C'erano stati ritardi e poi ancora altri ritardi, e il Signor Gilchrist aveva continuato a ripeterle un'infinità di volte in che modo funzionava il registratore, come se fosse stata una studentessa del primo anno. Nessuno aveva la minima fiducia in lei, tranne forse Badri, e anche lui era stato di una cautela snervante, continuando a misurare e a rimisurare l'area della rete per poi cancellare un'intera serie di coordinate e immetterle da capo.
Kivrin aveva quasi pensato che per lei non sarebbe mai arrivato il momento di mettersi in posizione, e dopo che esso era giunto la situazione si era fatta ancora peggiore, perché aveva dovuto restare distesa lì con gli occhi chiusi a chiedersi cosa stava succedendo. Latimer aveva detto a Gilchrist di essere preoccupato per la dizione del nome Isabel che avevano scelto, come se a quell'epoca qualcuno avesse saputo leggere o anche soltanto scandire la dizione di una parola; poi Montoya le si era avvicinata e le aveva spiegato come identificare Skendgate grazie agli affreschi del Giudizio Universale presenti nella sua chiesa… una cosa che le aveva già ripetuto almeno una dozzina di volte.
Qualcuno… aveva supposto che fosse Badri perché era il solo che non avesse istruzioni da impartirle… si era chinato su di lei per spostarle un poco il braccio verso il corpo e assestarle le gonne. Il pavimento era duro e qualcosa le stava pungendo il fianco, appena sotto le costole. Poi il Signor Gilchrist aveva detto qualcosa e le campane si erano rimesse a suonare.
Per favore, aveva pensato Kivrin, per favore… chiedendosi se la Dottoressa Ahrens aveva appena deciso che lei aveva bisogno di un altro vaccino o se Dunworthy si era precipitato alla Facoltà di Storia e li aveva convinti a riportare la valutazione al livello dieci.
Chiunque fosse stato ad aprire la porta, la stava di certo tenendo spalancata perché lei poteva ancora sentire le campane, anche se non riusciva a riconoscere il motivo che stavano suonando, una serie di rintocchi lenti e costanti che si soffermavano a tratti per poi riprendere ancora.
Sono passata, pensò.
Era distesa sul fianco sinistro, con le gambe allargate in una posizione goffa come se fosse stata gettata a terra dagli uomini che l'avevano derubata e con il braccio parzialmente sollevato a coprire la faccia nel tentativo di deviare il colpo che le aveva insanguinato la tempia. La posizione del braccio era stata studiata apposta per renderle possibile aprire gli occhi senza essere vista, ma per il momento lei preferì tenerli chiusi e rimase immobile, cercando di ascoltare.
Tranne per le campane, non si udivano suoni di sorta, mentre se davvero si trovava distesa sul bordo di una strada dei quattordicesimo secolo avrebbero dovuto esserci almeno uccelli e scoiattoli; probabilmente quelle bestiole erano state spaventate e indotte al silenzio dalla sua improvvisa apparizione o dall'alone della rete, che lasciava nell'aria scintillanti particelle simili a brina che perduravano per parecchi minuti.
Dopo un lungo intervallo un uccello trillò, poi un altro, e qualcosa frusciò poco lontano, si fermò e frusciò ancora… uno scoiattolo o un topo di bosco del quattrodicesimo secolo. Accanto a quei suoni si udiva un frusciare più sommesso che era probabilmente prodotto dal vento fra i rami degli alberi anche se lei non avvertiva sul volto la minima brezza, e al di sopra di esso, molto lontano, perdurava il battito delle campane.
Kivrin si chiese perché stessero suonando, se si trattava dei vespri o del mattutino, ma non aveva modo di saperlo perché Badri le aveva detto che non poteva prevedere quanto slittamento si sarebbe verificato; il tecnico aveva anche consigliato di rimandare la transizione del tempo necessario ad effettuare una serie di controlli, ma il Signor Gilchrist aveva ribattuto che secondo la Sezione Statistiche lo slittamento medio doveva essere di circa 6,4 ore.
