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Io non ero già stato informato, pensò Dunworthy, mentre cercava di ricordare le misure previste dalla quarantena. I regolamenti originali ne avevano richiesto l'applicazione in ogni caso di «malattia non identificata o sospetto di contagio», ma queste norme erano state decise sulla scia dell'isterismo seguito alla fine della Crisi Panepidemica e da allora avevano subito degli emendamenti che le avevano annacquate parecchio, per cui lui non aveva idea di quali fossero i criteri attuali.

Sapeva però che alcuni anni prima essi richiedevano «l'assoluta identificazione di una pericolosa malattia contagiosa», perché c'era stato dello scalpore giornalistico quando la febbre Lassa aveva infuriato incontrollata per tre settimane in una città della Spagna. I dottori locali non avevano effettuato il controllo virale e l'intero pasticcio aveva provocato una pressione perché le regole fossero inasprite, ma lui non aveva idea se poi questo fosse stato fatto o meno.

— Devo alloggiarli a Salvin, signore? — chiese ancora Finch.

— Sì. No. Per ora li sistemi nella sala comune, dove potranno esercitarsi nelle variazioni o in quello che fanno di solito. Si procuri l'incartamento di Badri e ne trasmetta telefonicamente i dati. Se le linee sono tutte occupate, forse è meglio che richiami questo numero, visto che io sarò qui anche se la Dottoressa Ahrens dovesse essere irreperibile. Poi veda di scoprire dov'è Basingame, perché rintracciarlo è estremamente importante. Potrà provvedere più tardi ad assegnare delle stanze agli Americani.

— Sono molto agitati, signore.

Lo sono anch'io, pensò Dunworthy.

— Riferisca loro che cercherò di scoprire tutto il possibile in merito alla situazione e la richiamerò — rispose ad alta voce, osservando lo schermo che si spegneva.

— Non vede l'ora di informare Basingame di quello che lei considera il fallimento della Sezione Medievale, vero? — domandò Gilchrist. — E questo nonostante il fatto che sia stato il suo tecnico a mettere a repentaglio l'esito della transizione ingerendo delle droghe, fatto che provvederò a riferire di persona al Signor Basingame al suo ritorno.

Dunworthy guardò l'orologio: erano le quattro e mezza, e Finch aveva detto che il suo gruppo era stato bloccato poco dopo le tre, cioè un'ora e mezza prima. Negli ultimi anni ad Oxford si erano avute soltanto due quarantene temporanee: il primo caso era risultato poi essere la reazione allergica ad un'iniezione, mentre il secondo era stato addirittura il frutto di uno scherzo di una studentessa. In entrambe le occasioni la quarantena era stata rimossa non appena si erano avuti i risultati degli esami del sangue, che per quanto concerneva Badri avevano richiesto meno di un quarto d'ora, dal momento che Mary aveva già prelevato il sangue in ambulanza… Dunworthy aveva visto il paramedico consegnare le fiale al loro arrivo al Pronto Soccorso. E questo significava che era già trascorso un tempo più che sufficiente ad avere i risultati.

— Sono certo che al Signor Basingame interesserà anche sapere che questa transizione è stata messa a rischio perché lei ha mancato di far effettuare i necessari controlli medici al suo tecnico — continuò Gilchrist.

Dunworthy sapeva che avrebbe dovuto riconoscere i sintomi come quelli di un'infezione: pressione bassa, temperatura elevata e respiro affaticato. Sull'autombulanza Mary aveva perfino detto che quella temperatura così elevata poteva essere giustificata soltanto da un'infezione di qualche tipo, ma lui aveva supposto che si stesse riferendo ad un'infezione localizzata, come per esempio quella prodotta da un'appendice infiammata. Di quale malattia si poteva trattare? Vaiolo e tifo erano stati annientati nel ventesimo secolo e la polio era scomparsa di recente. I batteri non avevano possibilità di sopravvivere contro gli anticorpi specifici e gli antivirali funzionavano così bene che ormai nessuno soffriva più neppure di raffreddore.

