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— Moresby mi crede una specie di pazzoide.

— Sì. E lei cosa pensa di Moresby?

Un improvviso sorriso. — Che lui è una specie di pazzoide.

Seabrooke si concesse un freddo sorrisetto.

— Mi scusi, ma c’è una certa misura di verità in entrambe le supposizioni. Anche il maggiore ha un hobby che l’ha messo in un certo imbarazzo.

Chaney si lamentò.

— Quei dannati profeti! — Si voltò a guardare il maggiore. — Perché non fa collezione di soldatini di piombo, o non decide di essere il più grande giocatore di scacchi del mondo?

Perché lei non scrive libri di cucina?

Chaney abbassò lo sguardo, per guardarsi il petto.

— Vede come è entrata bene la lama tra le costole? Come sporge l’impugnatura, diritta e fiera? Un colpo da maestro.

— A lei piace leggere il passato, mentre il maggiore preferisce leggere il futuro — commentò Seabrooke. — Sono disposto ad ammettere che la sua vocazione è più importante.

— Un altro futurista. Lei fa collezione di futuristi.

— Lui ripone una fede smisurata nelle predizioni. Comincia con un atto semplice come quello di leggere l’oroscopo del giornale, e si comporta di conseguenza. Dopo il suo arrivo, qui, ha confessato che la missione non costituiva una sorpresa, per lui, perché un certo oroscopo gli aveva consigliato di prepararsi a uno storico cambiamento della sua vita.

— Questo è antico come il mondo — disse Chaney. — I primi egiziani, i sumeri, gli accadici… erano tutti pazzi per l’astrologia. I certamente la religione più durevole del mondo.

— Immagino che lei conosca quei libriccini che vengono chiamati almanacchi o lunari?

Un cenno d’assenso. Li conosco.

— Moresby li acquista regolarmente, non solo per sapere il proprio oroscopo, ma pei prevedere il tempo con un anno di anticipo. Ammetto di avere fatto delle ricerche su quest’ultimo particolare: il maggiore ha un’ammirevole capacità di collegare le operazioni militari con le condizioni del tempo… quando si trova negli Stati Uniti, naturalmente. Uno stato di servizio brillante, bisogna dirlo. Molti arrivano a pensare che il tempo sia al suo servizio, tanta è la precisione delle sue azioni. E quando si è trovato altrove, per altri incarichi, si è sempre fatto la fama di creare un orto in stretta concordanza con le direttrici fornite dagli almanacchi… le fasi della luna, c così via.

In tono scettico: — Gli spinaci sono cresciuti?

Le labbra strette del Direttore del Progetto si curvarono nell’ombra fugace di un sorriso, poi si controllarono.

— E poi c’è la sua biblioteca. Moresby possiede una piccola collezione di libri, circa quaranta o cinquanta, che porta sempre con sé, dovunque vada. Gli autori sono Nostradamus, Shipton, Blavatsky, Forman e quella Cromwell di Washington. Ha una copia autografata di un volume di un certo Guinness; ha conosciuto l’autore a una conferenza. Ho fatto un’indagine a questo proposito, per motivi di sicurezza, ma Guinness si è rivelato innocuo. Recentemente il maggiore ha aggiunto alla collezione il suo libro, Chaney.

— Ha buttato via i suoi soldi — disse Chaney.

— Pensa che anch’io abbia buttato via i miei?

— Se era alla ricerca di visione profetiche, si. Se le interessava una curiosità biblica, no. Il futuro dovrebbe portare delle grandi controversie su quel rotolo dell’Apocalisse; ho fatto vacillare un discreto numero di opinioni ritenute incrollabili.

Seabrooke lo fissò attentamente.

— Ma lei capisce in quale modo io mi servo di Moresby?

— Sì. Esattamente come lei si serve di me.

— Proprio così. Io credo di avere riunito la migliore squadra possibile per la missione più importante del ventesimo secolo. Non esistono delle direttrici precise e reali di ricerca sul futuro; esistono soltanto degli studi speculativi, e una letteratura pseudospeculativa. Noi ci serviamo di entrambi, e ci serviamo di uomini fidati che lavorino attivamente in entrambi i campi. Uno di voi due, o forse tutti e due, saprà quello che deve fare, quando emergerà dal “tuffo” nel tempo, tra ventidue anni. Avrà i piedi saldamente sulla terra, come è desiderabile. Cosa possiamo fare di più, Chaney?

— Lei ha preso un lupo per le orecchie. Potrebbe guardarsi un po’ intorno per vedere come lasciarlo andare… una via di scampo.

Un momento di silenzio pensieroso.

— Un lupo per le orecchie. Sì, ho fatto proprio questo. Ma, Chaney, io non desidero affatto di lasciarlo andare; io sono affascinato da questa cosa, e non la lascerò andare. Questo passo è paragonabile al lancio del primo razzo nello spazio, al primo volo orbitale, al primo uomo sulla I una. Non potrei lasciarmi scappare il lupo, neppure se volessi farlo!

Chaney fu colpito dalla veemenza, dall’ansia appassionala dell’altro.

— Perché non va lei nel futuro?

Seabrooke disse, a bassa voce:

— Ho tentato. Mi sono offerto volontario, ma sono stato messo da parte. — La sua voce tradiva il dolore che ancora doveva provare. — Sono stato eliminato alla prima visita medica, a causa di un soffio al cuore. Ancora una volta, Chaney, possiamo fare il paragone con il volo spaziale. I vecchi, i malati, i deboli non conosceranno mai il TDV. Ci hanno chiuso fuori, e non possiamo più entrare.

Lo sguardo dell’uomo tornò a posarsi su Katrina, e anche Chaney guardò da quella parte. Il ridottissimo costume cominciava ad asciugarsi, sotto il sole caldo di giugno, e la stoffa non aderiva più così perfettamente al corpo, rivelandone ogni piega e ogni contorno, come pochi attimi prima. Accanto a lei, appoggiato a lei, Arthur Saltus monopolizzava la sua attenzione.

Chaney senti di essere stato escluso. Anche lui si sentiva chiuso fuori, come Seabrooke.

Dopo qualche tempo, fece una domanda che si era agitata in un angolo della sua mente.

— Katrina ha detto che lei aveva un paio di alternative già pronte, nel caso che l’esplorazione del futuro si rivelasse impossibile. Quali alternative? — E attese, per vedere se la donna aveva fatto rapporto anche sulla conversazione svoltasi al mattino, al tavolo della colazione.

— Posso farle una confidenza, Chaney?

— Certo.

— Io conosco il Presidente molto meglio di lei.

— Sono disposto a concederle questo.

— So bene quello che lui non accetterà mai.

Chaney ebbe un’intuizione.

— Non accetterà mai le sue alternative? Nessuna delle due?

— Accettarle? Ne sarebbe scandalizzato, si sentirebbe oltraggiato. La sua collera farebbe tremare la terra da Washington a qui. — Seabrooke colpì con un pugno il tavolino, e il bicchiere vuoto sobbalzò. Io volevo visitare il futuro, vedere il futuro, sentire il profumo del futuro, ma sono stato respinto il primo giorno dai medici; sono naufragato prima di salire a bordo, e questo mi ha fatto male, più di quanto non riesca a dire. Mi rimaneva soltanto una strada, Chaney, ed era quella di vedere il futuro attraverso i vostri occhi… le vostre telecamere, i vostri nastri, le vostre osservazioni e le vostre reazioni. Posso vivere nel futuro grazie a lei e a Moresby e a Saltus, e io sono deciso a farlo! Non mi rimane altro da tentare.