— Entrambi i miei rotoli erano midrash — disse Chaney. — Ed entrambi erano variazioni dello stesso tema: una figura eroica stava per giungere a liberare il paese dall’oppressore, a liberare il popolo dalle miserie e dalle malattie, a mostrare al popolo la porta di una nuova vita e di un’eternità ricca e felice. Il primo rotolo era il più lungo dei due, con maggiori dettagli e promesse più esplicite; prevedeva guerre e pestilenze, segni nel cielo, invasori venuti da terre straniere, morti e desolazioni, e, finalmente, annunciava la venuta del messia che avrebbe portato al mondo la pace eterna. Mi era parso un autentico capolavoro.
Saltus era perplesso.
— Be’… che c’è di male?
— Lei ha letto la Bibbia?
— No.
— Nemmeno il Libro dell’Apocalisse?
— Non sono un grande lettore, civile.
— Il primo rotolo era la copia originale dell’Apocalisse… originale, perché era stato scritto almeno cento anni prima del libro incluso nella Bibbia. E veniva presentato come narrativa fantastica. È per questo che il maggiore Moresby è tanto in collera con me. Moresby… e le persone come lui… non vogliono che il libro sia di cento anni più antico di quanto si crede; non vogliono che si scopra che esso era stato presentato come fantasia. Non possono accettare l’idea che l’opera sia stata scritta, in origine, da qualche sacerdote o scriba di Qumran, e fatta circolare per tutto il paese per divertire o ispirare la popolazione. Il maggiore Moresby non vuole che il libro sia un’opera midrash, com’è in realtà.
Saltus emise un fischio sommesso.
— Lo credo bene! Lui prende tutte queste cose molto sul serio, signore. Lui crede nelle profezie.
— Io no — disse Chaney. — lo sono scettico, ma sono più che disposto a lasciare che altri credano, se preferiscono. Non ho affermato nulla, nel mio libro, che potesse minare le loro convinzioni; non ho offerto alcuna opinione o interpretazione personale. Ma ho mostrato che il primo rotolo dell’Apocalisse è stato scritto nella Scuola di Qumran, e che è stato sepolto in una grotta cento anni, e forse più, prima che l’attuale versione fosse scritta… o copiata… e inclusa nella Bibbia. Ho offerto la prova indiscutibile del fatto che il libro incluso nella Bibbia Cristiana non è soltanto una copia successiva, ma che è stato alterato rispetto all’originale. Le due versioni non collimano; le modifiche si vedono chiaramente. Chiunque abbia scritto la seconda versione ha cancellato numerosi passaggi della prima, e ha aggiunto nuovi capitoli, nell’introduzione e nel corpo della narrazione, più in carattere con i suoi temi. In breve, ha modernizzato l’opera e l’ha resa più accettabile al suo sacerdote, al suo re, al suo popolo. Il suo unico difetto era che si trattava di un pessimo revisore… e non sapeva né tagliare né aggiungere con qualche capacità… e le sue aggiunte erano visibili. Ha compiuto un pessimo lavoro di ristesura.
Saltus disse:
— E dalla testa del vecchio William si è levata una nera nube di fumo. Ha dato a lei la colpa di tutto.
— L’hanno fatto quasi tutti. Un critico letterario di un giornale di St. Louis ha messo in dubbio il mio patriottismo; un altro critico di Minneapolis ha insinuato che io potevo essere l’Anticristo, e, naturalmente, uno strumento della propaganda comunista. Un settimanale eli Roma mi ha lanciato l’offesa più bruciante: ha intitolato la recensione del mio libro, semplicemente, Traduttore Traditore. — Suo malgrado, non riuscì a trattenere una sfumatura di amarezza. — Quando avrò la mia prossima vacanza, mi limiterò a fare qualcosa di tranquillo e sicuro. Andrò a disseppellire una città del Negev, antica diecimila anni, o andrò a riscoprire l’Atlantide.