Inoltre lei non sapeva a che ora fosse avvenuta la transizione. Era uscita dalla stanza di preparazione alle undici e tre quarti… aveva notato che la Signora Montoya stava controllando il proprio cronometro e le aveva chiesto che ore fossero… ma non sapeva quanto tempo fosse trascorso dopo quel momento. Le erano parse ore intere.
La transizione era stata fissata per mezzogiorno, quindi se era avvenuta all'ora stabilita e la Sezione Statistiche aveva avuto ragione in merito allo slittamento adesso dovevano essere le sei di sera, il che significava che era troppo tardi per i vespri. E poi, se si trattava dei vespri, perché la campana stava continuando a rintoccare?
Era possibile che stesse suonando per la messa, o per un funerale o un matrimonio. Nel medioevo le campane avevano suonato quasi di continuo… per avvertire di un'invasione o di un incendio o per aiutare un bambino sperduto a tornare al villaggio o perfino per allontanare le tempeste, quindi era possibile che quella particolare campana stesse suonando praticamente per qualsiasi ragione.
Se fosse stato presente, il Signor Dunworthy si sarebbe certo convinto che stava rintoccando a morto per un funerale.
— La durata media della vita nel 1300 era di trentotto anni — le aveva fatto notare, quando lei aveva dichiarato per la prima volta di voler andare nel medioevo, — e si viveva tanto a lungo soltanto se prima si era sopravvissuti al colera, al vaiolo e all'avvelenamento del sangue, se non si era mangiata carne avariata, non si era bevuta acqua contaminata e non si era stati calpestati da un cavallo. O non si era stati bruciati sul rogo per stregoneria.
O non si era morti congelati, rifletté Kivrin, che cominciava a sentirsi rigida per il freddo anche se era rimasta distesa immobile soltanto per breve tempo… senza contare che l'oggetto che le stava pungendo il fianco dava ormai l'impressione di aver attraversato la cassa toracica e di essere pronto a perforarle un polmone. Il Signor Gilchrist le aveva raccomandato di restare immobile per parecchi minuti e di alzarsi poi in piedi barcollando come se avesse appena ripreso i sensi, ma a lei pareva che parecchi minuti fossero un tempo tutt'altro che sufficiente se si considerava la valutazione che la Sezione Statistiche aveva fornito in merito al numero di persone che circolavano sulle strade. Di certo sarebbero passati più di parecchi minuti prima che sopraggiungesse un viandante e lei non era disposta a rinunciare al vantaggio che le poteva derivare dall'apparire priva di sensi.
E si trattava davvero di un vantaggio, nonostante la convinzione del Signor Dunworthy che mezza Inghilterra sarebbe stata pronta a gettarsi su una donna svenuta per violentarla mente l'altra metà sarebbe rimasta in attesa in disparte per poi bruciarla sul rogo. Se fosse stata svenuta, i suoi soccorritori non avrebbero potuto porle delle domande ed avrebbero invece discusso su cosa fare di lei e magari anche di altre cose, avrebbero parlato di dove portarla e avrebbero avanzato supposizioni su chi poteva essere e da dove veniva, supposizioni che le avrebbero fornito una quantità molto maggiore di informazioni rispetto a quelle che avrebbe potuto ottenere con un semplice «Chi sei?».
Adesso però stava avvertendo l'impulso incontenibile di fare come le aveva suggerito il Signor Gilchrist… alzarsi e guardarsi intorno. Il terreno era freddo, il fianco le doleva e la testa stava cominciando a pulsarle seguendo lo stesso ritmo della campana, proprio come la Dottoressa Ahrens le aveva detto che sarebbe successo. Viaggiare così indietro nel passato le avrebbe infatti procurato tutti i sintomi connessi alla dislocazione temporale… mal di testa, insonnia e un generale sconvolgimento dei ritmi circadiani. Il senso di freddo che la tormentava era davvero spaventoso… era anche questo un sintomo del dislocamento temporale oppure il terreno su cui era sdraiata era tanto gelato che la sua temperatura era riuscita ad attraversare rapidamente il mantello rivestito di pelliccia? Oppure lo slittamento era stato ancora maggiore di quanto il tecnico avesse pensato e adesso si trovava nel cuore della notte?