto… gli altri nove hanno cominciato ad abbaiare prima di avere finito la prima metà.
Il suo compagno gli fece un sorriso amichevole.
— William ha abbaiato, e Katrina sembrava scandalizzata, ma immagino che Gilbert Seabrooke l’abbia letto lentamente: Katrina ha detto che l’Ufficio era imbarazzato, ma Seabrooke l’ha difesa fino in fondo. E ora, per quello che mi riguarda… io non ho letto il libro, e probabilmente non lo leggerò mai; in quale posizione mi mette questo fatto?
— Nella posizione di un onesto neutrale, soggetto a intimidazione.
— D’accordo, signore; intimidisca questo onesto neutrale.
Chaney lanciò un’occhiata all’edificio che ospitava la mensa, calcolando la distanza che restava. Voleva essere breve; l’argomento era doloroso, lo era diventato da quando una casa editrice universitaria aveva pubblicato il libro e un pubblico pronto a fraintenderlo l’aveva raccolto.
— Non voglio che lei cominci ad abbaiare, comandante, così prima di tutto dovrà capire bene il significato di una parola: midrash.
— Midrash. È un altro termine aramaico?
— No… è ebraico, e significa narrativa fantastica, a sfondo religioso. Lo paragoni a qualsiasi campo moderno equivalente: romanzi storici, gialli, libri rosa, narrativa fantastica; gli antichi ebrei amavano molto il loro midrash. Era il loro genere preferito di fantasia; amavano servirsi di personaggi e di eventi biblici nelle loro fantasie… se proprio vogliamo coniare un termine, possiamo chiamare il midrash con un neologismo… fantabibbia, anche se ha un suono orribile. Gli studiosi sanno già da molto tempo questo fatto; sono in grado di riconoscere un lavoro midrash quando lo vedono. Ma il grosso pubblico, apparentemente, non ne conosce neppure l’esistenza. Il pubblico tende a credere che tutto quanto è stato scritto duemila anni fa fosse sacro, l’opera di un santo o di un profeta.
— Immagino che nessuno abbia detto il contrario al pubblico — disse Saltus. — D’accordo, fin qui la seguo.
— Grazie. Anche il pubblico dovrebbe essere così generoso.
— Lei non ha parlato del midrash al pubblico?
— Certamente. Ho usato dodici pagine d’introduzione per spiegare il termine e l’ambiente generale nel quale esso è nato; ho sottolineato che si trattava di una cosa comune, che gli antichi ebrei si servivano spesso di fantasie religiose o eroiche per trasmettere un messaggio morale o convalidare una propria tesi. I tempi erano duri, la terra era quasi sempre sotto il tallone di un oppressore, e gli ebrei desideravano disperatamente la libertà… desideravano il Messia che era stato loro promesso da settecento anni.
— Ah… ecco il suo errore, civile! Chi vuole sprecare dodici pagine e rosicchiare l’osso, prima di giungere al midollo? — Guardò Chaney, e vide la sua espressione che tradiva la sofferenza. — Mi scusi, signore. Io non sono un grande lettore… e penso che neppure gli altri lo fossero.