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Chaney andò per primo a ritirare il vassoio, poi si fermò sulla soglia della sala, appoggiando il vassoio al bancone, per evitare di versare il caffè. Si guardò intorno.

— Ehi… ecco Katrina!

— Dove?

— Laggiù, accanto a quella finestra.

— Non credo che sia opportuno aspettare un invito.

— Avanti, avanti, vengo subito dietro a lei!

Chaney scoprì di avere versato il caffè, quando raggiunsero il tavolo della giovane donna. Aveva cercato di muoversi con troppa rapidità, e aveva perduto lo stesso. Arthur Saltus lo aveva preceduto. Il tenente di vascello sedette nel posto più vicino a quello della donna, e rapidamente trasferì i piatti e le tazze della colazione dal vassoio al tavolo. Saltus posò i gomiti sul tavolo, guardò attentamente Katrina, e poi si rivolse a Chaney.

— Non è deliziosa, stamattina? Che cosa direbbe il suo amico Bartlett?

Chaney notò la piccola ruga di disapprovazione che si era formata sulla fronte della donna.

— Anche le sue espressioni corrucciate sono più leggiadre dei più dolci sorrisi delle altre fanciulle.

— Udite! Udite! — Saltus batté le mani, in segno di approvazione, e guardò con impudenza gli occupanti degli altri tavoli che si erano voltati a guardare. — Villici impiccioni — disse, a bassa voce.

Kathryn Van Rise si strinse nelle spalle, cercando di mantenere il suo riserbo.

— Buongiorno, signori. Dov’è il maggiore?

— Sta russando — rispose Arthur Saltus. Siamo usciti di soppiatto per fare colazione da soli con lei.

— E con questi altri duecento individui disse Chaney, indicando con un rapido gesto la mensa affollata. Com’è romantico.

— Questi villici non sono romantici — obiettò Saltus. — Mancano di colore e non possiedono il fascino del Vecchio Mondo. — Guardò intorno a sé. — Ehi… signore, potremmo far pratica su di loro. Conduciamo un sondaggio su di loro, scopriamo quanti di loro sono Repubblicani e mangiano uova fritte. — Fece schioccare le dita. — Ancor meglio cerchiamo di scoprire quanti stomaci repubblicani sono stati rovinati dalle uova fritte dell’esercito!

Katrina sollevò l’indice, in segno di ammonimento.

— Controllate la vostra conversazione nei luoghi pubblici. Certi argomenti sono strettamente riservati alla sala di addestramento.

Chaney disse:

— Presto! Parli in aramaico. Questi villici non capiranno mai.

Saltus cominciò a ridere, ma si fermò bruscamente.

— Conosco una sola parola. — Parve imbarazzato.

— Allora non la ripeta — lo avvertì Chaney. — Katrina potrebbe aver studiato l’aramaico… legge tutto di tutto.

— Ehi… non è onesto, questo!

— Io faccio delle cose disoneste, per vendicarmi di cose altrettanto disoneste, comandante. Questa notte sono entrato di soppiatto nella stanza di addestramento, mentre voi tutti stavate dormendo. — Si rivolse alla giovane donna. — Ora conosco il suo segreto. Conosco uno degli obiettivi secondari, una delle alternative.

— Davvero, signor Chaney?

— Davvero, signorina Van Hise. Ho invaso la stanza e ho messo tutto a soqquadro… una perquisizione davvero accurata. Ho scoperto una mappa segreta, nascosta sotto uno dei telefoni… quello rosso. Il bersaglio alternativo è il monastero di Qumran. Torneremo indietro, per distruggere i rotoli che vi mettono tanto in imbarazzo… li toglieremo dalle loro giare e li bruceremo. Sul posto. Ecco — disse, appoggiandosi allo schienale senza nascondere il proprio divertimento.

La donna lo fissò per qualche tempo, e Chaney provò un senso di disagio improvviso, un’intuizione clic lo turbò.

Quando lei parlò, lo fece a voce molto bassa, in modo che dai tavoli vicini fosse impossibile ascoltare.

— Lei ha quasi ragione, signor Chaney. Una delle nostre alternative è un lancio nella Palestina, e lei è stato scelto per fare parte della squadra anche a causa della sua conoscenza della zona.

Chaney si mise subito sulla difensiva.