— Mi sembra decisamente strano che dopo aver mostrato tanta preoccupazione per le precauzioni che la Sezione Medievale stava prendendo lei non abbia applicato l'ovvia misura precauzionale di verificare che il suo tecnico non facesse uso di droghe — persistette Gilchrist.

Si doveva trattare di una malattia proveniente dal terzo mondo, considerate tutte le domande che Mary aveva fatto riguardo all'eventuale uscita di Badri dalla Comunità Europea e in merito ai suoi parenti pakistani, però il Pakistan non apparteneva al terzo mondo e comunque Badri non avrebbe potuto uscire dalla Comunità Europea senza prima assoggettarsi ad una serie di vaccini. In ogni caso, lui era sempre rimasto all'interno della Comunità, e a parte la transizione in loco in Ungheria non aveva lasciato neppure l'Inghilterra.

— Vorrei usare il telefono — stava dicendo Gilchrist. — Sono perfettamente d'accordo sul fatto che sia necessario chiamare qui Basingame perché prenda in mano le redini della situazione.

Accorgendosi soltanto allora di avere ancora in mano l'apparecchio, Dunworthy lo fissò con espressione sorpresa.

— Vuole forse impedirmi di telefonare a Basingame? — tempestò Gilchrist.

— Cosa succede? — intervenne Latimer, alzandosi con le braccia protese in fuori come se pensasse che Dunworthy potesse crollare in avanti e dentro di esse. — Cosa c'è che non va?

— Badri non ha usato droghe — disse Dunworthy a Gilchrist. — È malato.

— Non riesco a capire come possa sostenere una cosa del genere senza una visita medica — ribatté Gilchrist, con lo sguardo fisso in maniera significativa sul telefono.

— Siamo sotto quarantena — spiegò Dunworthy. — Si tratta di una malattia contagiosa di qualche tipo.

— È un virus — dichiarò Mary, dalla soglia. — Non lo abbiamo ancora identificato, ma i risultati preliminari dell'ID rivelano che si tratta di un'infezione virale.

La dottoressa si era sbottonata il cappotto, e quando venne avanti con passo affrettato esso si agitò dietro di lei come aveva fatto il mantello di Kivrin; in mano aveva un vassoio da laboratorio carico di attrezzature e di pacchetti di carta.

— Gli esami indicano che si tratta di un myxovirus — continuò, posando il vassoio su uno dei tavoli in fondo alla stanza. — I sintomi di Badri corrispondono a questa diagnosi: febbre alta, disorientamento, emicrania. Decisamente non si tratta di un retrovirus o di un picornavirus, il che costituisce una buona notizia, ma ci vorrà qualche tempo prima di ottenere un'ID completa.

Nel parlare, la dottoressa allontanò dal tavolo due sedie e occupò una di esse.

— Abbiamo provveduto ad avvertire il Centro Mondiale Influenzale di Londra e abbiamo mandato là alcuni campioni per l'identificazione. Finché non si avrà un'identificazione certa è stata indetta una quarantena temporanea in accordo con i regolamenti previsti dall'SSN nel caso di possibili condizioni epidemiche — concluse, infilandosi un paio di guanti impermeabili.

— Un'epidemia? — esclamò Gilchrist, scoccando al tempo stesso un'occhiata furente in direzione di Dunworthy, quasi intendesse accusarlo di aver orchestrato apposta la quarantena per screditare la Sezione Medievale.

— Possibili condizioni epidemiche — lo corresse Mary, aprendo i pacchetti di carta. — Per ora non esiste ancora un'epidemia in quanto Badri è il solo caso che si sia avuto finora. Un controllo eseguito con il computer ha appurato che non ci sono stati altri casi con lo stesso profilo di quello di Badri, e queste sono anch'esse buone notizie.

— Come può aver contratto un'infezione virale? — domandò Gilchrist, senza smettere di fissare Dunworthy con occhi roventi. — Immagino che il Signor Dunworthy non si sia preoccupato di effettuare controlli neppure in merito a questo.

— Dal momento che è un dipendente dell'università — replicò Mary, — Badri dovrebbe essere stato sottoposto alla consueta visita medica e ai vaccini di inizio trimestre.