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– Lo sai dannatamente bene – scattò Ryoval. – Ma chi di loro ti ha assunto? Fell o Bharaputra? Chi?

A quel punto, Miles si rese conto che Ryoval non sapeva assolutamente nulla dell'effettiva natura della vera missione dendarii contro la Casa Bharaputra, e considerata l'atmosfera che sembrava regnare attualmente fra le varie case, sarebbe potuto passare molto tempo prima che chi le guidava si decidesse a discutere della cosa con gli altri… e quanto più tempo fosse passato tanto meglio sarebbe stato dal suo punto di vista. Lasciò deliberatamente affiorare un sorrisetto che in un primo tempo aveva accennato a soffocare.

– Come, non vuol credere che si sia trattato di un mio personale colpo sferrato contro il commercio degli schiavi genetici? Un atto compiuto in onore della mia signora?

Questo riferimento a Taura non venne neppure colto da Ryoval; il barone si era ormai fissato su un'idea e le sue ramificazioni abbinate all'ira che lo pervadeva costituivano un effettivo blocco che gli impediva di assorbire altri dati. Del resto, non sarebbe stato difficile convincere un uomo che stava cospirando contro i suoi rivali del fatto che quei rivali stavano a loro volta cospirando contro di lui.

– Fell o Bharaputra? – ruggì ancora Ryoval. – Credevi forse di nascondere un furto compiuto per conto dei Bharaputra perpetrando quest'insensata distruzione?

Furto? si chiese Miles, aumentando la propria attenzione. Di certo Ryoval non si stava riferendo a Taura… intendeva forse alludere a qualche campione di tessuti che la Casa Bharaputra si era mostrata intenzionata ad acquistare?

– Non è ovvio? – chiese in tono mielato. – Sabotando i suoi piani per prolungare la propria vita lei ha dato a suo fratello un movente, e inoltre ha preteso troppo dalla Casa Bharaputra, inducendola così a collaborare piazzando il suo super-soldato all'interno dei Laboratori Ryoval, dove io avrei potuto raggiungerlo. Le hanno perfino fatto pagare il privilegio di avere il suo sistema di sicurezza violato, e lei ha fatto proprio il nostro gioco. Il piano principale, naturalmente, era mio – concluse, alitandosi sulle unghie e passandole sulla maglietta nera.

Sollevando lo sguardo sullo schermo attraverso il velo delle ciglia, si accorse che il Barone Ryoval sembrava avere problemi di respirazione mentre troncava la comunicazione con un improvviso e violento colpo della mano.

Canticchiando pensosamente Miles andò finalmente a farsi una doccia.

Era nuovamente nella Sezione Navigazione e Comunicazioni… vestito con un'uniforme pulita, imbottito di saliciclati per i dolori e le ammaccature e con una tazza di caffè nero e bollente in mano come antidoto alla stanchezza… quando arrivò la chiamata successiva.

Lungi dall'inveire come aveva fatto il suo fratellastro, il Barone Fell rimase per un momento seduto in silenzio davanti allo schermo, limitandosi a fissare Miles. Questi si sentì bruciare sotto quell'esame e fu particolarmente felice di aver avuto la possibilità di ripulirsi. Dunque il Barone Fell si era infine accorto della scomparsa della sua quaddie? Oppure Ryoval gli aveva comunicato anche soltanto una parte delle roventi e paranoiche supposizioni da lui alimentate? Dalla Stazione Fell non era però stato ancora lanciato nessun inseguimento… avrebbero dovuto provvedere subito oppure rinunciarvi, altrimenti qualsiasi nave abbastanza veloce da avere un'accelerazione pari a quella dell'Ariel sarebbe risultata troppo leggera per reggere un confronto con i suoi armamenti… a meno che Fell non avesse intenzione di chiedere un favore al consorzio di Case che controllavano la stazione del punto di balzo. Un intero minuto trascorse permeato da quel pesante silenzio e Miles cominciò a sentirsi prossimo ad esplodere in risate incontrollabili. Per fortuna, alla fine Fell si decise a parlare.

– A quanto pare, Ammiraglio Naismith – esordì con voce tonante, – per caso o di proposito lei sta portando via qualcosa che non le appartiene.