Camminarono in silenzio per qualche tempo. Un’automobile passò accanto a loro, dirigendosi verso l’edificio.
Chaney disse:
— Una domanda personale. Permette, comandante?
— Spari pure, signore.
— Come è riuscito a raggiungere il suo grado così giovane?
Saltus rise.
— Lei non è stato nell’esercito?
— No.
— La colpa è tutta della nostra maledetta guerra… i più spiritosi la chiamano la nostra Guerra dei Trent’Anni. Le promozioni arrivano in fretta, in tempo di guerra, perché uomini e navi si perdono a un ritmo accelerato… e arrivano più in fretta a coloro che combattono sul mare, che a quelli che combattono in trincea. Quando la guerra del Vietnam ha superato i cinque anni di vita, io ho cominciato a salire rapidamente… sono sempre stato in mare, io; quando la guerra ha superato i dieci anni senza ammorbidirsi, io ho cominciato a salire più in fretta. E quando ha superato i quindici anni… dopo quella falsa pace, quella tregua… io sono salito come un missile lunare. Guardò Chaney con aria seria. — Abbiamo perduto molti uomini e molte navi in quelle acque, quando i cinesi hanno cominciato a spararci.
Chaney annuì.
— Ho sentito correre le voci, le storie della guerra. I giornali israeliani erano pieni dei guai d’Israele, ina a volte le notizie del mondo esterno ottenevano un certo spazio.
— Un giorno o l’altro sentirà la verità; e la farà saltare. Washington non ha diffuso le cifre esatte, ma quando lo farà, lei riceverà un pugno nello stomaco, a dir poco. Molte cose vengono tenute nascoste, nelle guerre non dichiarate. Alcune cose riescono a emergere dopo qualche tempo, ma altre non emergono mai. — Un’altra occhiata di sottecchi, per studiare Chaney. — Lei ricorda quando i cinesi lanciarono quel missile contro la città portuale nella quale stavamo lavorando? Quel porto a sud di Saigon?
— Nessuno può dimenticarlo.
— Bene, signore, le nostre forze hanno compiuto un’azione di rappresaglia, e i cinesi hanno perduto due importanti nodi ferroviari, nella stessa settimana… le città di Keiyang e di Yugning. Due buchi nel terreno, e centinaia di miglia di terra radioattiva. Il loro missile conteneva una semplice atomica di scarsa potenza, era tutto quello che potevano produrre a quel tempo, ma noi li abbiamo colpiti con due perfetti giganti all’idrogeno. La prego di tenere quest’asso nella manica fino a quando non leggerà la notizia sui giornali… se le accadrà mai di leggerla.
Chaney digerì l’informazione con un certo allarme.
— Che cosa hanno fatto loro, come rappresaglia?
— Niente… fino a questo momento. Ma lo faranno, signore, lo faranno! Non appena penseranno che abbiamo chiuso un occhio, ci colpiranno con qualcosa. E sarà un colpo duro,
Chaney dovette annuire.
— Immagino che lei abbia compiuto più di una missione nel Mare della Cina?
— Più di una — disse Saltus. — Nel corso dell’ultima, due ottime navi della mia squadra sono colate a picco, colpite da siluri cinesi… non una, ma due, e i sommergibili cinesi erano i responsabili in entrambi i casi. Quei bastardi sanno davvero sparare, signore… e bene!
— A che cosa equivale il grado di tenente di vascello?
— A quello di maggiore dell’esercito. Per questo ho diritto all’appellativo di “comandante”. Il vecchio William e io siamo di pari grado. Ma non si lasci impressionare. Se non fosse per questa guerra, sarei soltanto un giovane sottotenente, ammesso che le cose mi andassero molto bene.
Il desiderio di proseguire la conversazione diminuì, e i due camminarono in silenzio, ciascuno immerso nei propri pensieri, verso l’edificio. Chaney ricordò con disgusto i lavori svolti per il Pentagono, sulle capacità belliche future dei cinesi. In parte, Saltus aveva confermato le sue estrapolazioni.