— Non voglio avere niente a che fare con quei rotoli. Non farò nulla per manometterli.

— Non sarà necessario. Non sono loro l’alternativa.

— Di che si tratta, allora?

— Non conosco la data precisa, signore. Le ricerche per stabilire il luogo e il momento precisi non hanno avuto pieno successo, ma il signor Seabrooke pensa che si tratti di una alternativa vantaggiosa. La possibilità è sotto attento studio. — Lei esitò, e abbassò per un attimo lo sguardo. — La località esatta della Palestina è, o meglio era, un posto conosciuto sotto il nome di Collina del Cranio.

Chaney sobbalzò.

Nella lunga pausa di silenzio che seguì, Saltus cercò di capire cosa stesse accadendo.

— Chaney, che cosa?… — Guardò la donna, e poi di nuovo il civile. — Ehi… voglio saperlo anch’io!

Chaney disse, con calma:

— Seabrooke ha scelto un’alternativa molto scottante. Se potremo andare laggiù per l’esplorazione, la nostra squadra andrà a filmare la Crocifissione.

Capitolo quinto

Brian Chaney fu l’ultimo dei quattro partecipanti alla riunione a ritornare nella stanza d’addestramento. Tornò a piedi.

Kathryn Van Hise aveva offerto un passaggio, quando erano usciti dalla mensa, e Arthur Saltus aveva subito accettato, salendo a bordo della sedan oliva, mettendosi accanto al posto del conducente, per essere vicino alla giovane donna. Chaney aveva preferito andare a piedi. Katrina si era voltata a guardarlo, quando l’auto era uscita dal parcheggio, ma lui non era riuscito a decifrare l’espressione della giovane donna; forse era delusa… o forse anche esasperata.

Sospettava che Katrina stesse perdendo l’antipatia che provava per lui, e la cosa era piacevole.

Il sole era già caldo nel cielo di giugno, coperto da una leggera foschia, e Chaney avrebbe voluto andare a cercare la piscina, ma vi rinunciò perché sapeva che non sarebbe stato consigliabile arrivare in ritardo per la seconda volta. Per consolarsi, si limitò a guardare le poche donne che gli passarono vicino; approvava senza riserve l’uso della microgonna che andava di moda quell’unno, e, se ne avesse avuto un’altra occasione, avrebbe incluso una predizione futura anche per la moda femminile… ma il vecchio Ufficio severo avrebbe probabilmente accantonato l’argomento, considerandolo troppo frivolo. Dopo un periodo di confusione e dopo l’uso delle maxi e delle midi, le gonne avevano ricominciato ad accorciarsi costantemente nel corso degli ultimi anni, e ora si confondevano spesso con i calzoni delta; una visione deliziosa e inebriante per l’occhio maschile. Ma, in virtù del prevedibile conservatorismo militare, le gonne delle ausiliarie non si accorciavano con la rapidità di quelle delle ragazze borghesi.

Fortunatamente, Katrina era una ragazza borghese.

La massiccia porta dell’edificio di cemento armato si aprì facilmente, quando lui spinse. Chaney entrò nella stanza d’addestramento, e si fermò di colpo alla vista del maggiore. Saltus gli fece un breve segnale per farlo tacere.

Il maggiore Moresby guardava la parete, e voltava la schiena alla stanza e a Chaney. Era in piedi all’estremità opposta del lungo tavolo, tra la fine del tavolo e la parete spoglia, e aveva le mani strette a pugno, dietro la schiena. La nuca era arrossata, e anche le orecchie erano paonazze. Kathryn Van Hise era intenta a raccogliere dei fogli che erano caduti… o erano stati gettati a terra… dal tavolo.

Chaney chiuse silenziosamente la porta dietro di sé, e avanzò fino al tavolo, per poi esaminare un mucchietto di fogli che erano posati davanti alla sua sedia vuota. Ebbe una reazione violenta di delusione e di collera. I fogli erano le fotocopie del suo secondo rotolo, il minore dei due rotoli di Qumran che aveva tradotto e pubblicato. C’erano nove fogli che riproducevano fedelmente la traduzione del documento dell’Eschatos dalla prima all’ultima riga. Se non avesse saputo la verità, Chaney avrebbe potuto credere che il maggiore era in collera per la sua audacia nello scegliere un titolo greco per una fantasia ebraica.