Parecchie cose, rifletté Miles, ma se lo aveva capito bene Fell stava facendo riferimento soltanto a Nicol.

– Siamo stati costretti ad andare via molto in fretta – replicò in tono di scusa.

– Così mi hanno detto – assentì Fell, con un cenno ironico del capo. Doveva aver ricevuto un rapporto dal suo sfortunato comandante di squadra. – Lei però si potrebbe ancora risparmiare dei guai. Era stato stabilito un prezzo per l'acquisto della mia musicista, e a me poco importa di doverla cedere a lei oppure a Ryoval, a patto di ottenere il pagamento desiderato.

Il Capitano Thorne, che stava lavorando ai monitor dell'Ariel, sussultò sotto lo sguardo di Miles.

– Deduco che il prezzo a cui allude sia il segreto della tecnica di ringiovanimento betana – commentò questi.

– Esattamente.

– Ah… hum… – borbottò Miles, umettandosi le labbra, e infine concluse: – Non posso, barone.

– Comandante della stazione – ordinò Fell, girando la testa, – pronto a lanciare le navi per l'inseguimento.

– Aspetti! – gridò Miles.

– Intende ripensarci? – chiese Fell, inarcando le sopracciglia. – Bene.

– Non è che io non voglia dirglielo – dichiarò Miles, in tono disperato. – Soltanto, la verità non le sarebbe di nessuna utilità, proprio nessuna. Convengo comunque con lei sul fatto che le spetti una compensazione di qualche tipo, ed ho a disposizione un'altra informazione assai più preziosa che potrei scambiare con lei.

– Davvero? – fece il Barone Fell. Il suo tono di voce era neutro, ma la sua espressione era decisamente cupa.

– Lei sospetta il suo fratellastro Ryoval di aver assassinato il clone che aveva commissionato ma non è riuscito a trovare nessuna prova in proposito, vero?

Fell cominciò a mostrarsi leggermente più interessato.

– Né i miei agenti né quelli della Casa Bharaputra sono riusciti a trovare un collegamento con lui. Ci abbiamo provato.

– La cosa non mi sorprende, considerato che sono stati proprio gli agenti della Casa Bharaputra a commettere l'assassinio – replicò Miles. Del resto, era un'ipotesi plausibile.

– Avrebbero ucciso il loro stesso prodotto? – domandò Fell, scandendo le parole e socchiudendo gli occhi.

– Ritengo che Ryoval abbia stretto un accordo con la Casa Bharaputra per tradirla – proseguì in fretta Miles. – Penso si sia trattato della cessione di qualche campione biologico unico in possesso di Ryoval, perché escludo che una semplice somma di denaro avrebbe indotto la Casa Bharaputra a correre un simile rischio. Ovviamente il patto è stato stipulato ai più alti livelli, ma non so in che modo intendessero dividersi le spoglie della Casa Fell dopo la sua eventuale morte… forse non era prevista nessuna divisione, perché pare che il loro piano prevedesse invece una sorta di unione delle loro attività in modo da creare un grande monopolio delle operazioni biologiche sul Gruppo Jackson. Una sorta di fusione corporativa. – Fece una pausa per lasciare che quelle informazioni venissero assimilate, poi aggiunse: – Posso suggerirle di conservare le sue forze e le sue risorse per impiegarle contro nemici più… intimi e immediati di quanto lo sia io? Inoltre, lei ha ricevuto in pagamento tutta la somma pattuita mentre noi abbiamo potuto prelevare soltanto metà del carico. Vogliamo dire che siamo pari?

Fell lo fissò con occhi roventi per oltre un minuto, il ritratto di un uomo che stava pensando contemporaneamente in tre direzioni diverse… una sensazione che Miles conosceva bene.

– Bloccate le navi inseguitrici – ordinò infine, ringhiando le parole con un angolo della bocca.

Miles riprese a respirare.

– La ringrazio per questa informazione, ammiraglio – disse quindi Fell, in tono freddo, – ma non con eccessivo sentimento. Non vi impedirò di allontanarvi in fretta, ma se lei o una qualsiasi delle sue navi doveste presentarvi ancora nello spazio jacksoniano…